Coronavirus e aziende del food: le nuove donazioni

La solidarietà delle aziende del food & beverage non si ferma: tante nuove aziende donano il loro contributo per combattere il coronavirus.

23 Marzo 2020 - 04:34
In questo momento in cui l'emergenza sanitaria causata dalla diffusione del COVID-19 va di pari passo con le difficoltà delle imprese e delle attività del nostro Paese, a causa delle misure contenitive, abbiamo bisogno anche di segnali positivi. Per questo Horecanews.it, tenendo fede al patto d'informazione con i suoi lettori, ha deciso di non fermare la normale programmazione ma di tenervi aggiornati sulle notizie del settore, anche per concedere un momento di svago dalle difficoltà del momento. La solidarietà delle aziende del food&beverage non si arresta. Da Ferrero, Lavazza, Campari e tanti altri, si allunta sempre di più la lista delle realtà del mondo food&beverage in prima linea per combattere il coronavirus e far fronte all'emergenza che ha colpito soprattutto gli ospedali, attraverso donazioni in denaro e attrezzature mediche indispensabili.

La famiglia Zoppas supporta la lotta al Covid-19

La famiglia Zoppas è vicina a coloro che sono in prima linea nella gestione dell’emergenza Coronavirus, intervenendo nel proprio territorio d’appartenenza.

Attraverso le società Acqua Minerale San Benedetto S.p.A., Irca S.p.A. e Sipa S.p.A., ha effettuato una donazione a favore della Regione Veneto per l’acquisto di quindici unità complete di terapia intensiva destinate a tutti gli ospedali della regione.

“Di fronte all’emergenza che sta attraversando l’Italia intera sentiamo il bisogno di contribuire al sostegno della sanità Veneta – dichiarano i Presidenti delle Società Gianfranco ed Enrico Zoppas - Con questo gesto tangibile, a nome di tutti i collaboratori delle aziende di famiglia vogliamo esprimere il nostro profondo ringraziamento a tutti i medici e infermieri che, giorno e notte, danno un contributo concreto nella lotta contro il Covid-19 garantendo l’assistenza delle tante persone bisognose di cure”.

Molini Bongiovanni donerà il 50% delle vendite online

 width=Anche Bongiovanni ha deciso di mobilitarsi a fronte dell’emergenza Covid-19 lanciando una raccolta fondi a sostegno degli ospedali italiani per supportare le strutture sanitarie, i medici, gli infermieri e tutto il personale che attualmente sta affrontando la più grave crisi italiana.

L'azienda donerà il 50% del ricavato della vendita su e-commerce di Antiqua: “La donazione è partita il 15 marzo – spiega Claudio Bongiovanni – con gli ospedali della Regione Lombardia, attualmente in stato di maggiore necessità, e mano a mano decideremo a quale ente erogare la donazione in base all’evoluzione dell’emergenza.” Ogni settimana terremo informate sui nostri canali tutte le persone che ci sosterranno in questa impresa. "Ma non ci fermiamo qui: manterremo aperta la donazione finché non sarà terminato lo stato di emergenza. Noi tutti ci auspichiamo che si torni presto alla normalità, ma, fino ad allora, Noi Ci Siamo".

Modalità di erogazione

Bongiovanni donerà il 50% del netto ricavo delle vendite sull’e-commerce del sito Antiqua (spese di spedizione escluse) e le verserà ogni venerdì all’ente scelto per la donazione. Per la tranche da Domenica 15 a Venerdì 20 Marzo sono stati scelti gli ospedali della Regione Lombardia. Tutte le informazioni sull’importo raccolto e gli aggiornamenti verranno condivisi sui canali social ufficiali Bongiovanni (pagina Facebook e Instagram “Bongiovannitorino”)

 width=Perché iniziare proprio dalla Regione Lombardia?

