È record per la presenza del made in Italy sulle tavole di tutto il mondo a dicembre

Dallo spumante al panettone, dal caviale ai distillati è record per la presenza del made in Italy sulle tavole delle feste di dicembre in tutto il mondo.

4 Gen 2022 - 13:30
È record per la presenza del made in Italy sulle tavole di tutto il mondo a dicembre
[mp3j track="https://horecanews.it/wp-content/uploads/2022/01/E-record-per-la-presenza-del-made-in-Italy-sulle-tavole-di-tutto-il-mondo-a-dicembre.mp3" Title="Ascolta la notizia in formato audio"] È record storico per il Made in Italy alimentare sulle tavole delle festività di tutto il mondo, con l’export di vini, spumanti, grappa e liquori, panettoni, formaggi, salumi ma anche caviale Made in Italy che nel solo per periodo delle feste di Natale e Capodanno ha raggiunto i 4,4 miliardi di euro, in aumento dell’11% rispetto allo scorso anno. È quanto emerge dalla proiezione della Coldiretti dati Istat del commercio estero relativa al mese di dicembre 2021 che beneficiano dei successi nazionali all’estero, dallo sport alla musica. Ad aumentare a doppia cifra – sottolinea la Coldiretti – è il valore delle esportazioni di tutti i prodotti più tipici del Natale, dallo spumante (+29%) ai panettoni (+25%), ma ad essere richiesti – continua la Coldiretti – sono anche il caviale Made in Italy, che fa segnare una crescita boom sui mercati internazionali con un +146%, e sempre più gettonate sono anche le paste farcite tradizionali del periodo freddo, come i tortellini (+4%). In salita pure la domanda di formaggi italiani che fanno registrare un aumento in valore delle esportazioni del 12%, così come quella di prosciutti, cotechini e salumi (+12%). A guidare la classifica di questo Natale all’estero è però lo spumante italiano, più forte anche delle difficoltà causate dalla pandemia sui mercati internazionali, tanto da trainare l’intero settore dei vini per i quali si segnala complessivamente un aumento del 15% in valore dell’export. Ma le vittorie “in trasferta” dell’agroalimentare tricolore ormai non si contano più, dalla crescita della birra italiana (+10%) nella Germania dell’Oktorberfest a quella del caviale (+150%) nella Russia del beluga. Un trend che dimostra come l’agroalimentare italiano sia uscito dalla crisi generata dalla pandemia più forte di prima tanto da raggiungere a fine anno il record storico nelle esportazioni a quota 52 miliardi, il massimo di sempre, se il trend sarà mantenuto. Il successo dell’export spinge anche il valore complessivo della filiera agroalimentare che nel 2021 è diventata la prima ricchezza dell’Italia, per un valore di 575 miliardi di euro con un aumento del 7% rispetto all’anno precedente nonostante le difficoltà legate alla pandemia. Il risultato è che il Made in Italy a tavola vale oggi – sottolinea Coldiretti – quasi un quarto del Pil nazionale e dal campo alla tavola vede impegnati ben 4 milioni di lavoratori in 740mila aziende agricole, 70mila industrie alimentari, oltre 330mila realtà della ristorazione e 230mila punti vendita al dettaglio. Una rete diffusa lungo tutto il territorio che – spiega la Coldiretti – viene quotidianamente rifornita dalle campagne italiane dove stalle, serre e aziende hanno continuato a produrre nonostante le difficoltà legate al Covid, garantendo le forniture di prodotti alimentari sulle tavole degli italiani e di tutto il mondo.
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