Il successo dei surgelati in Italia: dai cauti inizi al boom degli ultimi anni

In occasione della giornata del cibo surgelato il 6 marzo e del suo 60° anniversario, IIAS racconta la storia dei surgelati in Italia, fornendoci i dati di un successo che non accenna a diminuire, anzi.

3 Marzo 2023 - 07:10
Il successo dei surgelati in Italia: dai cauti inizi al boom degli ultimi anni
Innovazione: è questo il filo conduttore che ha segnato la storia di un comparto - quello dei prodotti surgelati - capace più di ogni altro di rispondere pienamente alle richieste di un mercato in evoluzione, anticipandone, per quanto possibile, le attese. Era il 1963, ossia esattamente 60 anni fa, quando su iniziativa delle più importanti industrie produttrici di surgelati operanti all’epoca in Italia, nacque IIAS, l’Istituto Italiano Alimenti Surgelati, con lo scopo di valorizzare i prodotti sotto zero nel nostro Paese. Una data che, di fatto, coincide con la diffusione in Italia su larga scala di questi rivoluzionari prodotti. Inizialmente percepiti con qualche diffidenza, i surgelati sono divenuti, negli anni, parte delle nostre abitudini alimentari, al punto che oggi li scelgono 9 italiani su 10, che ne consumano la cifra record di 16 kg pro-capite all’anno (rispetto ai 3 kg del 1980), per un valore di mercato in continua ascesa, che nel 2021 si stima 4,8 mld di euro. Altro dato significativo del trend di cresciuta dei surgelati negli ultimi anni: fra il 2019 e il 2021 l’incremento dell’acquisto dei freezer in Italia è stato pari al +21%. In occasione della “Giornata del cibo surgelato” (6 marzo), IIAS celebra i 60 anni di attività ripercorrendo le tappe più significative di questa storia, che si intreccia inestricabilmente con quella del Paese e delle nostre abitudini di consumo. “Quella dei prodotti surgelati è la storia di una straordinaria ‘rivoluzione’ alimentare, che ha modificato per sempre il nostro modo di mangiare e conservare il cibo, permettendoci di gustare verdura e frutta fuori stagione, specie ittiche provenienti dai mari più incontaminati o elaborate preparazioni gastronomiche pronte in soli pochi minuti. Ciò che solo fino a qualche decennio prima sembrava impensabile, con l’arrivo dei surgelati in Italia è diventato realtà e oggi, a pochi giorni dalla Giornata del cibo surgelato, celebriamo i 60 anni di IIAS che coincidono anche con l’arrivo dei surgelati in Italia”, racconta Giorgio Donegani, Presidente IIAS.

Pesce, vegetali, pizze, patate, piatti pronti: i numeri di un successo

Dalla prima apparizione sul mercato italiano ad oggi, l’innovazione ha caratterizzato il percorso dei prodotti surgelati, che negli ultimi anni ha fatto passi da gigante, mettendo a punto prodotti diventati l’emblema di un settore sempre più amato dal consumatore. Dai bastoncini di pesce, prodotto “iconico” per eccellenza consumato abitualmente da oltre 10 milioni di famiglie, ai vegetali, sempre in cima alle preferenze frozen dei nostri connazionali, che nel 2021 ne hanno consumati oltre 250 mila tonnellate; dalle pizze surgelate, che hanno vinto la concorrenza di quelle fresche da banco nei supermercati, alle patatine fritte, che da sole rappresentano quasi il 15% del volume totale degli alimenti surgelati consumati nel nostro Paese; fino ai piatti pronti, balzati al successo negli anni ‘90 del secolo scorso perché capaci di coniugare al meglio le caratteristiche tipiche dei prodotti surgelati con la migliore espressione della tradizione gastronomica italiana e mediterranea.

La storia dei surgelati in Italia

La storia dei surgelati in Italia è passata attraverso un felice e ininterrotto processo di fusione tra modernizzazione degli stili alimentari e ripresa/mantenimento delle nostre migliori tradizioni gastronomiche.  Negli anni 70, i pasti si fanno meno ‘strutturati’, si comincia a mangiare più spesso fuori casa, si sperimentano nuovi cibi e modalità di consumo. Gli italiani diventano più disponibili all’uso di ingredienti surgelati parzialmente o del tutto pronti per l’uso in cucina, che trovano un posto stabile dentro il freezer. Negli anni 80 le vendite dei frozen food accelerano: secondo i dati IIAS, se nel 1980 il consumo pro-capite era di 3 kg all’anno, nel 1987 diventa il doppio. Anche l’aumento del numero dei giovani single favorisce l’espansione dei cibi surgelati, che coniugano in modo convincente praticità, servizio e appeal, inoltre il surgelato risponde alle esigenze di fitness e di dieteticità. Gli anni 90 segnano una svolta importante nel comparto, con l’applicazione ai primi piatti tipici della gastronomia italiana della più significativa tra le innovazioni tecnologiche del settore degli ultimi anni: l’IQF (surgelato individualmente), una tecnica di raffreddamento che permette oggi alle aziende di offrire ricette eccellenti in termini di gusto e consistenza. Nei primi anni 2000, i consumatori diventano sempre più consapevoli ed esigenti: leggono le informazioni riportate sui packaging e cominciano a familiarizzare con i temi della sostenibilità ambientale. Il vero boom si raggiunge negli ultimi anni: il totale dei surgelati consumati in Italia arriva al record storico di oltre 940 mila tonnellate, corrispondenti a un consumo annuo di 16 kg a testa, rispetto ai 15,1 kg del 2020, ai 14,1 del 2019 e più del quintuplo dei 3 kg del 1980. Infine, tra il 2019 e il 2021 si registra anche una impennata nelle vendite di freezer in Italia, pari al +21%, a testimonianza delle nuove abitudini di consumatori sempre più propensi a portare in tavola prodotti surgelati.  
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