Come è cambiato l'Outdoor con le nuove abitudini del Fuori Casa

L'emergenza sanitaria ha cambiato le abitudini di consumo degli italiani, ridisegnando anche gli spazi urbani: i trend monitorati da Osservatorio Host.

7 Ottobre 2020 - 22:35
Come è cambiato l'Outdoor con le nuove abitudini del Fuori Casa
Gli spazi urbani cambiano faccia. Dai trend in continua evoluzione, monitorati dall’Osservatorio Host è emerso che l’emergenza coronavirus ha di fatto modificato non solo le abitudini di vita delle persone, ma anche l’aspetto delle città facendo ripensare all’importanza delle aree di condivisione di una comunità. In tempi diversi e a seconda della situazione, le città si sono rimesse in moto, tra riaperture e nuovi format. Bar e ristoranti, e più in generale le attività appartenenti al mondo dell’horeca, grazie ad azioni di concessione per l’occupazione del suolo pubblico deliberate dagli organi competenti, hanno potuto ampliare i propri spazi all’esterno per un avvio in sicurezza di operatori e clienti. D’altro canto ciò ha innescato anche un processo di miglioramento dello spazio pubblico favorendo nuovi e interessanti progetti per l’outdoor. Diverse realtà del settore arredo si sono attivate modificando in parte la propria produzione a favore di soluzioni dinamiche in grado di adattarsi alle esigenze del momento, come divisori in materiali riciclati, strutture ecochic e di garden design, tessuti e rivestimenti facili da pulire e igienizzare.  width=

A Milano “tutti fuori” …a Roma in terrazza

La capitale della moda e del design italiano, nonché sede di HostMilano che qui aprirà i battenti della 42a edizione dal 22 al 26 ottobre 2021, accoglie diversi esempi di integrazione tra “in e out”. Sono infatti più di 2000 le attività che hanno sfruttato gli spazi esterni – gratuiti su concessione del Comune fino al 31 ottobre - per creare punti di accoglienza con tavolini e sedute in totale sicurezza. I dehors sono arrivati a coprire 45mila metri quadri di città, grazie anche a 6.500 metri quadrati di aree pedonalizzate e 30 chilometri di strade con limite di velocità a 30 o 15 Km all'ora. La metropoli torna dunque a vivere il “new normal” con brillanti esempi di condivisione dell’outdoor. “Voce”, insegna dello storico bistellato milanese Aimo e Nadia, si allarga nel cortile delle Gallerie d’Italia con un’offerta che si arricchisce di un cocktail bar, tra opere d’arte (Jean Arp, Joan Mirò) e un allestimento del designer Michele De Lucchi. Eataly Smeraldo, nell’ampio dehors in piazza XXV Aprile punta ad accogliere la clientela con postazioni a distanza per gustare l’originale pizza al padellino o approfittare di serate speciali dedicate ai cibi e vini gourmet. Sui Navigli, pittoresca zona di Milano, il TornaVento offre un ampio spazio verde open air in Alzaia Naviglio Grande, aperto da mattina a sera, che unisce affitto di bici, lezioni di yoga, club di running, cocktail bar e ristorante. Il ristorante capitolino Imàgo, stellato Michelin nell'iconico Hassler Hotel, si è trasferito sulla terrazza di una suite al settimo piano. “Ho preso questa decisione – dice il proprietario e amministratore delegato dell'hotel Roberto Wirth – per garantire maggiore sicurezza ai nostri ospiti e al nostro staff. È davvero un grande regalo per i miei ospiti: una cena stellata sotto le stelle, con la bellezza della grande Roma sotto i vostri piedi".  width=

Dai boulevard parigini alle mini serre di Amsterdam

È la strada la protagonista di questa fase di rinascita e di ri-condivisione degli spazi. La Ville Lumières non fa eccezione. L’amministrazione comunale, per aiutare ristoranti e bar ad affrontare le nuove norme e riprendere l’attività, ha dato la possibilità di occupare gli spazi esterni limitrofi fino al 30 settembre, data che potrebbe essere posticipata a seguito della richiesta da parte degli esercenti di procrastinarla per tutto l’autunno. Anche qui tavolini e sedie hanno occupato marciapiedi, piazze, parcheggi ma anche alcune strade che sono state chiuse per la prima volta al traffico, mentre in altre sono stati ridotti i limiti di velocità. L’attuale situazione sanitaria pare inoltre aver contribuito alla messa in atto di alcuni progetti per agevolare la mobilità cittadina in favore di una svolta green: tra le misure approvate dalla sindaca Anne Hidalgo nuove piste ciclabili, la gratuità dei mezzi pubblici per gli Under 18 e l’obiettivo di fare di Parigi una “città dei 15 minuti” rendendo possibile a tutti i residenti di trovare i servizi necessari in un raggio di 15 minuti dalla propria casa. Grande successo dell’estate parigina sono stati poi gli orti urbani, letteralmente rifioriti durante il lockdown su balconi, tetti, ma anche in aree abbandonate e che si sono rivelati punti di incontro e di socializzazione all’aperto. Interventi a volte di rinascita: grazie al programma Parisculteurs, alcune attività hanno potuto aprire di nuovo i battenti come La Caverne, che ha recuperato un parcheggio sotterraneo abbandonato per coltivare ortaggi, come le Ferme Urbaine lo ha fatto sulle terrazze del padiglione 6 di Paris Expo Porte de Versailles. Le Perchoir, concept con cinque indirizzi nella capitale, è stato tra i debutti più interessanti post Covid, un bar e ristorante con in menu la frutta, la verdura e le erbe delle culture idroponiche e aeroponiche coltivate sul posto.  width= Spazio poi all’outdoor in altezza: tetti attrezzati, spesso in luoghi iconici della città, rappresentano gli “out” più trendy del momento come Laho presso la Gare de Lyon, la terrazza vista Tour Eiffel del Musée Guimet, Créatures, ristorante vegetariano sulla terrazza delle Galeries Lafayette Paris-Haussmann e La City al 35° piano del Grande Arche a La Défense, a 110 metri. Nuovi divisori eco-chic conquistano la capitale dei Paesi Bassi: il ristorante Eten della Fondazione Mediamatic, ha installato una serie di mini serre per mantenere i commensali a distanza di sicurezza e che consentono a coppie o a piccoli gruppi fino a quattro persone, di cenare lontano da occhi indiscreti e in un’atmosfera di assoluta intimità.

