Consorzio Mozzarella di Bufala Campana contro la fake news al cinema

19 Gen 2019 - 04:30
"La battuta di pessimo gusto sulla mozzarella contaminata di Caserta nel film 'Non ci resta che il crimine' è un falso storico e un'offesa inaccettabile a un intero territorio. Abbiamo già incaricato i nostri legali per mettere in campo tutte le azioni necessarie a tutela dei produttori di mozzarella Dop, ma anche a difesa di una terra ingiustamente martoriata da stereotipi che non possono essere rilanciati anche da un film". Così il presidente del Consorzio di Tutela Mozzarella di Bufala Campana DOPDomenico Raimondo, commenta una scena del film "Non ci resta che il crimine", diretto da Massimiliano Bruno e con un ricco cast di attori, fra cui Alessandro Gassman e Marco Giallini. Proprio quest'ultimo pronuncia nel film la frase incriminata: "Siamo rovinati, non ci resta che vendere la mozzarella contaminata di Caserta". "Siamo ben oltre la bufala in tempi di fake news. Abbiamo raccolto e facciamo nostra l'indignazione dei nostri soci e di tanti cittadini che ci hanno scritto dopo aver visto esterrefatti il film", commenta Raimondo e aggiunge: "Nessuna mozzarella Dop è mai risultata contaminata, nemmeno nei periodi più difficili, che per fortuna sono alle spalle. Essere infangati al cinema è intollerabile e il nostro appello va a tutte le istituzioni campana per una mobilitazione collettiva contro ogni tentativo di gettare ombre su questa terra. Siamo stufi di comportamenti del genere e non li tollereremo più. Faremo valere la nostra dignità e il nostro orgoglio in ogni sede. Pretendiamo rispetto da tutti", conclude Raimondo. La Mozzarella di Bufala Campana Dop è un prodotto apprezzato dai consumatori di tutto il mondo. Nel 2018, infatti, il Consorzio ha raggiunto il record storico di produzione, con oltre 50 milioni di chili di mozzarelle vendute.
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