Emergenza Coronavirus: la solidarietà delle aziende del food attraverso le donazioni

All'emergenza sanitaria, le grandi aziende del food rispondono con azioni concrete di solidarietà e donazioni a favore di ospedali ed enti di carità.

20 Marzo 2020 - 04:37
In questo momento in cui l'emergenza sanitaria causata dalla diffusione del COVID-19 va di pari passo con le difficoltà delle imprese e delle attività del nostro Paese, a causa delle misure contenitive, abbiamo bisogno anche di segnali positivi. Per questo Horecanews.it, tenendo fede al patto d'informazione con i suoi lettori, ha deciso di non fermare la normale programmazione ma di tenervi aggiornati sulle notizie del settore, anche per concedere un momento di svago dalle difficoltà del momento. È trascorso quasi un mese dall'inizio della diffusione (e della scoperta) del contagio da Covid-19 in Italia e da allora una sempre maggiore consapevolezza e voglia di unirsi per combattere l'epidemia ha coinvolto persone ed aziende in una lotta senza quartiere al nemico invisibile. L'emergenza sanitaria impone a tutti un risveglio di coscienza che si tramuti in atti concreti, ognuno come può. Nel nostro piccolo, seguire le linee guida del Governo e donare come possiamo agli ospedali, i grandi centri nevralgici della crisi della sanità, dove medici, infermieri e operatori affannano, i reparti si riempiono e il materiale a disposizione non basta mai. In aiuto proprio degli ospedali attraverso grandi gesti di solidarietà giungono le grandi aziende. Nel settore food&beverage sono tante quelle che sentono la responsabilità di contribuire alla salute pubblica con grandi gesti di generosità.  width= Fra queste, la famiglia Ferrero, fortemente legata al territorio di Alba con il suo storico stabilimento, ha donato 10 milioni di euro al commissariato nazionale per l’emergenza coronavirus presieduto da Domenico Arcuri. Il Gruppo Lavazza, come vi abbiamo raccontato qui, ha donato 10 milioni di ero alla Regione Piemonte per sostenere le strutture sanitarie. E il Gruppo Barilla, che ha donato oltre 2 milioni di euro, destinandoli all'Ospedale Maggiore di Parma, alla Protezione Civile e alla Croce Rossa, per acquistare dispositivi medici e logistici che aiutino a far fronte all'emergenza.

Coca-Cola vicina alla Croce Rossa Italiana

Coca-Cola è presente in Italia da oltre 90 anni, un’azienda internazionale ma profondamente radicata nel territorio in cui opera. Per questo ha dato il proprio contributo, ottenuto grazie al supporto di The Coca-Cola Foundation, il braccio filantropico di Coca-Cola nel mondo che mette a disposizione un fondo dedicato alle emergenze, e di Coca-Cola in Italia con cui potranno essere acquistate ambulanze attrezzatemezzi per l'assistenza personale, materiali per trasporto ad alto contenimento biologicomacchine e ciclomotori per assistere le persone a casaacquisto di dispositivi medici per l'utilizzo da parte di medici e volontari, oltre che per uso ospedaliero. Inoltre, sarà possibile mettere in campo azioni aggiuntive di volontariato rivolte agli ospedali e a favore delle categorie più deboli durante le condizioni di emergenza.

Coca-Cola SIBEG"Ringraziamo Coca-Cola in Italia e The Coca-Cola Foundation per questo importante gesto di solidarietà a beneficio di tutto il Paese - ha dichiarato Francesco Rocca, Presidente della Croce Rossa Italiana - Grazie alla generosa donazione potremo mettere in atto più servizi ed essere sempre più a supporto delle persone più fragili come gli anziani, gli immunodepressi, i soggetti in quarantena e di tutti i cittadini italiani che stanno vivendo un periodo di grande stress e difficoltà. Ci rende orgogliosi il fatto che una grande realtà come quella della Coca-Cola voglia supportare il lavoro dei nostri Volontari, ormai universalmente conosciuto come quello di 'Un'Italia che Aiuta’.

Come piccolo gesto di immediata vicinanza, Coca-Cola sta donando forniture di prodotto agli oltre 10.000 operatori sanitari in tutta Italia che combattono senza sosta da oltre un mese. A livello regionale, poi, si sta concretizzando un ulteriore sostegno con la donazione di prodotto da parte dei dipendenti degli stabilimenti Coca-Cola HBC Italia di Nogara (VR), Marcianise (CE), Rionero in Vulture (PZ), Oricola (AQ) e Lurisia (CN) alle strutture sanitarie vicine alle fabbriche. Inoltre, a seguito della chiusura dei bar e ristoranti, i Direttori dei siti produttivi, nel pieno di rispetto delle norme di sicurezza previste dalle autorità sanitarie, hanno deciso di offrire un pranzo da asporto agli autotrasportatori in transito per rendere più agevole un loro lavoro complesso che consente l’approvvigionamento alimentare nei punti vendita della grande distribuzione.