Prego, si accomodi!

Il mondo dell’arredo outdoor, al passo con le attuali richieste degli operatori del segmento horeca, si sta evolvendo utilizzando materiali ecologici, di semplice manutenzione e resistenti non solo agli agenti atmosferici ma ora anche ai solventi che vengono utilizzati più volte al giorno per l’igienizzazione. L’esempio viene dall’italiana Calligaris che, intervistata da Host, racconta che tra le numerose novità di prodotto del 2020, ha inserito le sedie in polipropilene da esterno in plastica riciclata 100% con tecnologia RE-LIFE.  width= Questa tecnologia permette di realizzare prodotti rispettosi dell’ambiente e nuovamente riciclabile a fine vita. La ricerca tecnica e la selezione dei materiali unite ad uno studio costante del rapporto forma-funzione, hanno generato sedute e complementi di grande flessibilità, come quelle proposte da SCAB Design. Sono così nate la famiglia di sedute SI-SI e lo sgabello Trick sviluppati intorno ad un concept minimale ma estremamente funzionale basato su modularità e intercambiabilità per completare ambienti indoor e outdoor. Accanto è stato sviluppato un sistema di tavoli dotati di basi a più elementi componibili e sostituibili, di grande flessibilità, con misure e altezze differenti. Sono stati inoltre selezionati tessuti specificamente pensati per poter essere lavati e disinfettati con estrema facilità, resistendo senza alcun problema alle sostanze utilizzate.  width= Il fuoricasa, e soprattutto la vita all’esterno nei locali pubblici, è diventato un “new normal” a causa dell’emergenza sanitaria. Il cliente predilige ora le aree esterne, e anche se si va verso la stagione invernale, la riorganizzazione degli spazi esterni è d’obbligo. Gaber offre delle sedute da esterno realizzate con materiali resistenti, come tecnopolimeri additivati per supportare le diverse condizioni climatiche, senza tralasciare il comfort e quindi adeguando il prodotto con imbottiture rivestite con tessuti da esterno impermeabili e super-pulibili. La sopravvivenza dei locali pubblici passa infatti più che mai per il cambiamento della mentalità dei ristoratori: dal consumatore sono apprezzati i locali che dimostrano pulizia e sensibilità verso la salute pubblica.

Divisori di design e sistemi di igienizzazioni per l’outdoor

Il periodo attuale ha portato a ripensare gli spazi ricettivi con soluzioni funzionali dal punto di vista della sicurezza, ma anche del comfort degli ospiti. La gamma di soluzioni KE Outdoor Design rispecchia l’esigenza di ottimizzare gli spazi e di rendere più proficua l’attività grazie a schermature che da un lato permettono di creare ambienti dedicati al relax, dall’altro regalano nuovi spazi da utilizzare per ampliare le proprie potenzialità commerciali. Esempio è il progetto di tenda verticale, dalle linee essenziali, per garantire protezione e distanziamento in ristoranti, hotel, boutique hotel e altri ambienti ricettivi. In particolare risponde alla necessità di aumentare gli spazi fruibili dai clienti in completa sicurezza, senza per questo rinunciare al design. La richiesta poi di una sempre maggiore garanzia di igiene e sanificazione di superfici e ambienti ha portato la stessa azienda a rispondere a queste esigenze con una soluzione innovativa: un sistema nebulizzante integrato per pergole. Il progetto unisce molteplici nuove funzioni: raffrescamento, sanificazione, vaporizzazione di essenze e protezione antizanzare, per garantire spazi esterni sempre protetti e igienizzati. Resta dunque da vedere se questi cambiamenti dureranno. Al momento le soluzioni sostenute dai governi, e concretizzate spesso con il supporto di architetti e designer chiamati a ripensare alle aree urbane, hanno di fatto promosso politiche green aumentando il verde in città, ampliando le zone pedonali e favorendo trasporti con mezzi alternativi all’auto. Cambiamenti importanti che porteranno negli anni futuri allo sviluppo di nuovi concept nel mondo dell’accoglienza, la cui evoluzione si potrà scoprire in occasione della prossima edizione di HostMilano. HostMilano è il salone dell’ospitalità professionale più importante a livello mondiale, che a ogni edizione è in grado di accogliere circa 2.200 espositori provenienti da 55 Paesi e oltre 200mila visitatori, il 40% dei quali internazionali. La prossima edizione si terrà a Fiera Milano dal 22 al 26 ottobre 2021.  
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