Perché in questo momento è la zona maggiormente colpita d’Italia e, conseguentemente, la più in difficoltà. La Regione si impegna a suddividere le donazioni ricevute in base alle esigenze dei vari ospedali ed enti che stanno fronteggiando l’emergenza. Dopo il 20 di Marzo, ultimo giorno di questa prima tranche di raccolta fondi, decideremo se mantenere la donazione alla Sanità lombarda oppure se spostarla su altre zone colpite.

A casa nostra, in PIEMONTE, sosteniamo con la nostra farina vari artigiani che si stanno adoperando per donare i loro prodotti agli ospedali locali e a tutti quegli enti in prima linea nella lotta quotidiana al virus.

Antiqua è una farina macinata a pietra prodotta con grani piemontesi di filiera corta certificata, frutto del lavoro di oltre 40 agricoltori riuniti in unico consorzio di garanzia, il Capac, e retribuiti con prezzi superiori a quelli di mercato. Antiqua, oltre a essere a km 0 (i campi di grano si trovano nel raggio di 50 km dalla sede del mulino) e a residuo 0, è sostenibile in quanto macinata utilizzando esclusivamente energia rinnovabile ed è proposta nelle versioni Tipo 1, Tipo 2, Integrale e con Cereali. Antiqua è la farina macinata a pietra di Bongiovanni, prodotta con orgoglio dal 2008 a Cambiano (alle porte di Torino).

AIS Veneto: 9mila euro per la fondazione oltre il labirinto

Si è conclusa l’edizione 2019 di Alba Vitæ, il vino solidale con cui ogni anno AIS Veneto raccoglie fondi destinati ad un progetto sociale regionale. Le magnum di Malanotte DOCG 2010 vendute hanno permesso ai Sommelier di donare 9 mila euro alla fondazione Oltre il Labirinto, che garantisce assistenza e servizi alle persone affette da autismo. “Alba Vitæ 2019 ha soddisfatto ogni più rosea aspettativa: quest’anno abbiamo reso disponibili 700 magnum, 200 in più rispetto agli anni passati – spiega Wladimiro Gobbo, delegato AIS Veneto per la provincia di Trevisoe siamo orgogliosi di poter dire che tutte bottiglie sono andate a ruba tra Sommelier e appassionati. Grande sensibilità verso il nostro progetto è stata dimostrata anche da alcune aziende del territorio, che hanno scelto il nostro vino solidale per omaggiare i propri dipendenti in occasione del periodo natalizio”. La cifra raccolta grazie ad Alba Vitæ 2019 servirà a contribuire alla costruzione all'avvio di un laboratorio polifunzionale per l'autismo collocato all’interno degli spazi della cooperativa Alternativa Ambiente a Vascon di Carbonera (TV). Lo spazio dal 2016 ospita le attività della fondazione Oltre il Labirinto, che nascono per dare maggiore autonomia e opportunità di inclusione sociale a bambini, ragazzi e adulti affetti da autismo. Conclusa l’edizione 2019 AIS Veneto ha già definito il vino e la realtà sociale protagonisti del prossimo anno, entrambi provenienti dal vicentino. Alba Vitæ 2020 sarà un’edizione limitata della cantina Dal Maso di Montebello Vicentino (VI), che creerà appositamente per l’occasione una selezione unica con una base di tai rosso completata da cabernet e merlot della vendemmia 2017. Il ricavato delle vendite andrà a Vicenza For Children per l'acquisto di un ecografo per pazienti pediatrici.

