5 cappelli a Giuseppe Iannotti: la Guida de L'Espresso premia il Krèsios

Il ristorante Krèsios guidato dallo chef e patron Giuseppe Iannotti conquista 5 cappelli per le Guide de L’Espresso i Ristoranti e i Vini d’Italia

11 Maggio 2022 - 08:42
5 cappelli a Giuseppe Iannotti: la Guida de L'Espresso premia il Krèsios
Il ristorante Krèsios di Telese Terme (Bn) guidato dallo chef e patron Giuseppe Iannotti conquista 5 cappelli per le Guide de L’Espresso i Ristoranti e i Vini d’Italia. Nella 43esima edizione de le Guide de L’Espresso i Ristoranti e i Vini d’Italia 2022, presentata ieri 10 maggio a Firenze, sono stati assegnati solo 3 nuovi 5 cappelli, premiati dal direttore della Guida Enzo Vizzari e da Luca Ferrua di Gusto. Giuseppe Iannotti, conquistando i 5 Cappelli, viene consacrato definitivamente tra gli chef più creativi e avanguardisti della Penisola. Un momento importante per lo chef di Telese Terme, che con il suo Krèsios sta seguendo da anni un percorso gastronomico che lo ha portato a ridisegnare la degustazione e l’offerta culinaria del ristorante, osando con successo un unico blind menù, Mr. Brown. “Dopo dieci anni esatti dal ricevimento del premio Giovane dell’anno, il direttore Enzo Vizzari ci onora del punteggio più alto della Guida de L’Espresso. Come la prima volta, non so quanto io meriti tale riconoscimento, ma quello di cui siamo consapevoli, io e i miei ragazzi, è che al Krèsios non sappiamo fare le cose diversamente.” Così commenta a caldo lo chef.
 width=
All RIghts Reserved www.albertoblasetti.com

GIUSEPPE IANNOTTI

Uno chef imprenditore legato alla sua terra con vedute oltre i confini. Classe 1982, Giuseppe sta dietro ai fornelli da quando di anni ne ha solo 6. Laureando in Ingegneria Informatica, ritorna al suo vero amore, cucinare, compiendo una formazione da autodidatta, a parte uno stage formativo presso Alinea a Chicago, tre stelle Michelin. Dal 2007, prima a Castelvenere e poi a Telese Terme, sempre nel beneventano, è a capo del Krèsios, punto di riferimento per la gastronomia d’eccellenza campana. Istrionico, creativo, intelligente, entusiasta, infaticabile, ma anche puntiglioso, meticoloso, a tratti maniacale, cerebrale e istintivo, Giuseppe Iannotti è un vulcano di idee e progetti, instancabile, mai fermo, mai sazio. Iannotti è il risultato di un insieme di fattori determinanti, che vanno dal luogo in cui vive e opera, il Sannio, con la provincia nascosta di Benevento, alla famiglia, in primis la mamma Elvira, vera ispiratrice di passione culinaria e il papà Raffaele, che coltiva la terra attorno al Krèsios, assieme al figlio Roberto, il fratello di Giuseppe. Un nucleo forte quello familiare, legato al territorio, che, col tempo, si è allargato, fino a comprendere tutti coloro che dentro e fuori il ristorante lavorano. Iannotti lo chiama formicaio, perché ogni singola formichina è lì per dare un contributo, per lavorare in sintonia con le altre, dal sous chef Eugenio Vitagliano alla pastry chef Annamaria Corrado, fino ad Alfredo Buonanno, sommelier e maitre, ma anche amico e prova d’assaggio come tutti gli altri ragazzi di brigata di sala e di cucina. La gente del Krèsios.  width=

KRÈSIOS

Krèsios è Giuseppe Iannotti e Giuseppe Iannotti è Krèsios, ma anche 8pus, il fish delivery di successo lanciato in piena pandemia, oppure il IannottiLab, fucina interattiva di scienza gastronomica. Un mondo dove si studia, si lavora e si vive per un unico risultato, regalare ogni giorno un’esperienza culinaria totale, che tocchi tutti i sensi, in un luogo dove dimenticarsi del resto, dedicandosi unicamente al piacere del momento e alla degustazione. Anche per questo dalla riapertura, lo scorso 1 giugno 2021, Krèsios ha abbandonato i due blind menù, gli storici Mr. Pink e Mr. White, per focalizzarsi su un unico menù degustazione, che riesca a esprimere al meglio tutta la filosofia gastronomica dello chef e quello che c’è dietro a ogni singola portata.
 width=
Credits Marco Varoli
È nato così Mr. Brown, un percorso tailor made per l’ospite, che viene guidato ma non costretto a seguire interamente. Le portate sono dunque variabili, perfette per ogni commensale, adeguate a raccontare il pensiero che c’è dietro ogni piatto e la mente che c’è dietro non solo la cucina di chef Iannotti, ma anche la vita intera del Krèsios, che è quella della sua sala, della brigata di cucina, del suo laboratorio, dell’orto, delle materie prime scelte ogni giorno, dei rapporti con i fornitori che il tempo ha consolidato, delle famiglie di tutti coloro che al Krèsios “abitano”. Mr. Brown è un unico menù che spiega e dirige, ma non detta, piuttosto suggerisce. Mr. Brown rende il percorso di degustazione un’esperienza autonarrante, attraverso i piatti, certo, ma anche attraverso gli abbinamenti scelti e consigliati dal maître e sommelier Alfredo Buonanno, attraverso i passi e le mani di sala e cucina, quasi coreografie consolidate da anni di prove.
 width=
Credits Marco Varoli
Compila il mio modulo online.