L'afa fa schizzare le vendite di frutta e verdura

Le vendite di frutta e verdura schizzano verso l'alto, parallelamente ai termometri. Ma se il caldo fa maturare i raccolti, i costi di produzione, d'imballaggio e le difficoltà logistiche mettono a rischio la frutta estiva.

23 Maggio 2022 - 07:40
L'afa fa schizzare le vendite di frutta e verdura
L'assaggio di estate, con un clima che in alcune città italiane e campagne ha toccato punte di 35 gradi, ha fatto esplodere i consumi di frutta e verdura. La stima Coldiretti è di un balzo del +20% della presenza di ortofrutta sulle tavole degli italiani, in base alle indicazioni dei mercati degli agricoltori di Campagna Amica. L’andamento positivo dei consumi, oltre che dai cambiamenti climatici, è spinto anche dalla svolta green nell’alimentazione impressa dall’emergenza Covid, come afferma Coldiretti, con una crescente attenzione al benessere a tavola e la preferenza accordata a cibi freschi, genuini e dietetici. L’aumento delle temperature – sottolinea la Coldiretti – sta peraltro favorendo i processi di maturazione nelle campagne, con l’arrivo sul mercato di una più ampia gamma di frutta e verdura da Nord a Sud della Penisola. Ciliegie, fragole, nespole, asparagi, radicchio, rucola, ravanelli, zucchine, cavoli, patate, carciofi, finocchi, piselli, fave, carote, le prime angurie, meloni, albicocche e pesche ma anche mele, kiwi e le ultime pere e arance italiane – sottolinea la Coldiretti – aiutano a combattere l’afa, a idratarsi e a fare il pieno naturale di vitamine. La produzione di frutta estiva quest’anno in Italia – sottolinea la Coldiretti – è stimata in aumento rispetto alla disastrosa annata dello scorso anno ma ancora inferiore alle potenzialità.  width= Eppure, l’anticipo del grande caldo ha portato con sé in alcune aree l’invasione di cimici asiatiche, l’insetto killer dei campi che – continua la Coldiretti – ha colpito frutti prossimi alla raccolta, dalle ciliegie alle pesche con danni incalcolabili, ma a preoccupare è anche il forte incremento dei costi correnti di produzione, con aumenti per gli agricoltori che  sono in media per frutta italiana del +51%, e rincari che vanno da +170% per i fertilizzanti al +129% per il gasolio agricolo, secondo elaborazioni Coldiretti su dati Crea. A questo si aggiungono gli aumenti per i trasporti fino agli imballaggi, con gli incrementi che colpiscono dalla plastica per le vaschette, le retine e le buste (+70%), alla carta per bollini ed etichette (+35%) fino al cartone ondulato per le cassette (+60%), stesso trend di rincari per le cassette in legno (+60%). Per garantirsi prodotti freschi e di qualità ma anche per sostenere il sistema produttivo nazionale duramente colpito dal clima per ottimizzare la spesa e non cadere negli inganni il consiglio della Coldiretti è di verificare la provenienza italiana, acquistare prodotti locali che non devono subire grandi spostamenti, comprare direttamente dagli agricoltori o nei mercati di Campagna Amica e non cercare per forza il frutto perfetto perché piccoli problemi estetici non alterano le qualità organolettiche e nutrizionali. “Per difendere il patrimonio ortofrutticolo italiano è necessario intervenire per contenere il caro energia ed i costi di produzione con interventi immediati e strutturali per programmare il futuro - afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini, nel sottolineare che - occorre lavorare per accordi di filiera con precisi obiettivi qualitativi e quantitativi e prezzi equi che non scendano mai sotto i costi di produzione come prevede la nuova legge di contrasto alle pratiche sleali”.
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