Poggio Torselli adotta un'agricoltura sostenibile per il Chianti Classico

21 Sett 2020 - 23:00
Poggio Torselli adotta un'agricoltura sostenibile per il Chianti Classico
Poggio Torselli inaugura un nuovo corso enologico nel Chianti Classico, adottando un’agricoltura sostenibile e rispettosa degli equilibri del territorio e delle persone che lo abitano. Testimone del cambiamento è l’annata 2017, la prima realizzata sotto la guida dell’enologo Eduardo Colapinto. La storia della tenuta quattrocentesca si arricchisce nei secoli: si susseguono diverse famiglie della nobiltà toscana, tra cui i Machiavelli, gli Strozzi e gli Antinori, ed è ristoro di personaggi illustri quali Papa Pio VII e lo Zar di Russia Paolo I.  width= Dal 1999 Poggio Torselli è proprietà della famiglia Zamparini. Da sempre appassionati di agricoltura, Laura Giordani e il marito Maurizio scorgono il grande potenziale del luogo, sebbene al momento dell’acquisto la Villa, il giardino, il parco, gli uliveti e le vigne riversino in uno stato di abbandono. Dal 1999 al 2002 vengono realizzati imponenti lavori di restauro conservativo, in particolare del giardino all’italiana.  width= I lavori di rifacimento dei vigneti e i reimpianti si protraggono fino al 2005. Tra il 2003 e il 2004 viene edificata la cantina, dove nel 2003 si vinifica la prima vendemmia. Nei primi anni il vino è un side business della Tenuta, un prodotto tipico e artigianale del luogo da proporre ai turisti in visita al Poggio. La vera svolta enologica avviene nel 2017 quando fa il suo ingresso in Cantina l’enologo Eduardo Colapinto.  width= Laureato alla facoltà di agraria di Udine, nel 2011 Eduardo fa le valigie e parte per un “Erasmus nel mondo”, tra Argentina, Nuova Zelanda e, rientrato in Italia, un periodo a fianco di Jŏsko Gravner a Oslavia. L’incontro nel 2016 con gli Zamparini rivela una grande sintonia professionale e fa emergere un comune obiettivo: dare vita a prodotti esclusivi e in quantità limitata da presentare alla clientela secondo uno stile unico, curato nei minimi dettagli.  width= Ciò traspare nel meticoloso lavoro in cantina, mirato a ottenere vini a minimo intervento umano e di alta qualità, impostando le attività come un affiancamento al lavoro che la natura di per sé compie ogni stagione, al fine di raggiungere e mantenere il suo equilibrio. Da qui la scelta di utilizzare tecniche di agricoltura biologica e biodinamica combinate a un approccio olistico alla vite, che non è vista come una pianta slegata dal contesto ma come membro di un più ampio organismo vivente. L’identità del frutto è rispettata senza alcuna aggiunta, a eccezione di una minima quantità di solfiti. Per quanto riguarda il processo fermentativo, questo avviene esclusivamente grazie a lieviti indigeni. Il vino, inoltre, sosta per lungo tempo sulle fecce, così da aumentarne la morbidezza e la complessità. La permanenza prolungata svolge una funzione protettiva del vino, permettendo di ridurre ulteriormente l’uso di solforosa. Anche l’uso del legno è poco invasivo, prediligendo botti grandi o barrique usate per far emergere il carattere originario del vitigno. La tenuta di Poggio Torselli conta 24 ettari vitati, la maggior parte coltivati a Sangiovese e una piccola parte a uve bianche, divisa tra chardonnay, sauvignon e traminer aromatico. L’annata 2019 ha prodotto un totale di circa 50.000 bottiglie, divise in tre IGT Toscana – Bizzarria biancorosso e rosato – e tre Chianti Classico DOCG: il Classico, la Riserva e la Gran Selezione, rispettivamente affinati per 12, 24 e 30 mesi come previsto da disciplinare.  
Poggio Torselli è una storica tenuta fondata nel 1427 nel Chianti Classico, negli attuali confini di San Casciano in Val di Pesa. Nota per aver visto avvicendarsi nei secoli ospiti illustri e importanti famiglie della nobiltà toscana, tra cui i Machiavelli, Poggio Torselli possiede uno dei più bei giardini all'italiana del Paese, impreziosito da una collezione di oltre 130 piante di agrumi. Nel 1999 la tenuta è acquistata dalla famiglia Zamparini, da sempre appassionata di agricoltura, che scorge il grande potenziale del Poggio, procedendo con un'importante opera di recupero e valorizzazione di Villa, giardino, parco, uliveti e vigne. Da qualche anno la proprietà ha intrapreso un percorso vinicolo di grande serietà, fatto di scelte sostenibili e territoriali con l'obiettivo di produrre vini a minimo intervento umano e di alta qualità e che pongono il vino al centro della propria attività ricettiva. La Tenuta di Poggio Torselli presenta 24 ettari vitati, perlopiù coltivati a Sangiovese, e una piccola parte di uve bianche divise tra chardonnay, sauvignon e traminer. L’annata 2019 ha prodotto un totale di circa 50.000 bottiglie, divise in tre IGT Toscana e tre Chianti Classico DOCG da uve Sangiovese.
 
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