Dal Festival del Giornalismo due interventi sulla presenza del cibo nei media italiani
Nel corso del 2019, stampa, web, tv e radio italiani si sono occupati 1.373.312 volte dello stesso argomento: il cibo. È quanto emerge dal primo Rapporto sull’informazione alimentare nei media italiani, presentato durante la V edizione del Festival del Giornalismo Alimentare, al Centro Congressi Lingotto di Torino, e commentato da Alessandro Cederle, Direttore di L’Eco della Stampa […]
Nel corso del 2019, stampa, web, tv e radio italiani si sono occupati 1.373.312 volte dello stesso argomento: il cibo. È quanto emerge dal primo Rapporto sull’informazione alimentare nei media italiani, presentato durante la V edizione del Festival del Giornalismo Alimentare, al Centro Congressi Lingotto di Torino, e commentato da Alessandro Cederle, Direttore di L’Eco della Stampa e da Guia Beatrice Pirotti, Associate Professor of Practice di Strategia e Imprenditorialità SDA Bocconi.
Il Report è stato realizzato da L’Eco della Stampa, storica società italiana, dal 1901 leader in media intelligence e rassegna stampa, analizzando 350.000 fonti e 1 milione di contenuti al giorno. Obiettivo: misurare l’impatto dei temi alimentari sui media, intercettare i temi più discussi e analizzare le modalità di informazione.
Alessandro Cederle, Direttore di L’Eco della Stampa, racconta a viva voce l’indagine: di cibo si parla tantissimo, con una stagionalità fortissima. Si parla di cibo soprattutto in autunno e primavera, meno in estate e inverno. Forte il legame del food con la salute, ma si parla poco di diete vegetariane e vegane. Non manca mai fra gli argomenti topici la dieta mediterranea.
Clicca sull’immagine per seguire l’intervento di Alessandro Cederle, Direttore di L’Eco della Stampa
Guia Beatrice Pirotti, Associate Professor of Practice di Strategia e Imprenditorialità SDA Bocconi, ha commentato i dati rilevato dallo studio, riflettendo sul bisogno degli italiani di vivere il cibo a 360° e in ogni momento della propria vita, non relegandola a mera azione necessaria, ma andando oltre, trasformando il food in esperienza di cui essere protagonista.
Il consumatore vuole essere parte attiva del processo di creazione del cibo e lo fa soprattutto attraverso il web, canale che permette più di tutti uno scambio di idee fra consumatori e aziende.
Ciò che colpisce è la voglia del consumatore di essere sempre più informato anche in maniera tecnica, ma soprattutto andando a ricercare l’autenticità, le denominazioni e il made in Italy. Un concetto, quest’ultimo, che è in grado di trasferire attraverso il cibo un ideale l’appartenenza e, nello specifico, l’appartenenza comune a un’identità.
Clicca sull’immagine per seguire l’intervento di Guia Beatrice Pirotti – Associate Professor of Practice di Strategia e Imprenditorialità SDA Bocconi
Redazione 2
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