Adhoc sigla una partnership con Dishcovery

Adhoc ha siglato una partnership con Dishcovery: per i clienti un'offerta gratuita di 4 mesi per scoprire tutti i servizi della startup

22 Gen 2021 - 00:34
Adhoc sigla una partnership con Dishcovery

Adhoc, il Cash & Carry del gruppo Multicedi, è il primo del settore a siglare una partnership con Dishcovery, start-up specializzata in menù multilingua digitali, abbinati ad un software gestionale specifico per la ristorazione. «Vogliamo pensare con spirito propositivo al nuovo anno, e per questo abbiamo pensato ad un regalo per tutti i nostri clienti HoReCa, quelli più impattati da questa emergenza sanitaria, per supportarli verso la ripresa delle attività attraverso la digitalizzazione dei servizi, a cominciare dai menù e software gestionali. Abbiamo scelto Dishcovery per la semplicità di utilizzo e per i grandi vantaggi che offre ai nostri clienti». È cosi che il responsabile marketing del gruppo Multicedi, Angelo Merola, annuncia l’iniziativa di inizio anno dedicata ai clienti HoReCa di Adhoc Cash & Carry. Al ristoratore basterà inviare una copia del proprio menù per potare accedere ad una soluzione in grado di aiutarlo concretamente nella vendita dei piatti, creando un vero e proprio percorso di fidelizzazione con i clienti. Oltre alla digitalizzazione completa dei menu cartacei (delivery, take away e consumazioni in loco), sarà possibile usufruire di una serie di servizi garantiti da un semplice gestionale che consente di gestire i menù in tempo reale, di modificare l’offerta food&beverage durante il servizio, nonché di inserire informazioni aggiuntive come foto, descrizioni, prezzi diversi per menu speciali o degustazioni, varianti dei piatti, eventuali promozioni, e molto altro. Il software elabora dati statistici di utilizzo e consente di controllare lo storico degli ordini ricevuti, utili per analisi di marketing e di vendite. Grazie alla partnership Adhoc Cash&Carry e Dishcovery, i ristoratori potranno avvalersi di un’offerta gratuita, senza alcun vincolo e della durata di quattro mesi, per scoprire tutti i servizi della Start-up che sta operando una vera e propria rivoluzione digitale in campo HoReCa. Un semplice strumento di promozione per le strutture ristorative, che consente anche di superare le barriere linguistiche tra ristoratore e cliente straniero attraverso una soluzione tecnologica che traduce i menu in formato digitale (facilmente condivisibile via mail, instant messaging, sms, social) arricchendolo con dettagli e approfondimenti sugli ingredienti dei piatti proposti. Per scoprire come godere di questa opportunità, basterà collegarsi al sito internet www.adhocash.it, e accedere all’apposita pagina dedicata, o recarsi in uno dei punti vendita. Adhoc, non un semplice Cash & Carry, ma alleato prezioso per soddisfare le richieste dei clienti più esigenti.  width=

Multicedi, nata nel 1993 a Pastorano (CE) per iniziativa di un gruppo di imprenditori campani, è oggi una realtà di punta della GDO del Centro-Sud Italia, principalmente in Campania. Stando agli ultimi dati Nielsen - GNLC di settembre 2020, Multicedi è leader GDO in Campania con una quota di mercato del 18,21%, considerando tutti i format: Iper, Super e Liberi Servizi e Discount. La quota sale al 22,80% nel mercato che considera soltanto Iper, Super e Liberi Servizi. Nel 2019, ha registrato un fatturato di oltre 1,2 miliardi di euro con i 6 marchi insegna di cui era proprietaria: Decò, Adhoc Cash&Carry, Ayoka e i più recenti format Dodecà, SuperRisparmioso e SeBón. Nel 2020, con il partner Gruppo Arena, dà vita a Decò Italia, società consortile che gestisce l’insegna Decò, unitamente al mondo della Marca Privata, per i circa 600 punti vendita dell’intero network. In termini di occupazione, ad oggi il Gruppo impiega 800 dipendenti diretti ed un indotto di altre 4.500 famiglie. Multicedi srl porta con sé, oltre ai 5 marchi proprietari di cui è diretta proprietaria, anche i punti vendita Flor do Café. Dal gennaio del 2016, Multicedi è parte del Gruppo VéGé, per la creazione del più grande network italiano nelle attività di convenience, con oltre 3.500 punti vendita a varie insegne coinvolti.

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