Parmacotto SpA

Il legame col territorio è per le aziende un punto di forza e di orgoglio, ed è quanto afferma anche Parmacotto SpA, che tramite i suoi canali comunica di essere al fianco di #aiutiAMOparma, la campagna di raccolta fondi nata per sostenere l’emergenza socio-sanitaria del territorio a seguito della diffusione del Covid-19. Per garantire a tutti i dipendenti un posto di lavoro sicuro, l'azienda ha attuato un protocollo straordinario, antecedente alla pubblicazione delle varie disposizioni governative. Per prima ed unica in Italia, Parmacotto ha istituito un Comitato di Emergenza costituito da manager dell’azienda e da un pool di scienziati coordinati dal Professor Antonio Vittorino Gaddi, da anni impegnato con Parmacotto nel portare avanti ricerche e progetti di carattere scientifico. Il team opera h24 per garantire il corretto adempimento di tutte le disposizioni previste dal protocollo aziendale, nell’ottica di approcciare con consapevolezza e competenza l’emergenza. Il Gruppo Parmacotto rivolge a tutti i dipendenti un ringraziamento speciale, per aver compreso - nonostante le tante difficoltà quotidiane - l’estrema importanza del valore del proprio lavoro, mantenendo viva la filiera alimentare e consentendo ai consumatori di assaporare, almeno a tavola, un momento di “serenità” in questo periodo così difficile.

Nonno Nanni partecipa alla "gara di solidarietà" per combattere l'emergenza sanitaria

Nonno Nanni ha deciso di partecipare alla gara di solidarietà per combattere il Coronavirus e ha donato 150mila euro per acquistare respiratori e altre attrezzature mediche destinate agli ospedali del Veneto. La famiglia Lazzarin, titolare dell'azienda di Giavera del Montello, prosegue la sua attività solidale e l'impegno sociale che da sempre la caratterizza, e che in questo momento particolare per il Paese richiede uno sforzo intenso. I reparti di terapia intensiva e i pronto soccorso degli ospedali veneti, messi a dura prova dall'emergenza, saranno così potenziati da nuove strumentazioni.

Grana Padano: 1 milione di euro per affrontare l'emergenza

 width= Il Consiglio di Amministrazione del Consorzio Tutela Grana Padano ha deliberato di devolvere 1.000.000 di euro per contribuire a contrastare l’emergenza coronavirus. Doneremo 500.000 euro alla Lombardia, 250.000 al Veneto, 150.000 a Piacenza, 50.000 al Trentino e 50.000 al Piemonte, toccando così tutte le aree della zona di produzione della nostra DOP, per l’acquisto di strumentazione sanitaria quale respiratori, tamponi, mascherine”. Con queste parole il Presidente del Consorzio Tutela Grana Padano, Nicola Cesare Baldrighi comunica la decisione del Consiglio di destinare 1 milione di euro a sostegno della lotta contro l’epidemia da Covid-19 che sta mettendo a dura prova la sanità italiana e in particolare quella del Nord. La scelta di Grana Padano di destinare risorse all’emergenza sanitaria da Coronavirus è stata presa “con lo stesso spirito che da sempre ci muove in iniziative di solidarietà sociale, anche molto impegnative – ricorda il Presidente BaldrighiPotevamo trattenere all’interno del nostro sistema questo milione di euro, ne avremmo avuto bisogno, ma sarebbe stato assai meno efficace rispetto alla finalità che, con questa donazione alla sanità, vogliamo perseguire”.  Come tutte le attività produttive, anche il sistema Grana Padano sta soffrendo ma non può fermarsi: “A noi non è concesso fermarci perché tutti i giorni dobbiamo ritirare il latte per lavorarlo, e fare la nostra parte nella produzione di cibo. Il nostro sacrificio è secondo solo a quello di medici, infermieri e personale sanitario, che ringraziamo con tutto il cuore – continua il Presidente. I danni economici che stiamo subendo, analogamente alle altre categorie produttive, sono enormi. Altrettanto sono i danni logistici e organizzativi”. Da qui l’invito a restare coesi, anche di fronte a scelte dolorose, ma necessarie. “Ci associamo all’invito di molti per ridurre la produzione di latte. Gettarlo via è un’evenienza orrenda, ma molti dei nostri caseifici stanno funzionando rallentati a causa di alcune prudenti assenze tra le maestranze e la riduzione della quantità giornaliera prodotta in stalla è doverosa. In questa tragedia ognuno deve fare responsabilmente la propria parte”. “Il piccolo granellino che portiamo con questa donazione – conclude il Presidente Baldrighi auspichiamo diventi parte della diga contro il coronavirus che le nostre istituzioni, e soprattutto i nostri scienziati, medici e paramedici, i veri eroi di questi giorni, stanno erigendo”.

