Presentata la nuova edizione di Cantine d’Italia

Presentata la nuova edizione della Guida di Go Wine pensata per l’enoturista e incentrata sul racconto delle cantine

7 Dic 2021 - 15:30
Presentata la nuova edizione di Cantine d’Italia
È stata presentata lo scorso 2 dicembre a Milano presso l’Hotel Melià l'edizione 2022 di Cantine d’Italia, la Guida per l’Enoturista edita da Go Wine. Cantine d’Italia 2022 presenta 820 cantine selezionate, 245 “Impronte d’eccellenza” per l’Enoturismo, oltre 4.400 vini segnalati, circa 1.500 indirizzi utili per mangiare e dormire. Si tratta di una Guida con una sua identità specifica pensata per gli appassionati di enoturismo, che racconta e scrive di vino partendo dalla “Cantina”, un luogo dove uomini e donne del vino operano e progettano il loro lavoro portando storie di tradizione ma anche di innovazione. La Cantina nel corso degli anni è diventata a pieno titolo un luogo di promozione del territorio perché invita al viaggio e comunica un’identità territoriale fatta di tutto quanto ruota attorno: il paesaggio, i vigneti, la tradizione del luogo, i borghi. Una Guida che privilegia il tema della narrazione perché raccontando la cantina, racconta le vicende che stanno attorno al vino e aiutano meglio a comprendere il profilo di ogni realtà. Il volume non vuole rivolgersi soltanto agli specialisti, ma desidera essere un’occasione per creare cultura a favore del vino e dei suoi territori e per far riflettere sull’importante ruolo che la viticoltura italiana sta svolgendo a favore della bellezza e della valorizzazione di tanti territori. «Vi è un obbiettivo di fondo che anima questa Guida – dichiara Massimo Corrado, presidente di Go Wine e direttore editoriale raccontare attraverso l’Italia del vino una bella idea d’Italia, uno dei volti più belli del nostro Paese. Vigneto e vino ci conducono in ogni regione, in tantissimi siti ed angoli del Paese. La cantina è la meta, il luogo animato dove storie di vini e persone si intrecciano, dove il vino è la chiave per ascoltare il racconto di un luogo, di una terra, respirandone le atmosfere».  width= Il volume si apre con due “Finestre sul vino”, interventi introduttivi a cura della giornalista Leila Salimbeni (Spirito DiVino) e del conduttore televisivo e radiofonico Nicola “Tinto” Prudente, che hanno partecipato all’evento di presentazione della Guida a Milano. Sempre all’insegna del tema del racconto, e rinnovando un’impostazione già praticata nelle precedenti edizioni, il volume si apre con dieci interviste a uomini e donne del vino, esponenti di cantine selezionate in Guida. Si tratta di: Mariuccia Borio, Cascina Castlèt (Piemonte), Ottavia Giorgi di Vistarino, Conte Vistarino (Lombardia), Armando Castagnedi, Tenuta Sant’Antonio (Veneto), Michele Moschioni, Moschioni (Friuli Venezia Giulia), Giovanni Busi, Travignoli (Toscana), Omero Moretti, Moretti Omero (Umbria), Sergio Mottura, Mottura (Lazio), Gregory Perrucci, Felline (Puglia), Erminia e Rocco d’Angelo, D’Angelo (Basilicata), Piero Canopoli e Giuliana Dalla Longa, Murales (Sardegna). Ciò che il lettore trova nella Guida è un articolato repertorio di cantine, presentate in ordine alfabetico per regione, ricco di dati e riferimenti. Un repertorio che si aggiorna in ogni edizione anche con le nuove cantine che ottengono per la prima volta il riconoscimento de L’Impronta che in questo volume sono in otale 245: esse rappresentano un segno di “eccellenza” nel campo dell’enoturismo nazionale e costituiscono una sorta di segno ideale che Go Wine attribuisce alle cantine che hanno conseguito un alto punteggio nella valutazione complessiva su sito, accoglienza e profilo produttivo. Si tratta dei tre fattori su cui si compone la presentazione delle singole cantine e su cui si definisce una loro valutazione. Sito: il luogo dove si trova la cantina, guardando anche alla cantina medesima dal punto di vista architettonico; ma anche sito da intendersi come il patrimonio complessivo di vigneti di cui dispone la cantina. Accoglienza: la vocazione della cantina ad “aprirsi” all’esterno al pubblico con una parallela attività, sia in ambito recettivo: agriturismo, B&B o ristorazione, sia svolgendo iniziative culturali che si rivolgono al mondo esterno. Vino: il profilo produttivo dell’azienda valutato nel tempo, al di là dell’esito di una singola vendemmia; tenendo conto del carattere della produzione, della eccellenza di alcune etichette, della particolare cura verso specifiche tipologie di vini.  width= Nella speciale classifica per regioni che ogni anno si aggiorna, si conferma ai vertici la Toscana con 53 impronte (in crescita), seguita da Piemonte (43) e Veneto (34). Salgono a 16 nella edizione 2022 le Cantine che raggiungono il vertice delle “Tre Impronte Go Wine”. Si inserisce infatti la cantina San Felice di Castelnuovo Berardenga, in un parterre che comprende Badia a Coltibuono (Toscana); Bellavista (Lombardia); Ca’ del Bosco (Lombardia); Capezzana (Toscana); Castello Vicchiomaggio (Toscana); Ceretto (Piemonte); Donnafugata (Sicilia); Feudi di San Gregorio (Campania); Ferrari (Trentino); Florio (Sicilia); Fontanafredda (Piemonte); Lungarotti (Umbria); Malvirà (Piemonte); Masciarelli (Abruzzo); Planeta (Sicilia); San Felice (Toscana). Per la terza edizione consecutiva, la Guida presenta i “Percorsi Autoctoni”: con il simbolo dell’acino in carrozzina (legato al tour di Autoctono si nasce di Go Wine in Italia) vengono segnalate cantine che hanno condotto nel recente periodo un lavoro di ricerca e attenzione a favore di vitigni autoctoni, con un occhio di riguardo da parte della Guida verso quelli rari o comunque meno conosciuti. Il simbolo va infatti ad evidenziare un’altra caratteristica del volume: quella di dare voce, attraverso la narrazione di tanti vignaioli, anche al loro impegno a favore della viticoltura di territorio. La selezione che si ricava rappresenta un panorama davvero straordinario di vitigni e di vini. La Guida assegna infine 8 “Premi Speciali” per cantine che hanno raggiunto particolari livelli di eccellenza in determinati ambiti.

