Mutti riconosce l'impegno della propria filiera: incentivi oltre i 7 milioni di euro

Per Mutti resta centrale il riconoscimento della qualità della materia prima e degli sforzi profusi dalle oltre 800 famiglie di agricoltori italiani. Premiati i vincitori della 23esima edizione del Premio Pomodorino D’Oro

7 Nov 2022 - 13:23
Mutti riconosce l'impegno della propria filiera: incentivi oltre i 7 milioni di euro
A valle di una campagna di lavorazione del pomodoro tra le più sfidanti di sempre, caratterizzata da un'importante carenza idrica e da costi energetici mai così alti, Mutti ha riconosciuto l’impegno e la maestria delle oltre 800 famiglie di agricoltori italiani attraverso un ampio programma di incentivi che quest’anno ammontano, per la prima volta, a oltre 7 milioni di euro. Una cifra importante che ribadisce in modo concreto quanto la qualità del pomodoro per il gruppo leader in Europa nel mercato del rosso sia al centro dell’impresa. “Il nostro impegno nei confronti della filiera agricola guarda più in là del singolo anno, è un progetto più ampio che ambisce al raggiungimento della migliore qualità del pomodoro attraverso collaborazioni solide, durature e capaci di rimanere stabili anche nei momenti più difficili, come il 2022 – dichiara Francesco Mutti, Amministratore delegato di Mutti SpA. Questo è l’unico metodo che conosciamo: scegliersi reciprocamente per creare insieme un valore duraturo e sempre maggiore. Gli incentivi alla filiera di quest’anno vogliono essere proprio il simbolo e l’esempio del nostro approccio che premia la capacità di fare squadra”.
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Premio Pomodorino d'Oro 2022
Il più celebre riconoscimento alla qualità della materia prima è il Premio Pomodorino D’Oro Mutti, giunto alla 23esima edizione e nato per valorizzare l’impegno e la qualità del pomodoro delle migliori 64 famiglie di conferitori attraverso un importante incentivo economico - quest’anno pari a 375 mila euro distribuiti tra i selezionati - e la consegna di un iconico trofeo ai tre agricoltori che si sono ulteriormente distinti nelle tre categorie: pomodoro tondo, pomodoro lungo e pomodoro ciliegino. Ad aggiudicarsi il trofeo sono stati l’azienda agricola di Luca Zavaroni di Traversetolo (PR) per il pomodoro tondo, Francesco Paolo Malgeri di Ascoli Satriano (FG) per il pomodoro ciliegino e Leonarda D’Aloia di Manfredonia (FG) per il pomodoro lungo. “La nostra è una piccola azienda familiare radicata nella zona sud di Parma e che si estende per circa 90 ettari. Siamo orgogliosi di aver ricevuto per la terza volta il premio Pomodorino D’Oro, riconoscimento del nostro duro lavoro soprattutto in questo anno particolarmente difficile a causa dell’emergenza idrica che ci ha costretto a ridurre le superfici del 20%, e quindi anche i quantitativi prodotti – afferma Luca Zavaroni, agricoltore e vincitore del Pomodorino D’Oro Tondo, il trofeo “storico” istituito 23 anni fa. Siamo riusciti ad ottenere una materia prima di ottima qualità, raccogliendo i pomodori nel loro momento di perfetta maturazione, ma non è stato semplice. Per questo è una vittoria piena di soddisfazione.”
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Massimo Perboni, Agricultural Director Mutti
Le premialità alla filiera agricola vengono erogate attraverso diversi parametri di valutazione del pomodoro. Tra questi troviamo quelli qualitativi come l’intensità, la sapidità e la cura durante la raccolta meccanica; quelli temporali, ossia la capacità di conferire una materia prima di eccellente qualità non solo nel periodo centrale alla campagna del pomodoro ma anche nei primi e negli ultimi giorni di lavorazione. Infine c'è proprio il Premio Pomodorino D'Oro che, da quest’anno, tiene conto anche dell'aspetto continuativo della produttività durante la campagna. Nell’ambito di quest’ultima iniziativa vengono celebrate le performance delle migliori aziende agricole durante la stagione nel loro complesso e la cerimonia di premiazione sancisce definitivamente la fine dei lavori attraverso un vero e proprio momento di festa dedicato a tutta la filiera agricola.  width=
MUTTI SPA - Storica azienda di Parma, è leader in Europa nella lavorazione del pomodoro. É il 1899 quando Marcellino e Callisto Mutti danno avvio alla prima campagna di trasformazione del pomodoro. Da allora, facendo leva sui valori chiave di qualità e tradizione italiana assieme al rispetto per la filiera e il territorio, la famiglia Mutti si dedica esclusivamente al pomodoro 100% italiano, realizzando concentrato, passata e polpa di pomodoro, prodotti che oggi sono apprezzati in tutto il mondo. Il desiderio di innovazione, che fin dalla fondazione è nel DNA dell’azienda, ha portato ad ampliare man mano la gamma con un’ampia offerta di sughi e salse pronte. Oggi il Gruppo Mutti, con 120 anni di storia, è leader in Europa nel mercato dei derivati del pomodoro ed è presente in 100 Paesi al mondo, con un fatturato netto nel 2021 di 484 milioni di euro. I volumi realizzati dal Gruppo Mutti nel 2022 hanno raggiunto le 603.000 tonnellate. Per quanto riguarda le vendite nel 2021 i volumi export hanno superato i volumi di vendita italiani a seguito di una crescita a doppia cifra ogni anno. Montechiarugolo (PR) è la sede storica e commerciale del Gruppo che si è man mano ampliato per poter rispondere a tutte le esigenze di gusto. Nello stabilimento di Fiordagosto di Oliveto Citra (SA) si trasformano invece le specialità tipiche del Sud Italia, come il pomodoro lungo e il ciliegino. Infine, nel novembre 2017 Mutti ha acquistato lo stabilimento CO.PAD.OR di Collecchio, costituendo prima la nuova società Pomodoro 43044 Srl fusa per incorporazione poi a Mutti SpA dal 1° gennaio 2021.
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