Per il Carbonara Day la mega-carbonara in piazza Trieste e Trento a Napoli

6 Apr 2019 - 03:30
Per il Carbonara Day la mega-carbonara in piazza Trieste e Trento a Napoli
In occasione del Carbonara Day, lo storico Ristorante Chiaia 260, ubicato per l’appunto in Via Chiaia 260 in Napoli, preparerà una gustosissima carbonara in una mega padella di quasi un metro di diametro utilizzando oltre 10 kg di pasta del “Pastificio Inserra” di Gragnano, ben 50 uova, 1 kg e mezzo di guanciale ed 1 Kg di pecorino, oltre al sale ed al pepe naturalmente. A presentarla gli chef e i camerieri del rinomato ristorante napoletano “Chiaia 260” e il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli. Nel corso dell’evento, oltre ad essere raccontata la sua storia, saranno svelati i segreti e la ricetta per realizzare questo piatto tipico della cucina italiana. Inoltre, chiunque potrà gustarne gratuitamente una porzione, gratuitamente offerta dal ristorante “Chiaia 260”! Il materiale che verrà fornito al pubblico per la degustazione, sarà 100% riciclabile e non vedrà l'impiego di prodotti di plastica.

La Carbonara: come nasce questo piatto?

Ripercorrendo a ritroso i ricettari storici per risalire alle origini di uno dei piatti più amati, copiati e "variati", la Carbonara, si incontra per la prima volta l'unione fra uovo e pasta nel volume del 1773 "Il cuoco galante", scritto dal napoletano Vincenzo Corrado, seguito subito da Ippolito Cavalcanti con la "Cucina teorica-pratica". Ma solo con il napoletano Francesco Palma nel 1881 i maccheroni entrano in un piatto che inizia ad avvicinarsi molto di più alla ricetta odierna: maccheroni, uova, cacio e sugna. Il guanciale arriva molto più tardi, è il 1949 e Ada Boni inserisce nel suo "Il piccolo talismano della felicità" la ricetta degli Spaghetti al guanciale. Gli spaghetti alla carbonara sono nominati per la prima volta in un film del 1951, "Cameriera bella presenza offresi...", e poi nello stesso anno nel libro di Mario dell'Arco "Lunga vita di Trilussa". Bisognerà aspettare l'anno successivo, 1952, perché la ricetta compaia in un ricettario americano: “An extraordinary guide to what’s cooking on Chicago’s Near North Side” di Patricia Bronté. "La signora in cucina" di Felix Dessì riporta una versione più simile a quella moderna, con uova, pepe, parmigiano e pancetta. L'arrivo del guanciale e della ricetta definitiva che oggi tutti conosciamo e amiamo della Carbonara si deve a Luigi Carnacina e al suo "La grande cucina" del 1960.
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