Ecco la sequenza dei premi speciali di Cantine d’Italia 2022:

Premio “Alto Confort” per il Relais aziendale dell’anno: AgriRelais Baglio di Pianetto – BAGLIO DI PIANETTO (Santa Cristina Gela, Sicilia); Premio “Cantine Golose” per la Tavola aziendale dell’anno: Vineria De Tarczal - DE TARCZAL (Isera, Trentino); Premio “Cantine Meravigliose” per l’EnoArchitettura dell’anno: MARCHESI ALFIERI (San Martino Alfieri, Piemonte); Premio Enocultura: Museo della Comunità di Montalcino e del Brunello - FATTORIA DEI BARBI (Montalcino, Toscana); Premio “Autoctono si nasce”: Alto Adige St. Magdalener Classico Moar - CANTINA PRODUTTORI BOLZANO (Bolzano, Alto Adige); Premio “Buono…non lo conoscevo!”: Barbagia Igt Granazza - SEDILESU (Mamoiada, Sardegna); Premio “Vini Storici d’Italia”: Sforzato di Valtellina Sfursat 5 Stelle - NINO NEGRI (Chiuro, Lombardia); Premio “Gioacchino La Franca”, riconoscimento della Community dei soci Go Wine per l’esperienza in cantina dell’anno: IL PALAGIONE (San Gimignano, Toscana).  width=
La Guida Cantine d’Italia 2022 è edita dall’associazione Go Wine e nasce da un’idea di Massimo Corrado che ne cura il coordinamento e la direzione editoriale. Conferma l’impegno dell’associazione volto ad affermare, anche attraverso la Guida, i principi ispiratori dell’attività associativa. La redazione Go Wine cura la redazione di tutto il volume e del repertorio delle cantine selezionate, con i contributi e le segnalazioni di giornalisti e delegati Go Wine in Italia. Le 820 cantine presenti nel volume sono state scelte in base all'esperienza diretta. Per ogni cantina una pagina ricca di notizie: dall’anagrafica aziendale ai dati sulla produzione, ai referenti interni da contattare; dai giorni e gli orari di visita alle informazioni stradali; dal racconto delle suggestioni che la cantina e il suo contesto offrono al visitatore a una serie di utili appunti sui vini aziendali con indicazione del vino top e degli altri vini da conoscere. Ogni cantina è presentata attraverso una valutazione in stelle (su scala 5), suddivisa nei tre aspetti che sono ritenuti rilevanti dalla Guida: il sito, l'accoglienza e i vini. Inalterato è sempre lo spirito dell'opera: spingere l'appassionato a viaggiare per conoscere il fascino del territorio del vino italiano attraverso il racconto di molti suoi interpreti d'elezione.
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