Infine, a nome dei dipendenti dello stabilimento siciliano di Sibeg saranno donati 80.000€ all’Azienda Ospedaliera Universitaria “Policlinico-Vittorio Emanuele” di Catania (presidio ospedaliero San Marco), attraverso l’acquisto diretto di apparecchiature e dispositivi medico-diagnostici per i reparti di Terapia Intensiva e Rianimazione.

Fratelli Carli: solidarietà per il territorio

Fratelli Carli dona 100.000 euro all’ASL1 Imperiese al fine di dare un aiuto concreto al sistema sanitario locale e ai suoi straordinari operatori impegnati notte e giorno in uno sforzo senza precedenti per fronteggiare la diffusione del Coronavirus.

 width=La donazione nasce dalla volontà della famiglia Carli di condividere, con tutti i dipendenti e i collaboratori, il più profondo ringraziamento a tutto il corpo sanitario locale e alle strutture ospedaliere impegnate in questa missione attraverso il proprio servizio.

Fratelli Carli è la storica azienda olearia ligure che dal 1911 vende per corrispondenza e consegna a domicilio i propri prodotti in Italia e all’estero.

Da sempre attenta a progetti di sostenibilità, è stata la prima realtà produttiva in Italia dal 2014 ad essere riconosciuta come “Benefit Corporation”, tra le imprese che dimostrano di avere un impatto positivo sull’ambiente, le risorse umane e su tutti gli stakeholder.

Interamente controllata dalla famiglia fondatrice, oggi alla IV generazione, l’azienda offre oli di oliva, conserve alimentari della tradizione ligure e tipicità della gastronomia mediterranea. Conta 300 dipendenti, 140 automezzi per le consegne, oltre 1 milione di Clienti nel mondo e 15 Empori in Italia (Imperia, Milano, Monza, Como, Varese, Orio al Serio, Pavia, Torino, Cuneo, Alessandria, Novara, Padova, Piacenza, Bologna e Aosta).

La gara di solidarietà prosegue con Surgital, MEC3

Alla "gara" di solidarietà partecipa anche Surgital, azienda di Lavezzola che produce pasta fresca e sughi pronti surgelati per la ristorazione, che ha donato 100mila euro all'ospedale Umberto I di Lugo (RA). Sostenere concretamente le strutture e gli operatori del sistema sanitario locale è definito "doveroso" dall'AD Edoardo Bacchini. Ancora nel campo Horeca, MEC3 ha comunicato tramite i suoi canali social che Gruppo Casa Optima ha donato 100 mila euro a supporto degli Ospedali di Rimini, Alessandria e Varese, per l’acquisto urgente di postazioni e macchinari necessari alla lotta al Covid19. Tutte le aziende che fanno capo a MEC3 sono dislocate in zone fortemente colpite dall'emergenza: Rimini, Alessandria e Varese; lontane ma unite dall'obiettivo comune di migliorare le condizioni di salute dei malati e offrire sostegno ai medici che operano negli ospedali dei territori in cui vivono i propri dipendenti.  width="In un momento di emergenza come questo riteniamo fondamentale sostenere il nostro sistema sanitario e tutti quei medici, infermieri e operatori sanitari di ogni livello, che ogni giorno eroicamente mettono a rischio la propria salute a vantaggio di quella di tutti noi. Come gruppo siamo soliti definirci una ‘grande famiglia’ e in questa occasione, più che mai, possiamo dimostrare di esserlo", ha dichiarato Francesco Fattori, CEO del Gruppo Casa Optima.

Da ANICAV alla famiglia Rana

E ancora ANICAV, che ha stanziato 100mila euro per l'acquisto di attrezzature e materiale sanitario in Emilia Romagna e Campania; Orogel, che attraverso la sua fondazione Fruttadoro Orogel F.or. ha devoluto 800mila euro, in gran parte destinati all'ospedale Maurizio Bufalini di Cesena, come vi abbiamo raccontato qui. E le donazioni effettuate da La Molisana, con l'acquisto di ventilatori polmonari per l’ospedale Cardarelli di Campobasso, e dalla famiglia Rana, con 400mila euro stanziati per gli ospedali veneti.

I Supermercati

Fra i supermercati Esselunga ha devoluto 2 milioni e mezzo di euro a diversi ospedali e agli istituti impegnati in prima linea per l'emergenza sanitaria; a questi si aggiungono 10 milioni di euro donati da Giuseppe Caprotti, primogenito del fondatore di Esselunga Bernardo, il quale ha istituito un fondo coordinato dalla Regione Lombardia e Comune di Milano con l'obiettivo di portare aiuto alle persone bisognose. I Supermercati Sole 365, presenti in Campania, hanno devoluto 100mila euro all'ospedale Cotugno di Napoli.  
Compila il mio modulo online.