Archiwine: le cantine di design italiane raccontate attraverso una serie TV

Una serie TV per raccontare un inedito viaggio attraverso le regioni italiane alla scoperta delle grandi cattedrali del vino: è il progetto Archiwine che sarà presentato in anteprima al Fuorisalone di Milano il 19 aprile

14 Apr 2023 - 11:43
Archiwine: le cantine di design italiane raccontate attraverso una serie TV

 width= Negli ultimi anni l’Italia del vino ha fatto parlare di sé nel mondo non solo per le sue produzioni di eccellenza ma anche per il moltiplicarsi di nuovi modelli di bioarchitettura che hanno caratterizzato l’accoglienza enoturistica all’insegna di funzionalità e basso impatto ambientale, vere e proprie opere d’arte la cui bellezza ha attratto e incantato visitatori facendo da amplificatore dei brand di cui sono espressione quanto dell’essenza dei territori di cui sono interpreti. Un esempio per tutti la cantina dei Marchesi Antinori nel Chianti Classico, detentrice del titolo di “World’s Best Vineyards 2022”, modello di architettura ipogea firmato da Marco Casamonti che ha riscosso consensi da ogni parte del mondo e non rappresenta certamente un’eccezione nel panorama delle eno cattedrali realizzate da archistar disseminate lungo tutto lo stivale, destinate a diventare volano per la crescita del turismo enogastronomico nostrano.

 width=
Cantina dei Marchesi Antinori

Su questo patrimonio, espressione di un’integrazione simbiotica tra territorio, produttività e sostenibilità, vuole far luce il progetto “Archiwine”, serie di documentari realizzati per la televisione dedicati all’architettura nel settore vitivinicolo che verrà presentata in anteprima a Milano in occasione del Fuorisalone, con la proiezione il 19 aprile della puntata “pilota” diretta da Claudio Esposito e dedicata all’Alto Adige. Nato da un’idea della casa di produzione The Piranesi Experience, con la collaborazione della fondazione Architettura Alto Adige e il partenariato del Consorzio Vini Alto Adige, quello di Archiwine è un percorso di esplorazione per immagini attraverso tutte le regioni italiane alla scoperta dei progetti delle grandi cattedrali del vino, spazi che nobilitano il processo di trasformazione dell’uva grazie alla creatività degli architetti che con la loro interpretazione danno al nettare di Bacco e al suo territorio d’origine una nuova forma di espressione. In questo progetto gli autori hanno voluto raccontare come sono cambiati gli spazi di produzione, adeguandosi alle nuove e più sofisticate tecniche di vinificazione, abbracciando un processo che ha trasformato negli anni l’architettura della cantina in un modello internazionale, un focus che vuole far luce sull’evoluzione di un ambiente non più esclusivamente destinato alla produzione e alla vendita ma che vuole aprirsi come tempio dedicato alla cultura, alla scoperta del territorio, alla socialità e al design e in cui funzionalità, sostenibilità e bellezza sono gli elementi fondanti della progettazione. La serie di documentari racconterà come attraverso nuove forme, nuove interpretazioni degli spazi, dell’uso della luce e della proiezione verso l’esterno, si può celebrare il lavoro dei vignaioli, la tradizione che sta dietro la creazione di un vino, dando vita ad ambienti improntati all’efficienza ma al tempo stesso esteticamente piacevoli, creando un’atmosfera che faccia vivere immagini, profumi, colori e sapori identitari, dove i percorsi costruiti per i visitatori consentono di osservare i processi senza andare a disturbare le attività, regalando un’esperienza unica che rappresenti al meglio il carattere dell’azienda e del suo territorio. Si partirà dalle cantine dell’Alto Adige, dando voce ai protagonisti che racconteranno in che modo tradizione e modernità si fondono nei vini come nell’architettura, preservando l’autentico carattere dei vigneti ma spingendo sull’innovazione nel design come nelle tecnologie produttive. Da questo primo episodio pilota si proseguirà in un lungo viaggio nella kalokagathìa, tra bontà e bellezza alla scoperta delle altre regioni italiane, ciascuna con le proprie connotazioni e unicità che trovano evidenza nelle peculiarità dei templi del vino, luoghi speciali di incontro, scambio, contatto e condivisione integrati perfettamente con il territorio, mimetizzati grazie all’impiego di colori e materiali che creano atmosfere evocative del genius loci, lo spirito del luogo che, quando si parla di viticultura, non è altro che il terroir.  width=

Compila il mio modulo online.