Da Fermenta prende il via Pizza Battle. Primo "round" con Diego Vitagliano

Da Fermenta - Pizza e Birra Artigianale, la prima pizza gourmet d’Abruzzo parte Pizza Battle, una serie di cene evento dove il pizzaiolo di casa, Luca Cornacchia, sfiderà maestri pizzaioli da tutta Italia. Il 26 ottobre tocca a Diego Vitagliano

24 Ottobre 2022 - 12:24
Da Fermenta prende il via Pizza Battle. Primo "round" con Diego Vitagliano
Da Fermenta - Pizza e Birra Artigianale – la prima pizza gourmet d’Abruzzo (Chieti Scalo) – parte Pizza Battle, una serie di cene evento dove la grande pizza d’autore sarà la protagonista indiscussa. Il pizzaiolo di casa, Luca Cornacchia, sfiderà maestri pizzaioli da tutta Italia, per una battaglia fino all’ultimo spicchio. Chiamarle cene a quattro mani sarebbe riduttivo: Pizza Battle è un modo per incontrarsi, per connettere grandi professionisti del settore, per riflettere sulla pizza contemporanea, per fare ricerca insieme. La partenza è col botto: la prima serata – in programma mercoledì 26 ottobre 2022 – vedrà Luca Cornacchia sfidare il campione Diego Vitagliano (10 Diego Vitagliano Pizzeria, Napoli), celebre pizzaiolo napoletano pluripremiato (3° posto 50 Top Pizza Italia 2022, 5° posto 50 Top Pizza World 2022, 3 Spicchi Gambero Rosso 2023), per una degustazione incrociata in special edition Napoli vs Chieti. Prossimi ospiti Raffaele Bonetta e Alessio Muscas. A breve le date definitive degli appuntamenti.  width=

Di seguito i dettagli della prima serata.

CENA EVENTO ‘PIZZA BATTLE’ Luca Cornacchia vs Diego Vitagliano mercoledì 26 ottobre 2022 – ore 20.30 Fermenta – Pizza e Birra artigianale viale dell’Unità d’Italia 3 – Chieti Scalo Posti limitati (prenotazione obbligatoria), un solo round. Menu degustazione € 30 Per info e prenotazioni: +39.3397402070

Cosa preparerà Diego Vitagliano:

Montanara fritta e al forno Margherinara: pomodoro San Marzano, piennolo rosso del Vesuvio, grana padano, fior di latte di Agerola, origano del monte Matese, acciuga di Cetara Fantasia d’ autunno: crema di zucca, salsiccia di suino dei Campi Flegrei, provola di Agerola, funghi chiodini, peperoncino, zucca croccante, trito di prezzemolo Piatto della mezzanotte: spaghetti aglio, olio e peperoncino impanati con corn flakes, noci, nocciole, mandorle e pistacchio.  width=

Cosa preparerà Luca Cornacchia:

Olive all'abruzzese "Quel matto di Luca" pizza con fiordilatte, pera d'Abruzzo (pomodoro), pecorino di Farindola, crema di basilico, olio EVO Barone Cilento DOP "Santo Abruzzo": erborinato di pecora, ventricina vastese, yogurt di pecora, pecorino di Farindola, erbe aromatiche Dolce "Sise delle monache".  width=

FERMENTA: LA PRIMA PIZZA GOURMET D’ABRUZZO

Fermenta è la realtà che ha sancito definitivamente l’arrivo della pizza contemporanea in Abruzzo. A Chieti una pizzeria unica nel suo genere, dove la pizza, dall’impasto moderno, ha l’ambizione di raccontare il territorio. Prodotti eccellenti di piccole realtà abruzzesi, in una regione che spazia dal mare alla montagna con una biodiversità davvero invidiabile. La carta dei vini e delle birre artigianali è articolata e studiata nel minimo dettaglio. Un team altamente professionale con a capo una giovane coppia dal forte legame che si divide tra sala e cucina: Giorgia Santuccione e Luca Cornacchia. Tutto questo e molto altro è Fermenta - Pizza e Birra Artigianale, dove la pizza parla d’Abruzzo e di futuro. “Vogliamo un po’ spostare il baricentro della pizza, toglierla dai luoghi comuni, e raccontare la nostra regione, fatta di prodotti eccellenti per una pizza di livello ma diversa, con il pomodoro Pera d’Abruzzo al posto del San Marzano, o con i nostri latticini di pecora al posto della bufala campana. Non siamo presuntuosi, desideriamo solo esaltare le tradizioni enogastronomiche dell’Abruzzo e far sapere che sono altrettanto interessanti e valide per il mondo della pizza contemporanea. Una sorta di rivoluzione in nome del territorio, dove noi sosteniamo ‘lui’, e ‘lui’ aiuta noi”, raccontano Luca e Giorgia. Il nome è già tutto un programma: Fermenta. Che richiama quel processo - la fermentazione - che con il tempo rende tutto più speciale. La pizza, il vino e la birra. È proprio questa la santa triade del locale. Al centro di tutto c’è la pizza, realizzata dal giovane e talentuoso pizzaiolo Luca Cornacchia, classe 1986 con un passato di successo da calciatore. E oltre alla grande tecnica impiegata per realizzare la sua amata pizza, forse è proprio questo il segreto: il gioco di squadra, quello che faceva con i suoi compagni di calcio, e che ora ripropone qui nel suo locale. In primis con l’altro capitano ex aequo, Giorgia Santuccione - la sua compagna di vita - che dirige in maniera egregia la sala, e poi con tutto il resto della brigata. Un team affiatato e solido, affinato negli anni, costantemente aggiornato e formato per offrire sempre il meglio. Sì perché una delle parole chiave del progetto Fermenta è ‘formazione’, che qui fa veramente la differenza. Il servizio in sala e attento e meticoloso, da ristorante, ma senza dimenticare che ci troviamo in una pizzeria. Un perfetto bilanciamento di attenzione, spensieratezza, professionalità e sorriso portato avanti alla perfezione da Giorgia, che guida alla grande i suoi ragazzi e li fa sentire sempre di più parte di un gruppo e di un progetto importante. Dietro, oltre alla continua formazione, c’è tanto team building: nei giorni liberi la squadra ama girare per le aziende del territorio, per conoscere i prodotti da vicino, dalla birra ai formaggi, dai salumi al vino, dagli ortaggi alle farine. “Quello tra me e Giorgia è un rapporto forte. Siamo sempre insieme, condividiamo ogni cosa e nonostante tutto stiamo bene, miracolo! Secondo me è proprio questa la forza di Fermenta: siamo bravi sì, ognuno nel suo, ma il nostro legame empatico conferisce a tutto il progetto un tocco speciale in più. Noi lo percepiamo, e il bello è che lo notano anche i nostri clienti. Fermenta è la pizza, la birra artigianale, il vino. È l’Abruzzo. Ma prima di tutto siamo noi”, spiega Luca.
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Giorgia Santuccione e Luca Cornacchia

