Il decreto Milleproroghe salva la birra made in Italy: prorogato il taglio delle accise

Il Decreto Milleproroghe prolunga per il 2023 il taglio delle accise sui birrifici. Il comparto può ritenersi salvo da un ulteriore aumento dei costi

13 Febbraio 2023 - 13:52
Il decreto Milleproroghe salva la birra made in Italy: prorogato il taglio delle accise
Importante risultato per il comparto italiano della birra: tra gli emendamenti al decreto Milleproroghe approvati di recente, c'è anche quello che proroga il taglio delle accise sui birrifici.

La norma – spiega Coldiretti – prevede per i piccoli birrifici artigianali con una produzione sino a 10mila ettolitri che lo sconto sulle accise per il 2023 resti al 50%; per chi produce sino a 30mila ettolitri sarà pari al 30% mentre, per le imprese sino a 60mila ettolitri lo sconto arriva al 20%. Si prevede inoltre – continua Coldiretti – una riduzione d’accisa, a 2,97 euro per ettolitro e per grado Plato per il 2023. In mancanza di questo provvedimento fortemente sostenuto dalla Coldiretti l’accisa base sarebbe ritornata a 2,99 euro per ettolitro e la riduzione per i piccoli birrifici artigianali si sarebbe ridotto o azzerata rispetto al 2022.

Secondo l'associazione, il taglio delle accise aiuta la ripresa del comparto italiano della birra, mettendo in sicurezza lo sviluppo della filiera e l’aumento di produzione di materia prima in Italia. Il comparto brassicolo nazionale nel nostro paese godo di ottima salute: negli ultimi dieci anni sono triplicati i birrifici artigianali fino a raggiungere nel 2022 la quota record di 1.085 attività spesso realizzate da giovani imprenditori. Una crescita che ha fatto salire la domanda di materie prime 100% Made in Italy con il luppolo – evidenzia Coldiretti – che da zero ha raggiunto oggi un milione di metri quadrati coltivati lungo la penisola ai quali si aggiungono i 300 milioni destinati all’orzo per la produzione di malto.
La disposizione approvata rappresenta – sottolinea Coldiretti – un tassello fondamentale per lo sviluppo e il consolidamento di una filiera della birra 100% Made in Italy. Il successo della birra italiana è infatti minacciato dall’esplosione dei costi che colpisce tutta la filiera con un balzo negli ultimi due anni che va dal +200% dell’energia al +45% per gli imballaggi al +50% per le bottiglie, mentre le lattine hanno segnato +10%, i tappi +22%, i fusti di plastica +23%, mentre i cambiamenti climatici nel 2022 hanno tagliato di un terzo il raccolto dell’orzo per il malto. "Grazie alla misura - sottolinea il ministro dell’Agricoltura e della sovranità alimentare Lollobrigida - si mettono a disposizione 8,15 milioni di euro per il 2023 e si mette in sicurezza il comparto brassicolo, consolidando il suo sviluppo e salvaguardando la produzione della birra italiana. L'eccellenza del nostro made in Italy passa anche per le nostre birre e per la maestria dei nostri produttori, che continueremo a sostenere con il massimo impegno."  width=
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