Arriva la prima birra realizzata con gli scarti di lavorazione della pasta

Grazie alla collaborazione tra Pasta Berrutoe Biova Project nasce Biova Pasta, la birra "antispreco" realizzati con gli scarti di lavorazione della pasta

6 Dic 2022 - 09:14
Arriva la prima birra realizzata con gli scarti di lavorazione della pasta
Pasta Berruto ha deciso di aderire al progetto Biova Project e da questa collaborazione nasce la prima birra al mondo realizzata con scarti di lavorazione della pasta. Questa partnership è nata grazie alla condivisione comune di valori, pensieri e filosofie aziendali come il rispetto per l’ambiente e la natura, la continua ricerca dell’innovazione, soprattutto in termini di sostenibilità. L'intento di Pasta Berruto, infatti, è quello di ridurre gli sprechi alimentari.  width= Secondo la FAO ogni anno si perde o si spreca un terzo di tutto il cibo prodotto nel pianeta, per un totale di 900 miliardi di euro. Lo spreco di cibo è certamente uno dei più grandi problemi della nostra epoca, per il quale ognuno deve fare la sua parte. Da questa consapevolezza è nata la birra Biova Pasta, una birra dal sapore morbido e dal profumo leggermente fruttato. Corpo medio, con rimandi di grano e un colore dorato come la pasta da cui è fatta!
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Matteo Berruto
Fondata nel novembre 2019 a Torino da Franco Dipietro ed Emanuela Barbano, Biova Project è una start up di food innovation con la missione di ridurre lo spreco alimentare per il pianeta, creando prodotti sempre nuovi dall’alto valore aggiunto: sia di gusto che economico e sociale. Biova Project ha sviluppato la prima gamma di birra da pane invenduto d’Italia, a cui si aggiunge Ri-Snack, il primo snack italiano da economia circolare, capace di ridurre anche gli scarti della birrificazione. Ora la gamma viene ampliata puntando su una nuova ricetta di birra fatta proprio con le rotture della pasta. Dopo alcuni mesi di test, prove e verifiche si è potuto dimostrare che con 200 kg di sfridi si ottengono 2.500 litri di ottima birra artigianale.  width= Ma cosa sono gli sfridi? ​Ogni volta che si produce un lotto di pasta, la testa e la coda della produzione tendono a rompersi. È una questione fisica ed ineliminabile. Proprio per questo gli sfridi di pasta vengono chiamati anche “rotture”. Un pezzo di pasta rotta è assolutamente uguale a uno sano dal punto di vista nutrizionale, ma non è più vendibile commercialmente, per questo viene scartato. Tradizionalmente gli sfridi di pasta vengono diretti alla zootecnica. Matteo Berruto, CTO di Pasta Berruto, spiega come funziona il processo produttivo per quanto riguarda la gestione degli sfridi: “durante i cambi di formato possono generarsi degli sfridi che possono prendere due strade. Normalmente vanno alla rimacina e quindi rientrano nel nostro ciclo produttivo. In questo caso abbiamo deciso di conferire questi sfridi secchi a Biova Project per farli diventare qualcosa di altrettanto buono.” Franco Dipietro, CEO di Biova Project, racconta la missione del progetto e annuncia l’arrivo di questo nuovo prodotto contro lo spreco: “la prima birra fatta dalla pasta: un progetto di economia circolare e di lotta allo spreco alimentare, ma anche una grande celebrazione della creatività gastronomica italiana.”  width=   L’evento di lancio è previsto presso il Factory Store di Pasta Berruto in Via Sommariva 139 a Carmagnola il 15 dicembre alle ore 18. La birra è disponibile anche negli shop online di Pasta Berruto e Biova Project.
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