DIEGO VITAGLIANO

Una vera passione per gli impasti. Una pizza contemporanea che non dimentica la tradizione napoletana. Napoletano doc classe 1985, Diego Vitagliano ha iniziato da Carmenella con Salvatore Esposito, il papà di Vincenzo, quando aveva sedici anni, una vera e propria gavetta da portapizza fino a rosticciere. Comincia a lavorare come pizzaiolo per volere del padre, ‘è l’unico mestiere dove troverai sempre lavoro’, gli diceva. Ha lavorato in diverse pizzerie fino a quando nel 2013 ha intrapreso la sua ricerca sugli impasti. Insieme a Carlo Sammarco, Diego Vitagliano ha iniziato a sperimentare la pizza ‘a canotto’, quella con il cornicione alto, che riprende la pizza del Vomero di circa 50 anni fa, utilizzando per la preparazione tecniche diverse dal solito (come quelle che si utilizzano per il pane, gli impasti indiretti con biga o poolish). All’epoca tutto ciò fu considerato come una moda passeggera destinata a scomparire in breve tempo, oggi invece possiamo dire che quello sarebbe stato il futuro della pizza napoletana. Questo approccio intrapreso anni fa, è ancora oggi la base del lavoro quotidiano di Diego Vitagliano, sulla digeribilità della pizza, la conoscenza delle farine da utilizzare, dei processi enzimatici e degli shock termici degli impasti. Per questo motivo Vitagliano fa parte della nuova generazione di pizzaioli napoletani che coniugano modernità e sapienza antica. La sua prima pizzeria aperta nel 2016 sul lungomare di Pozzuoli diventò subito troppo piccola. Così l’anno successivo si trasferisce a Napoli, nel quartiere di Bagnoli, con la sua prima 10Pizzeria Diego Vitagliano, alla quale seguirà una seconda apertura nell’aprile 2019 presso Pozzuoli. "Io le mie pizze le faccio in base ai miei ricordi, perché ho avuto la fortuna di crescere con una nonna che sapeva cucinare benissimo, le ricette della tradizione napoletana sono tutte presenti nel menu, rivisitate sulla pizza, come: il ragù, la genovese, la carne ripassata, in primavera la pasta e piselli rivisitata sulla pizza e molto altro". La pizza di Diego Vitagliano è leggera e altamente digeribile, morbida con un po’ di croccantezza, realizzata con un impasto indiretto con prefermento di tipo 1 bio, una lievitazione di 36 ore, alta idratazione e un bassissimo quantitativo di sale. Il menu è basato sulla tradizione: sono sempre presenti le pizze marinara, margherita, la montanara e il calzone al forno. Da queste pizze storiche nascono quelle rivisitate, come la margherinara o la ragù. Diego dedica inoltre un’attenzione particolare alla pizza senza glutine. Ad oggi Diego ha collezionato numerosi riconoscimenti importanti, tra i quali 3° posto 50 Top Pizza Italia 2022, 5° posto 50 Top Pizza World 2022, 3 Spicchi Gambero Rosso 2023. I locali: 10 Diego Vitagliano Pizzeria a Napoli, 10 Diego Vitagliano Pizzeria a Pozzuoli, e a breve la nuova apertura di 10 Diego Vitagliano Pizzeria a Doha (Qatar) in vista dei mondiali di calcio 2022.
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Diego Vitagliano
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