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Convegno TradeLab: il fuori casa continua a crescere

Al Convegno TradeLab tenutosi a Milano le scorse settimane interamente dedicato all’Awai From Home, è emerso che agli italiani piace sempre di più mangiare fuori casa, magari per ricercare novità o semplicemente perché è più pratico e rappresenta anche un momento di svago. Il fuori casa, di fatto, è un settore in fortissima crescita con […]

Redazione - Pubblicato il 12 Dicembre 2017 alle ore 10:22
Categoria: Indagini e Ricerche Categoria: Mercato

fuori casa

Al Convegno TradeLab tenutosi a Milano le scorse settimane interamente dedicato all’Awai From Home, è emerso che agli italiani piace sempre di più mangiare fuori casa, magari per ricercare novità o semplicemente perché è più pratico e rappresenta anche un momento di svago.
Il fuori casa, di fatto, è un settore in fortissima crescita con un fatturato che dal 2014 a oggi è sempre in crescita. Un giro d’affari da 83 milioni di euro, (+1,2% rispetto al 2016 mentre i consumi alimentari tradizionali segnano un +1,0%) che non tende ad arrestarsi: per il 2018 si prevede un ulteriore aumento del fatturato di altri 3 milioni di euro, con un’incidenza sui consumi alimentari totali del 34%.
Secondo il presidente di TradeLab, Luca Pellegrini, c’è ancora grande spazio per la crescita del settore, con due modelli ideali a cavalcare l’onda di questo successo: da un lato catene monoprodotto, dall’altro ristoranti a tema con prezzi più accessibili per i clienti.
Quanto ai ristoratori, è crescente la richiesta di attenzione da parte del cliente verso le sue esigenze; come ha spiegato  Raquel Bravo, Senior Marketing Manager Italia del popolare sito di prenotazioni The Fork, da alcuni sondaggi emerge che il cliente apprezzerebbe molto che il ristoratore ricordasse il suo tavolo preferito o le sue esigenze alimentari; gradirebbe, inoltre, ricevere promozioni, menù e offerte prima di prenotare; o avere la possibilità di inserirsi in liste d’attesa per riuscire a mangiare in quello specifico ristorante.
Per tutto questo, gli strumenti tecnologici potrebbero essere una valido supporto per il ristoratore, che, però, come emerge dai dati presentati investe ancora troppo nel vecchio “volantino” e troppo poco sulle piattaforme digitali che garantiscono anche recensioni e possibilità di incontro tra domanda e offerta.
Un mercato in amplissima crescita alle quali anche catene come Carrefour stanno guardando per implementare il loro fatturato. Sono nati per questo Bar Market, Ristorante Terre D’Italia, Eat & Shop (format ibrido), Urban Life, 3 Minuti Convenience Store con un giro d’affari che sale anno dopo anno. Al momento Carrefour ha 3 ristoranti, 13 ibridi e 3 bar e il progetto è di raddoppiare tale rete in tempi molto rapidi, a dimostrazione che anche la GDO ha colto il trend crescente – e il mercato – del fuori casa.


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