Dalla Regione Campania 58 milioni alle imprese manifatturiere per contrastare il caro energia

La Regione Campania stanzia 58 milioni di euro per le imprese manifatturiere del territorio colpite dalle conseguenze della crisi energetica per ristorare del 30% i maggiori costi sostenuti nel 2022

5 Ottobre 2022 - 09:54
Dalla Regione Campania 58 milioni alle imprese manifatturiere per contrastare il caro energia
Arrivano in Campania nuovi fondi per il sostegno alle imprese manifatturiere: nell'ambito del "Piano Sociale 2022" della Regione, che prevede sostegno alle famiglie e alle attività produttive, è stato pubblicato un avviso riservato alle imprese campane colpite dalle conseguenze della crisi economica internazionale e, in particolare, della crisi energetica. Il finanziamento iniziale è di 58 milioni di euro. L'Avviso, pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione, è rivolto alle imprese del settore manifatturiero, tra i più sensibili al rincaro dei prezzi delle forniture energetiche, per ristorare del 30% i maggiori costi sostenuti nel 2022 per energia elettrica e gas rispetto ai prezzi del 2021. Le domande di agevolazione potranno essere presentate sulla piattaforma a partire dalle ore 12:00 del giorno 4 novembre 2022 e fino alle ore 12:00 del giorno 18 novembre 2022. La procedura è interamente digitalizzata e consentirà di gestire il flusso di domande in breve tempo e, comunque, con la concessione delle agevolazioni entro il 2022. Sullo sportello https://sportelloincentivi.regione.campania.it (lo stesso dove sarà inoltrata la richiesta) sarà disponibile il formulario per la redazione della domanda entro 7 giorni dall’apertura della procedura. Come si legge dal bando, possono presentare le istanze per l’accesso ai finanziamenti tutte le imprese che hanno una sede operativa in Campania, sono registrate ed attive presso il Registro Imprese competente per territorio ed hanno dichiarato in visura un codice ATECO primario e/o prevalente che identifica attività manufatturiere.  width= La sede operativa per la quale si chiede l’agevolazione deve essere registrata presso il registro imprese in data antecedente al 1° febbraio 2021. Al momento della presentazione delle domande, inoltre, bisogna possedere questi requisiti: a) non avere iscrizioni presso il registro imprese competente per territorio, come evincibili da visura camerale, in merito allo stato di scioglimento o liquidazione o sottoposte a procedure di fallimento o di concordato preventivo, liquidazione coatta amministrativa o volontaria e amministrazione controllata o straordinaria (la Regione Campania declina ogni responsabilità per il mancato aggiornamento del registro imprese); b) avere una situazione di regolarità contributiva per quanto riguarda la correttezza nei pagamenti e negli adempimenti previdenziali, assistenziali ed assicurativi (DURC1); c) non essere destinatari di un ordine di recupero pendente a seguito di una decisione della Commissione che dichiara un aiuto illegale e incompatibile con il mercato comune, e di non rientrare tra coloro che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, aiuti dichiarati illegali o incompatibili (Visura Deggendorf 2). I requisiti sopra riportati devono essere dichiarati in sede di presentazione della domanda di agevolazione. L’aiuto è calcolato in percentuale (30%) sull’aumento rispetto alle tariffe 2021 del costo energetico (gas o elettrico o entrambi) riferito al periodo dal 1° febbraio 2022 alla data dell’ultima fattura di fornitura disponibile. Il sussidio verrà concesso alle imprese che hanno registrato un aumento minimo di € 5.000,00, per un massimo di aiuto concedibile che ammonta ad € 20.000,00 per impresa. La Regione Campania fa sapere inoltre che il suo impegno per le imprese non si limiterà a questo: è infatti in preparazione un nuovo bando con una dotazione di 50 milioni di euro, per sostenere le imprese nella promozione di interventi che favoriscano l'efficientamento, la transizione e la sostenibilità energetica, anche attivando azioni volte alla diffusione di fonti rinnovabili, dando priorità alle proposte presentate da imprese operanti all’interno di settori a maggiore intensità energetica.

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