Beyond Meat by BUN Burgers: la rivoluzione della carne in chiave vegetale
BUN Burgers riscuote successo con le sue proposte Beyond Meat: l’hamburger vegetale conquista i consumatori del brand grazie al suo approccio sostenibile al gusto
BUN Burgers si è posto da sempre come obiettivo quello di soddisfare i gusti di ogni palato, così come di portare particolare attenzione all'ambiente e al pianeta. Non a caso il fast food milanese fin dai suoi esordi è stato pioniere nel proporre la versione del suo menu tradizionale in versione vegetale.
Oggi queto tipo di proposta caratterizza l'offerta dell'insegna: ogni panino classico ha il suo corrispettivo "carne non carne", dall’hamburger classico al cheeseburger fino al Crispy Smoke garantendo lo stesso gusto della proposta originale.
Tutto ciò è possibile grazie a Beyond Meat, il prodotto proteico completamente vegetale, dal sapore e dalla consistenza praticamente sovrapponibili all’alternativa animale, che rappresenta oggi il fiore all'occhiello del fast food di cui Danilo Gasparrini è amministratore delegato e che appartiene al Gruppo Gesa, società italiana specializzata in ristorazione guidata da Vincenzo Ferrieri.
La preferenza accordata a Beyond Meat è in continua crescita, come del resto conferma l’esperienza più che positiva di BUN Burgers. Sono ancora una volta i numeri a dare ragione del successo di un panino che non ha nulla a che invidiare all’hamburger della tradizione a stelle e strisce, se non una bontà che va oltre il semplice gusto per abbracciare la sostenibilità ambientale a tutto tondo. La sua produzione, infatti, è a bassissimo impatto sul pianeta: genera il 90% in meno di emissioni rispetto a quella tradizionale, con un processo che richiede un consumo energetico dimezzato impattando in maniera irrisoria sulle risorse idriche e geologiche. Un’ottica che comprende anche il contenimento dei danni derivati da agricoltura e da allevamenti intensivi che si allarga fino a includere i benefici, a livello alimentare, del diffondersi di una cultura legata alla ricerca di un’alimentazione alternativa più salutare rispetto a una dieta ad alto contenuto di grassi saturi e di colesterolo come quella basata su un grande consumo di carne.
Tutto questo è riassunto perfettamente nell’intera proposta di BUN Burgers, la cui filosofia abbraccia da sempre un approccio sostenibile a tutto tondo, che dal prodotto arriva al rispetto delle persone e ad azioni concrete, che hanno un impatto positivo sull’intera comunità. Il tutto concentrato in locali di design, realizzati in collaborazione con lo studio spagnolo pluripremiato Masquespacio, dall’alto coefficiente social, che si sono imposti come place to eat sia per le nuove generazioni che per i loro genitori grazie a quel fattore di inclusività che connota da sempre la mano del brand.
La preferenza accordata a Beyond Meat è in continua crescita, come del resto conferma l’esperienza più che positiva di BUN Burgers. Sono ancora una volta i numeri a dare ragione del successo di un panino che non ha nulla a che invidiare all’hamburger della tradizione a stelle e strisce, se non una bontà che va oltre il semplice gusto per abbracciare la sostenibilità ambientale a tutto tondo. La sua produzione, infatti, è a bassissimo impatto sul pianeta: genera il 90% in meno di emissioni rispetto a quella tradizionale, con un processo che richiede un consumo energetico dimezzato impattando in maniera irrisoria sulle risorse idriche e geologiche. Un’ottica che comprende anche il contenimento dei danni derivati da agricoltura e da allevamenti intensivi che si allarga fino a includere i benefici, a livello alimentare, del diffondersi di una cultura legata alla ricerca di un’alimentazione alternativa più salutare rispetto a una dieta ad alto contenuto di grassi saturi e di colesterolo come quella basata su un grande consumo di carne.
Tutto questo è riassunto perfettamente nell’intera proposta di BUN Burgers, la cui filosofia abbraccia da sempre un approccio sostenibile a tutto tondo, che dal prodotto arriva al rispetto delle persone e ad azioni concrete, che hanno un impatto positivo sull’intera comunità. Il tutto concentrato in locali di design, realizzati in collaborazione con lo studio spagnolo pluripremiato Masquespacio, dall’alto coefficiente social, che si sono imposti come place to eat sia per le nuove generazioni che per i loro genitori grazie a quel fattore di inclusività che connota da sempre la mano del brand.
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