Terre d'Oltrepo': “Doneremo il 50% del prezzo di vendita dei nostri vini acquistati sul web

 width=Una campagna sociale per essere al fianco del Policlinico San Matteo di Pavia, eccellenza sanitaria nazionale, da tre settimane in prima linea nell’emergenza Coronavirus. Con la consapevolezza che il ruolo dei medici e dell’intero comparto è fondamentale per combattere questa battaglia, le cantine Terre d’Oltrepò e La Versa hanno fatto decollare una raccolta fondi da destinare alle urgenze del nosocomio pavese. #allasalute è la campagna ideata dalle due realtà oltrepadane con cui doneranno il 50% del prezzo di vendita di ogni singola bottiglia acquistata sul sito web per sostenere l’attività del Policlinico. “Siamo convinti – spiega il presidente, Andrea Giorgiche in un periodo come questo dobbiamo essere tutti uniti. Ed ogni singolo gesto a favore dell’altro non può che giovare alla causa generale. Una cantina riferimento come la nostra non poteva sottrarsi alle tante richieste di aiuto, anche economico, che ci stanno arrivando. Quella di oggi è una battaglia che tutti, nel nostro mondo, dobbiamo vincere. In prima linea c’è l’intero comparto medico e sanitario che deve essere supportato anche con iniziative come queste”. #allasalute vuole essere un messaggio chiaro rivolto in primo luogo ad aiutare il mondo sanitario ed in secondo luogo vuole essere un monito, un classico modo di dire, per guardare avanti anche in un periodo difficile come questo. “Si tratta di un’operazione condivisa con l’intero organico delle due cantine a testimonianza di quanto sia importante oggi essere vicini al mondo sanitario per sconfiggere questo virus – spiega il  direttore, Massimo SalaDoneremo il 50% del prezzo di vendita delle nostre bottiglie acquistate sul web come segnale di vicinanza a chi oggi sta lottando nelle corsie dell’ospedale San Matteo di  Pavia. Lo doneremo con il cuore, in rappresentanza anche dei nostri tanti soci, con la speranza che questa emergenza possa ultimarsi il prima possibile”. La campagna #allasalute si aggiunge a quella video #weloveitaly per sostenere i prodotti e le eccellenze italiane. Una sorta di viaggio settimanale tra i punti di forza delle due cantine come esempi del made in Italy. La cantina nel frattempo ha chiuso i punti vendita di Broni, Casteggio e Santa Maria della Versa in ottemperanza al decreto, ma è possibile contattarle  telefonicamente per eventuali ordini.

Unilever Italia: il supporto della multinazionale per l'emergenza sanitaria

Unilever, presente in Italia dal 1966, contribuisce ad aiutare il Paese a fronteggiare l'emergenza. Ad oggi Unilever Italia ha messo a disposizione prodotti per l’igiene e la disinfezione, a sostegno del personale medico e volontario delle strutture sanitarie nelle Regioni Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna, le prime ad avere affrontato l’emergenza. La multinazionale porterà aiuto anche ad altre Regioni, con un accordo per la consegna del materiale presso i presidi della Croce Rossa Italiana di tutto il territorio nazionale. Parallelamente, da alcuni dipendenti di Unilever Italia è nata spontaneamente l’idea di una gara di solidarietà e raccolta fondi, dal nome “Non esco, ma…raddoppio!”: un’iniziativa di crowdfunding a favore del personale sanitario dell’ospedale Giovanni XXIII di Bergamo, che in questi giorni sta affrontando la situazione più difficile e che, stremato, ha lanciato un grido di allarme. Anche Unilever ha così abbracciato l’iniziativa dei suoi dipendenti, impegnandosi a raddoppiare la cifra che sarà raggiunta attraverso le donazioni su Go Fund Me.
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