L'Olio di Puglia è IGP: l'Italia raggiunge quota 300 denominazioni

7 Gen 2020 - 03:30
L'Olio di Puglia è IGP: l'Italia raggiunge quota 300 denominazioni
Il 23 dicembre scorso, con pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea, l'Olio di Puglia è stato inserito nel registro comunitario delle Indicazioni geografiche protette (Igp). Salgono così a 300 le igp italiane; un risultato importantissimo", afferma in una nota la ministra delle Politiche Agricole, alimentari e forestali  che "testimonia l'impegno dei produttori pugliesi nella ricerca della qualità e nella attenzione particolare alla cura degli oliveti, nonostante le numerose criticità che hanno dovuto affrontare nel corso dell'ultima annata". La situazione, infatti, sottolinea la ministra, "continua ad essere critica sia per il continuo calo del prezzo dell'olio, dovuto, tra l'altro, alla concorrenza del prodotto estero, che per il forte calo della produzione, dovuto al venir meno di moltissime piante causa la presenza della xylella. Proprio per questo, l'iscrizione da parte di Bruxelles della IGP 'Olio di Puglia' rappresenta un grande passo in avanti verso la valorizzazione di un territorio ricco di risorse ed un viatico, oltreché un rilevante riconoscimento, per l'agricoltura dell'intera regione". Nel 2019 hanno aderito al sistema di controllo dell'IGP per l'olio pugliese nell'anno 2019 348 produttori, 54 frantoi e 44 tra confezionatori e intermediari. Ricordiamo che l'Olio di Puglia è un olio di elevata qualità caratterizzato dalla massiccia presenza di polifenoli. Vieni coltivato su tutto il territorio della Regione e si distingue per la sua grande varietà di caratteristiche sensoriali frutto dell'insieme di vari fattori, dal genotipo delle sue numerose cultivar autoctone, dalle particolarità dell’ambiente geografico e pedo-climatico e dalle tecniche colturali ed estrattive tipiche del territorio di origine. olio - olive
Compila il mio modulo online.