Etichette: via libera al sistema italiano Nutrinform Battery dall'Unione Europea

Il sistema di etichettatura italiano Nutrinform Battery è pronto per essere applicato nel nostro Paese su base volontaria.

30 Lug 2020 - 23:00
Etichette: via libera al sistema italiano Nutrinform Battery dall'Unione Europea
Il Nutrinform Battery, sistema di etichettatura proposto dall'Italia per contrastare il NutriScore, ha ricevuto il via libera dalla Commissione Europea ed è pronto per essere applicato nel nostro Paese su base volontaria. Il sistema di etichettatura nutrizionale fronte pacco messo a punto dalle istituzioni italiane e denominato “Nutrinform Battery”, che espone in etichetta le indicazioni nutrizionali degli alimenti nell'ottica di una dieta completa ed equilibrata, ha ricevuto il via libera dalla Commissione Europea attraverso la procedura Tris. Questo step era necessario per valutare eventuali incompatibilità con il diritto dell'Ue e poter adottare lo schema sui prodotti in vendita in Italia. “Siamo molto soddisfatti della positiva valutazione del Nutrinform Battery da parte della Commissione Europea” ha dichiarato il presidente di Federalimentare, Ivano Vacondio, sottolineando come il risultato sia frutto di un duro lavoro di tutte le istituzioni: "Dai governi precedenti a quello attuale e fino alle opposizioni: il supporto del parlamento, ma anche degli altri attori della filiera, è stato fondamentale per un lavoro sinergico che ci ha permesso di raggiungere uno scopo che ci riguarda tutti. Grazie a questa collaborazione il riconoscimento è ancora più significativo". "Una buona notizia per il Made in Italy - così Luigi Scordamaglia, consigliere delegato di Filiera Italia - Ancora un passo avanti per la tutela delle nostre eccellenze, messe a rischio da un sistema che non premia i consumatori, ma solo l’interesse di poche multinazionali”.  width= Lo schema italiano - spiega Vacondio “costituisce una valida alternativa a sistemi ingannevoli e penalizzanti per la dieta mediterranea come il Nutriscore francese, di cui supera una serie di evidenti limitazioni”. Il Nutrinform Battery, ha spiegato Vacondio, “non condiziona le scelte dei consumatori spingendoli all’acquisto di certi prodotti a discapito di altri, ma ha un approccio educativo. Attraverso i numeri esposti nelle caselle del Nutrinform e il simbolo grafico della batteria, i cittadini avranno la possibilità di capire facilmente sia la quantità di calorie e di nutrienti che assumono consumando un prodotto, sia l’incidenza di questi nutrienti sulla dieta quotidiana generale. Rispetto a sistemi che si basano sulla valutazione dei singoli prodotti, il Nutrinform punta alla realizzazione di diete variate ed equilibrate, sulla base del concetto che qualunque cibo può far parte di un’alimentazione sana se consumato nelle corrette quantità e frequenze. L’indicazione specifica sulla quantità di nutrienti, inoltre, va maggiormente incontro alle diverse necessità delle persone rispetto all’improbabile giudizio complessivo sul prodotto compiuto dal Nutriscore, che non consente al consumatore di capire quanti zuccheri, sali o grassi contenga un alimento”. Sotto la mannaia del Nutriscore finisce per essere bocciato l’85% del valore del nostro miglior Made in Italy, quello a denominazione di origine. E a proposito delle denominazioni d'origine, particolare soddisfazione da parte di Filiera Italia per l’esclusione dal Nutrinform Battery, in virtù delle loro caratteristiche di eccellenza, dei prodotti Igp e Dop. Anche Nestlé, ha condiviso la proposta, sin dal primo momento sostenuta da Filiere Italia, di escludere in ogni caso anche dal Nutriscore, sistema appoggiato dalla multinazionale, i prodotti Dop ed IGP che già rispondono ad altissimi standard di qualità e sicurezza e che hanno capitolati rigidi ed immodificabili nell’interesse dei consumatori. Il Nutrinform Battery, che verrà progressivamente implementato in Italia nei prossimi mesi, entra ora a pieno titolo tra gli schemi di etichettatura fronte pacco analizzati dalla Commissione Europea in vista di una possibile armonizzazione entro la fine del 2022. “L’approccio innovativo dello schema italiano, basato sull’informazione e sull’educazione invece che sulla proibizione”, conclude Vacondio, “risponde molto meglio di altri sistemi alla nostra cultura alimentare, che affonda le sue radici sulla dieta mediterranea. La piramide alimentare ci ricorda che non esistono cibi buoni o cattivi in assoluto, ma corrette quantità e frequenze di consumo per ogni alimento”. [contact-form-7 id="1103" title="Form Articoli"]
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