Finisce il Fermo Pesca: si torna a pescare nell'Adriatico

28 Sett 2018 - 04:45
Finisce il Fermo Pesca: si torna a pescare nell'Adriatico
Coldiretti Impresapesca informa della ripresa delle attività di pesca in tutto il Mare Adriatico, ferme dal 13 agosto scorso. Le flotte di Marche e l'Abruzzo fino alla costa adriatica della Puglia sono tornate in attività, resta invece in vigore fino al 9 ottobre il divieto di andare in mare per i pescherecci dello Ionio e del Tirreno. Dal 1° ottobre scatterà la prossima tappa del fermo biologico 2018 nell'alto Tirreno, da Civitavecchia a Imperia, che resterà in vigore fino al 30 ottobre. Dal 15 ottobre saranno poi ferme le attività in Sardegna, mentre in Sicilia la pesca è concessa ma ogni impresa deve dichiarare, da agosto a ottobre, il proprio periodo di stop all'attività.

Coldiretti su Fermo pesca: uno strumento obsoleto

Coldiretti nella sua nota informativa sottolinea inoltre come quello del Fermo pesca sia uno strumento obsoleto, che non rispecchia più le esigenze del mercato attuale né quelle degli obiettivi che si era prefissati. In 33 anni di fermo pesca l'ammontare delle risorse non è aumentato, bensì è regredito. Questo, osserva Coldiretti Impresapesca, ha portato a "un crollo della produzione", con "la perdita di oltre un terzo delle imprese e di 18.000 posti di lavoro. L'auspicio - conclude la nota - è che dal 2019 si possa mettere in campo un nuovo sistema che tenga realmente conto delle esigenze di riproduzione delle specie e delle esigenze economiche delle marinerie". Con il Fermo pesca aumenta il rischio di ritrovarsi nel piatto per grigliate e fritture prodotto straniero o congelato. Da qui la proposta di Coldiretti Impresapesca di differenziare il blocco delle attività a seconda delle specie, mentre le imprese ittiche potrebbero scegliere ciascuna quando fermarsi in un periodo predefinito. "A nostro avviso – agginuge Tonino Giardini, responsabile nazionale e Marche di Impresapesca – il Fermo pesca così come è stato concepito non va: non ha dato risultati e va completamente rivisto. La nostra proposta è quella di ampliare la linea di tutela dalle attuali 3 a 6 miglia dalla costa da giugno a ottobre. È quello il periodo di riproduzione e questa fascia può diventare un’area nursery. In questo arco di tempo le aziende possono scegliere autonomamente il periodo in cui fermarsi per ferie del personale e manutenzione delle imbarcazioni".
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