Colazione sempre più cara! Aumenta un po' tutto, dal latte +19% ai biscotti +9,8%

La colazione è sempre più amara con i rincari registrati attraverso i dati dell'inflazione di agosto divulgati da Istat e analizzati da Coldiretti: dal latte ai biscotti, dalla marmellata al caffè, la spesa non fa che aumentare. Ma i costi gravano a monte su agricoltori e allevatori, ormai sempre più a rischio cessazione dell'attività.

2 Sett 2022 - 10:37
Colazione sempre più cara! Aumenta un po' tutto, dal latte +19% ai biscotti +9,8%
L’impatto del caro prezzi colpisce gli italiani già al risveglio a colazione. Esordisce così la nota stampa Coldiretti che ci parla degli aumenti indiscriminati dei prodotti da colazione che si rilevano dai dati Istat sull'inflazione di agosto (rispetto allo stesso mese del 2021). Si parte con i biscotti +9,8% arrivando al +19% per il latte conservato, ma l’effetto dei rincari energetici si fa sentire anche su pane (+13,6%), zucchero (+14,9%) burro (+33,5%) e marmellate (+7,9%), senza dimenticare il caffè che fa segnare un +6,7%. L’aumento dei prezzi – sottolinea la Coldiretti - non risparmia neanche chi sceglie una alimentazione naturale, con i listini dello yogurt che aumentano del 12,1%, quelli della frutta dell’8,3% e con in più l’incremento dei cereali da colazione del 5,5%. Mentre chi ama il pasto mattutino continentale troverà uova in aumento del +15,2% e i salumi del +6,8%. Ma è una colazione amara anche per gli allevatori e le loro mucche da latte – spiega Coldiretti – con l’esplosione delle bollette di luce, gas, carburanti e mangimi che per l’impennata dei costi sta portando sull’orlo della chiusura migliaia di stalle, dove l’attività non si può fermare senza arrivare alla soluzione estrema di abbattere gli animali. L’aumento delle spese colpisce duramente l’intera catena agroalimentare, a partire proprio dalle campagne – denuncia la Coldiretti – dove più di 1 azienda agricola su 10 (13%) è in una situazione così critica da portare alla cessazione dell’attività ma ben oltre un terzo del totale nazionale (34%) si trova comunque costretta in questo momento a lavorare in una condizione di reddito negativo per effetto dei rincari, secondo il Crea.  width= In agricoltura si registrano infatti aumenti dei costi che vanno dal +170% dei concimi al +90% dei mangimi al +129% per il gasolio fino al +300% delle bollette per pompare l’acqua per l’irrigazione dei raccolti. Come vi abbiamo raccontato nella news L'Unione Europea taglia i dazi sui concimi per sostenere gli agricoltori, arriva lo stop ai dazi Ue sulle importazioni di concimi per aiutare le aziende agricole, ma questa non è una soluzione a lungo termine. Aumenti che riguardano l’intera filiera del cibo con costi indiretti che – evidenzia Coldiretti – vanno dal vetro rincarato di oltre il 30% in più rispetto allo scorso anno, al tetrapak con un incremento del 15%, dal +35% delle etichette al +45% per il cartone, dal +60% costi per i barattoli di banda stagnata, fino ad arrivare al +70% per la plastica (analisi Coldiretti). “Bisogna intervenire per contenere il caro energia ed i costi di produzione con interventi immediati per salvare aziende e stalle e strutturali per programmare il futuro - afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare che - occorre lavorare da subito per accordi di filiera tra imprese agricole ed industriali con precisi obiettivi qualitativi e quantitativi e prezzi equi che non scendano mai sotto i costi di produzione come prevede la nuova legge di contrasto alle pratiche sleali e alle speculazioni”.
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