Chiusura Froneri. Determinante l’incontro del 6 novembre
Il tavolo di confronto sulla Froneri di Parma, aperto presso il Ministero dello Sviluppo Economico non ha portato a risultati concreti, ma ha sicuramente evidenziato l’attenzione del Governo nei confronti di una situazione che mette in gioco la vita delle 120 famiglie dei dipendenti, oltre a quelle di coloro che lavorano nell’indotto, stimate in una […]
Il tavolo di confronto sulla Froneri di Parma, aperto presso il Ministero dello Sviluppo Economico non ha portato a risultati concreti, ma ha sicuramente evidenziato l’attenzione del Governo nei confronti di una situazione che mette in gioco la vita delle 120 famiglie dei dipendenti, oltre a quelle di coloro che lavorano nell’indotto, stimate in una cinquantina.
L’incontro del 26 ottobre, al quale hanno partecipato il vice ministro Teresa Bellanova, il management della Froneri, i rappresentanti dei lavoratori, oltre a una delegazione territoriale composta dai parlamentari Patrizia Maestri e Giuseppe Romanini, l’assessore regionale Palma Costi e il sindaco di Parma Federico Pizzarotti, ha chiarito alcuni punti fondamentali. Il Governo è pronto a sostenere i lavoratori attraverso il ricorso agli ammortizzatori sociali, ma chiede alla Froneri di avanzare proposte concrete che consentano la più efficace salvaguardia dei livelli occupazionali. Più rigidi i sindacati (Fai, Flai e Uila di Parma) che, invece, chiedono alternative ai licenziamenti e un piano industriale sul sito produttivo di Parma.
Continueranno le manifestazioni e lo stato di mobilitazione fin quando non vi saranno progetti e prospettive più chiare che – si spera – verranno proposte e discusse in occasione del prossimo incontro fissato per il 6 novembre al Mise, un’occasione molto attesa da chi è schierato a fianco dei lavoratori della Froneri.
Redazione
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