Pesce surgelato promosso. In arrivo nuove denominazioni commerciali

23 Ottobre 2018 - 03:32
Pesce surgelato promosso. In arrivo nuove denominazioni commerciali
Arrivano le nuove denominazioni commerciali dei prodotti ittici. Dal 13 novembre, infatti, entrerà in vigore il decreto ministeriale n. 19105 del 22 settembre 2017 che riporta le “Denominazioni in lingua italiana delle specie ittiche di interesse commerciale” e che va a modificare e sostituire il precedente del 2008. I regolamenti Ue disciplinano le informazioni da fornire ai consumatori in etichetta. Per i prodotti ittici, queste dovranno riportare la denominazione commerciale della specie e il suo nome scientifico; il metodo di produzione; la zona di cattura o di allevamento e la categoria di attrezzi da pesca usati nella cattura di pesci (es. "reti da traino", "ami e palangari", "nasse e trappole", ecc.); se il prodotto è stato scongelato; il termine minimo di conservazione/data di scadenza e l’indicazione degli allergeni.

Più pesce congelato sulle tavole degli italiani

Il consumo di pesce risulta in aumento in tutto il mondo: per il 2017 se ne stimano oltre 20 kg annui a testa, più del doppio dei 9 che si registravano nel 1991. L'Italia, complessivamente con oltre 28 kg di pesce (+2% sull’anno precedente), è al di sopra della media nella classifica europea e mondiale del consumo dei prodotti ittici. Secondo i dati dell’Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare (Ismea), gli italiani mangiano il pesce soprattutto fresco e decongelato ma 1 volta su 5 lo scelgono surgelato (17% dei consumi). Un alimento che arriva sulle nostre tavole sin da quando siamo bambini. Secondo i dati resi noti dall’Istituto Italiano Alimenti Surgelati (IIAS), nel 2017 ne sono state consumate 113.400 tonnellate, con un aumento del 5% rispetto all’anno precedente. Il pesce naturale ha registrato un incremento del 7%, mollame e crostacei del 6,7%, le versioni panate e pastellate hanno chiuso l’anno con risultati positivi (+3%). Secondo l'istituto, il pesce surgelato riscuote tantissimi consensi sulle tavole degli italiani per alcune motivazioni specifiche. "Mantiene inalterate le sue caratteristiche organolettiche più a lungo; è pratico e fa risparmiare tempo poiché non si deve pulire, squamare, spinare e sfilettare, così che i tempi di preparazione si riducono drasticamente; è sicuro, perché la surgelazione a bassissime temperature frena la proliferazione batterica insita naturalmente in ogni alimento; è anche versatile e si presta a molteplici modalità di cottura; infine, è sempre disponibile e consente di rispettare una dieta bilanciata e salutare e di ridurre gli sprechi in cucina".
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