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Bonus Chef: come richiedere il credito d’imposta per i cuochi professionisti

Un ulteriore passo verso l'attuazione della misura dedicata ai cuochi professionisti, che prevede un credito d'imposta a copertura di alcune spese sostenute dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2022.

Redazione 2 - Pubblicato il 28 Settembre 2022 alle ore 11:52
Categoria: Norme & Leggi

Diventa concreta la misura definita come “Bonus Chef”, di cui vi avevamo parlato nel nostro articolo di agosto “Bonus Chef: ecco i requisiti per richiederlo”, grazie alla quale i cuochi professionisti possono ottenere un credito d’imposta a copertura di alcune spese sostenute tra il 1° gennaio 2021 e il 31 dicembre 2022.

Le istanze dovranno essere trasmesse a partire dal 2023 in via telematica, vi daremo aggiornamenti quando un successivo provvedimento del Ministero dello Sviluppo Economico stabilirà modalità e termini per le domande.

La misura, per la quale sono stati stanziati 3 milioni di euro (1 milione per ciascuna delle annualità 2021, 2022, 2023), è rivolta ai soggetti esercenti l’attività di cuoco professionista presso alberghi (codice ATECO prevalente 55.10.00) e ristoranti (codice ATECO 56.10.11 “ristorazione con somministrazione” e 56.10.12 “attività di ristorazione connesse alle aziende agricole”), sia come lavoratori dipendenti (con regolare contratto di lavoro subordinato), sia come lavoratori autonomi in possesso di partita IVA, che prestino la loro attività almeno a partire dalla data del 1° gennaio 2021.

Per poter beneficiare dell’agevolazione è altresì richiesto che il cuoco sia residente o stabilito nel territorio dello Stato e che sia nel pieno godimento dei diritti civili.

L’intervento prevede la concessione di un credito d’imposta, nella misura massima di 6.000 euro per ciascun beneficiario, pari al 40% delle spese sostenute tra il 1° gennaio 2021 e il 31 dicembre 2022, per spese relative:

  • all’acquisto di macchinari di classe energetica elevata, destinati alla conservazione, lavorazione, trasformazione e cottura dei prodotti alimentari;
  • all’acquisto di strumenti e attrezzature professionali per la ristorazione;
  • alla partecipazione a corsi di aggiornamento professionale.

Con riferimento alle modalità di fruizione dell’agevolazione, l’art. 10 stabilisce che il credito d’imposta sarà utilizzabile esclusivamente in compensazione (modello F24 da presentare attraverso i servizi telematici messi a disposizione dell’Agenzia delle Entrate) e potrà esser ceduto ad altri soggetti, compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari, secondo le modalità che saranno stabilite con successivo provvedimento dell’Agenzia delle Entrate.


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