Dal Festival del Giornalismo due interventi sulla presenza del cibo nei media italiani

28 Febbraio 2020 - 04:32
Dal Festival del Giornalismo due interventi sulla presenza del cibo nei media italiani
Nel corso del 2019, stampa, web, tv e radio italiani si sono occupati 1.373.312 volte dello stesso argomento: il cibo. È quanto emerge dal primo Rapporto sull’informazione alimentare nei media italiani, presentato durante la V edizione del Festival del Giornalismo Alimentare, al Centro Congressi Lingotto di Torino, e commentato da Alessandro Cederle, Direttore di L'Eco della Stampa e da Guia Beatrice Pirotti, Associate Professor of Practice di Strategia e Imprenditorialità SDA Bocconi. Il Report è stato realizzato da L’Eco della Stampa, storica società italiana, dal 1901 leader in media intelligence e rassegna stampa, analizzando 350.000 fonti e 1 milione di contenuti al giorno. Obiettivo: misurare l’impatto dei temi alimentari sui media, intercettare i temi più discussi e analizzare le modalità di informazione. Alessandro Cederle, Direttore di L'Eco della Stampa, racconta a viva voce l'indagine: di cibo si parla tantissimo, con una stagionalità fortissima. Si parla di cibo soprattutto in autunno e primavera, meno in estate e inverno. Forte il legame del food con la salute, ma si parla poco di diete vegetariane e vegane. Non manca mai fra gli argomenti topici la dieta mediterranea.

Clicca sull'immagine per seguire l'intervento di Alessandro Cederle, Direttore di L'Eco della Stampa

https://www.youtube.com/watch?v=M7EWbMYl6w8 Guia Beatrice Pirotti, Associate Professor of Practice di Strategia e Imprenditorialità SDA Bocconi, ha commentato i dati rilevato dallo studio, riflettendo sul bisogno degli italiani di vivere il cibo a 360° e in ogni momento della propria vita, non relegandola a mera azione necessaria, ma andando oltre, trasformando il food in esperienza di cui essere protagonista. Il consumatore vuole essere parte attiva del processo di creazione del cibo e lo fa soprattutto attraverso il web, canale che permette più di tutti uno scambio di idee fra consumatori e aziende. Ciò che colpisce è la voglia del consumatore di essere sempre più informato anche in maniera tecnica, ma soprattutto andando a ricercare l'autenticità, le denominazioni e il made in Italy. Un concetto, quest'ultimo, che è in grado di trasferire attraverso il cibo un ideale l'appartenenza e, nello specifico, l'appartenenza comune a un'identità.

Clicca sull'immagine per seguire l'intervento di Guia Beatrice Pirotti - Associate Professor of Practice di Strategia e Imprenditorialità SDA Bocconi

https://www.youtube.com/watch?v=cUr3dJi8eqU&t=15s
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