Legge di Bilancio 2023 – Parte 3. Buoni lavoro, voucher e prestazioni occasionali

Pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 30 dicembre, la Legge di Bilancio 2023 mette in campo manovre importanti per il settore Horeca. Tra queste le novità sui voucher e le prestazioni occasionali.

13 Gen 2023 - 13:39
Legge di Bilancio 2023 – Parte 3. Buoni lavoro, voucher e prestazioni occasionali
Nel terzo capitolo dedicato ai focus per l'Horeca sulla Legge di Bilancio 2023, si parlerà di voucher e lavoro occasionale. La Legge di Bilancio 2023 è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 30 dicembre 2022. La manovra gode di un tesoretto di 35 miliardi di euro, che verranno ripartiti per sostenere famiglie, imprese e lavoratori. Alcune importanti novità per le imprese e il settore Horeca meritano degli approfondimenti, che verranno pubblicati quotidianamente su HorecaNews.it. Dal fermo dei locali durante i periodi più crudi della pandemia alle restrizioni che sono seguite negli anni scorsi e che hanno messo in seria difficoltà le imprese, portando anche alla chiusura una grossa fetta dei nostri locali e trascinando con sé tutto l’indotto e le filiere che li riforniscono, le imprese collegate all’ospitalità, ai bar, ai negozi di alimentari, al servizio, sono trascorsi ormai tre anni. E anche se guardiamo la pandemia e i suoi problemi come qualcosa di lontano alle nostre spalle, questo periodo ha avuto delle conseguenze economiche che sono oggi più vive che mai, unite alla situazione internazionale dovute alla guerra in Ucraina. Cosicché il settore Horeca in Italia (e non solo) si trova oggi ad affrontare (fra gli altri) tre grossi problemi, principali ostacoli alla crescita del settore: l’inflazione (e le speculazioni), il caro energia e la crisi del lavoro. Su quest'ultimo tema agiscono le misure messe in campo dal nuovo governo riguardo prestazioni di lavoro occasionale e i voucher, una modalità di pagamento delle prestazioni occasionali molto utilizzata nel settore Horeca, dove il lavoro stagionale è una pratica essenziale, ma che necessita di alcuni accorgimenti per non trasformarsi da incentivo di lavoro in strumento del precariato. I buoni lavoro (o voucher) rappresentano un sistema di pagamento che i datori di lavoro (committenti) possono utilizzare per remunerare prestazioni di lavoro accessorio, cioè quelle prestazioni di lavoro svolte al di fuori di un normale contratto di lavoro in modo discontinuo e saltuario. Dal 2023 la soglia di utilizzo dei buoni lavoro da parte degli utilizzatori (datori di lavoro) viene portato da 5mila a 10mila euro all'anno, nuovo limite per le prestazioni occasionali. Secondo quanto previsto dalla manovra, i voucher di lavoro tornano in auge per il comparto Horeca, cura della persona, lavoro domestico, saranno utilizzabili anche nell'ambito delle attività agricole di carattere stagionale, per un periodo non superiore a 45 giorni nel corso dell’anno solare e svolto da tutti, indipendentemente dall’età e dalla condizione; infine, per discoteche, club e sale da ballo, come vi avevamo raccontato nel nostro articolo "Tornano i voucher per chi lavora nelle discoteche". L'importo dei voucher previsti per il 2023 è di 10 euro lordi all'ora (pari a circa 7,50 euro netti). Il voucher da 10 euro corrisponde al compenso minimo per ora. I vantaggi dei voucher riguardano sia il datore di lavoro, che senza la stipula di un contratto può godere della copertura assicurativa INAIL in caso di incidente. Il lavoratore può essere un pensionato; uno studente o giovane con meno di 25 anni di età, iscritta o iscritto a un corso di laurea o istituto scolastico e con almeno 16 anni; percettori di prestazioni integrative come il Reddito di cittadinanza; lavoratori part time; inoccupati o titolari di indennità di disoccupazione; lavoratori stranieri regolarmente soggiornanti in Italia.
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