Pepsico ha resistito alla crisi meglio di Coca-Cola. Perché?

I dati sui ricavi del terzo trimestre (aprile-giugno) di Coca-Cola e Pepsico mostrano una sostanziale differenza per le due aziende.

27 Lug 2020 - 23:08
Pepsico ha resistito alla crisi meglio di Coca-Cola. Perché?
I dati sui ricavi del terzo trimestre (aprile-giugno) di Coca-Cola e PepsiCo mostrano una sostanziale differenza nella resilienza delle due aziende nell'affrontare la crisi dei consumi fuori casa causata dal Covid-19: Coca-Cola ha perso il 28% dei ricavi mentre PepsiCo si attesta su un -3%. Il secondo trimestre appena trascorso è stato un periodo centrale e critico per la pandemia, nel quale il fermo dell'Horeca ha significato per molte aziende una grave battuta di arresto per le vendite. Ma ci sono aziende che hanno sofferto più di altre, come è successo a Coca-Cola, che nel secondo trimestre, come già anticipato, vede i ricavi netti crollare del 28%, arrivando a 7,2 miliardi di dollari. La società ha perso la quota di valore dei soft drink, core business dell'azienda, che ha risentito fortemente del blocco del fuori casa.

Coca-Cola penalizzata dal beverage

 width=Coca-Cola ha impiegato le sue energie per aggiornare le sue azioni strategiche, implementando i luoghi di lavoro per garantire la sicurezza dei dipendenti e fornendo al contempo prodotti e servizi necessari a consumatori, clienti e comunità. Pian piano, con l'incremento dei consumi fuori casa in alcuni mercati, anche le performance sono migliorate passando da un calo del 25% ad aprile a quello di giugno del 10%. Secondo Coca-Cola il secondo trimestre risulterà quello più duramente colpito del 2020, ma l'incertezza di questi tempi non permette alcun tipo di previsione a lungo o breve termine.

PepsiCo salvata dagli snack

 width=PepsiCo reagisce molto meglio al blocco del fuori casa, grazie alla sua forza nel comparto snack che durante il lockdown ha segnato performance più che positive grazie all'aumento vertiginoso dei consumi domestici (a scapito dell'azzeramento dell'Horeca). Così il secondo trimestre di PepsiCo vede un calo dei ricavi di appena il 3%, che ha colpito il comparto delle bevande, mentre il business degli snack è cresciuto. L'unità beverage Nordamericana di PepsiCo ha registrato un calo dei ricavi organici del 7%, ma il comparto dei succhi ha incrementato le sue vendite a causa di una ricerca spasmodica da parte dei consumatori di prodotti che possono incrementare e migliorare il proprio sistema immunitario. Ed è proprio in questa direzione che l'azienda ha affermato si muoverà per creare più bevande e snack incentrati sulla "immunità". Frito-Lay Nord America ha registrato una crescita organica delle vendite del +6%. Al di fuori del Nord America, la società ha registrato un calo delle vendite di prodotti biologici nei suoi segmenti Europa e Africa, Medio Oriente e Asia meridionale. I reali incrementi si sono visti fra maggio e giugno, quando molti Paesi hanno catalizzato la ripartenza del canale fuori casa. "Sono molto soddisfatto del modo in cui il nostro gruppo ha protetto i nostri collaboratori e soddisfatto le esigenze dei nostri clienti, consumatori e comunità in questi tempi incredibilmente difficili, - ha dichiarato il Presidente e CEO di PepsiCo, Ramon Laguarta, commentando dati e ricavi del secondo trimestre. - Pur affrontando sfide significative e complessità a causa della pandemia di COVID-19, le nostre attività hanno registrato risultati relativamente buoni durante il trimestre, con un notevole livello di resilienza nel nostro business globale di snack e alimenti. È incoraggiante, poiché le restrizioni e le chiusure sono diminuite e la mobilità della popolazione è migliorata nel corso del trimestre, abbiamo anche visto un miglioramento delle prestazioni aziendali e delle dinamiche del mix di canali. Tuttavia, il contesto rimane instabile e permangono molte incertezze sulla durata e implicazioni a lungo termine della pandemia".

Coca-Cola Freestyle: una risposta alle nuove esigenze dei consumatori

 width=Mentre PepsiCo pensa a snack e bevande che puntano a migliorare il sistema immunitario, Coca-Cola rilancia i suoi punti forti in chiave anti-covid con la sua recente innovazione tecnologica Coca-Cola Freestyle. Si tratta di una vending machine (distributore automatico), presentato in occasione di Expo 2015 e dal 2018 presente in Italia, che permette tramite una app di mixare la propria bevanda preferita (a base di Coca-Cola, Fanta, Sprite, ecc) con gusti di proprio piacimento, ad esempio lampone o pesca. Questa soluzione va incontro alla nuova necessità di avere il minimo contatto con le superfici, potendo erogare una bevanda del tutto personalizzata solo tramite l'utilizzo del proprio smartphone con cui si può scegliere la bevanda, erogarla e pagare. Nel solco delle innovazioni, per le aziende si è aperta un'era di grandi sfide che vedrà vincere chi riuscirà meglio ad anticipare desideri e necessità dei consumatori in un mondo in continuo mutamento. [contact-form-7 id="1103" title="Form Articoli"]
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