Fish Dependence Day, l'Ue ha esaurito le scorte ittiche

16 Lug 2018 - 04:49
Fish Dependence Day, l'Ue ha esaurito le scorte ittiche
Il 9 luglio scorso si è celebrato in Europa il "Fish Dependence Day", vale a dire il giorno in cui l'Europa ha terminato le proprie scorte alimentari di pesce, usufruendo della produzione nei propri mari: da questo giorno in poi, l'Europa dipenderà soltanto dalle importazioni dall'estero. Secondo il presidente di WWF Italia, Donatella Bianchi, per l’Italia il termine delle proprie scorte ittiche 2018 è arrivato anche prima, il 6 aprile: da allora pesce, crostacei, molluschi, sono stati importati. È ormai lontano l'anno Duemila, tempo in cui Il Fish Dependence Day arrivava tra agosto e settembre, e la domanda interna europea poteva essere soddisfatta per quasi un intero anno, fino ad ottobre. L'eccessivo sfruttamento dei nostri mari sta depauperando le risorse e anno dopo anno il consumo della produzione europea sta aumentando sempre di più. "Che si tratti di pesce di provenienza nazionale o di importazione - dice Donatella Bianchi - la cosa importante è fare una scelta sostenibile, aiutando così gli oceani e gli stock ittici a recuperare e a sostenere il benessere di quelle persone che dipendono dal pesce come fonte primaria di cibo e reddito". Secondo il rapporto della Fao, "Sofia", il 33% degli stock ittici globali è in stato di sovrasfruttamento e circa il 60% viene pescato al massimo della propria capacità. Il consumo di pesce a livello globale è aumentato del 3,2% superando la crescita della popolazione (+1,6%). Nonostante ciò, più di 800 milioni di persone continuano a dipendere da questa risorsa. La giornata in cui ricorre il Fish Dependence Day è differente per ogni Paese: il 17 gennaio l’Austria, il 15 febbraio la Slovenia, il 18 febbraio la Slovacchia, il 22 febbraio il Belgio, il 29 febbraio la Romania, il 6 aprile l’Italia, il 30 aprile la Lituania, il 4 maggio la Germania, il 5 maggio il Portogallo, il 26 maggio la Spagna. Rispetto ai consumi pro capite, l’Italia è all’ottavo posto in Europa: gli italiani consumano in media 28,9 kg di prodotti ittici ogni anno. Siamo preceduti da Portogallo (55,3 kg), Spagna (46,2 kg), Lituania (44,7 kg), Francia (34,4 kg), Svezia (33,2 kg), Lussemburgo (33,1 kg) e Malta (32 kg).
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