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Cresce il mercato delle colombe pasquali artigianali

Il mercato delle colombe pasquali artiginali è in continua crescita e ha raggiunto i 10 milioni di euro, iniziando ad attirare l’attenzione anche all’estero, soprattutto in Oriente. Durante l’ultima edizione della kermesse dolciaria di Roma, Dolce Pasqua, si è stimato che tra i mercati in maggiore espansione ci sia quello giapponese, dove la colomba è […]

Redazione - Pubblicato il 20 Marzo 2018 alle ore 6:45
Categoria: Attualità Categoria: Pasticceria

Il mercato delle colombe pasquali artiginali è in continua crescita e ha raggiunto i 10 milioni di euro, iniziando ad attirare l’attenzione anche all’estero, soprattutto in Oriente.
Durante l’ultima edizione della kermesse dolciaria di Roma, Dolce Pasqua, si è stimato che tra i mercati in maggiore espansione ci sia quello giapponese, dove la colomba è un dolce ancora poco conosciuto.
A differenza del panettone, la colomba, infatti, non può essere importata e il suo ingresso è permesso solo per l’utilizzo personale. Il mastro pasticciere siciliano Nicola Fiasconaro, come vi abbiamo raccontato in questa news, ha regalato il dolce pasquale della sua pasticceria ai rappresentanti della casa imperiale, per cercare proprio di aumentare la conoscenza di questa specialità tutta italiana anche in Giappone.
Nel nostro Paese, invece, si calcola che almeno quattro famiglie su dieci nel periodo pasquale acquistino una colomba artigianale il cui prezzo medio si aggira intorno ai quaranta euro.
E nel 2018 sono tantissime le le sperimentazioni dei maestri dolciari italiani. Marco De Vivo, pasticciere di Pompei ha fuso i sapori del dolce tipico di San Giuseppe con quelli della colomba creando la “colomba zeppola”.
Ad Agrigento, invece, i fratelli Taibi hanno ideato un sac à poche con crema di pistacchio per permettere una guarnizione istantanea del dolce pasquale. E ancora da Maciste e Cori, in provincia di Latina, la colomba è lavorata con il lievito madre lasciato a riposo per 36 ore e tramandato di generazione in generazione di pasticcieri. A Visciano, in provincia di Napoli l’ingrediente che esalta la colomba pasquale è il caffé secondo quanto ideato da Giuseppe Mascolo mentre in Toscana l’abitudine è quella di lasciare i mosti del vin santo nei recipienti di fermentazione fino alla settimana santa di Pasqua così da ottenere un vinsanto che possa accompagnare non solo la colomba ma anche il delizioso croccante.
Insomma, ce n’è per tutti i gusti! E gli italiani sembrano sempre più apprezzare prodotti artigianali che coniughino qualità e originalità dei sapori.


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