Prosecco-Valdobbiadene, scoppia la guerra sul nome

18 Sett 2019 - 03:37
Prosecco-Valdobbiadene, scoppia la guerra sul nome
"Il grande sistema Prosecco sta fagocitando la denominazione Conegliano Valdobbiadene per banalizzare le colline di quest'area a semplice cartolina d'immagine". La denuncia è dell'enologo Loris Dall'Acqua, presidente della 'Confraternita di Valdobbiadene' per la tutela della Docg che rilancia la guerra tra le denominazioni Prosecco e Valdobbiadene che spacca in due il mondo vitivinicolo veneto e non solo. La proposta è quella di eliminare dalle bottiglie la denominazione Prosecco a favore del luogo che esprime il territorio d'origine. Secondo Dall'Acqua 500 milioni di bottiglie di prosecco generico privo di storia e di vocazione territoriale genererebbero confusione fagocitando di fatto il nome Valdobbiadene. Da qui la decisione di rimuovere dalle bottiglie dell'azienda "Col Vetoraz" la denominazione. La Confraternita ha inoltre promosso una petizione fra i produttori della Docg, per rendere autonoma la denominazione Conegliano Valdobbiadene Docg rispetto al "sistema Prosecco". prosecco Alla denuncia del Valdobbiadene risponde il consorzio di tutela doc del sistema Prosecco attraverso il presidente Stefano Zanette. "La Denominazione Conegliano Valdobbiadene Docg - dice - ha tutto il diritto di decidere del proprio nome, ovviamente anche di rinunciare al termine Prosecco, ma trovo inspiegabile che in questo si tenda a denigrare il lavoro degli altri". Zanette ricorda da che la Prosecco doc ha sostenuto lo sviluppo della Docg passata in 10 anni dai 60 milioni di bottiglie del 2009 agli oltre 90 attuali. Il Consorzio di tutela del Conegliano Valdobbiadene Docg sceglie al momento una linea più neutra, ricordando intanto che il disciplinare "prevede già adesso la possibilità di riportare in etichetta anche il nome della località di produzione, senza quello del vino". Sul tema interviene anche il governatore della Regione Veneto Luca Zaia, 'padre' (da ministro dell'Agricoltura) del decreto del 2009 che fissò la tutela del Prosecco e del suo territorio e aprì la strada che nel luglio 2019 ha portato l'Unesco a riconoscere le colline di Conegliano- Valdobbiadene patrimonio dell'Umanità. "Togliere la parola 'Prosecco' dalle etichette - dice - è una partita che riguarda i produttori. Ovviamente dovrà essere modificato il disciplinare. Personalmente penso che togliere repentinamente il nome dalle etichette farà spostare gli acquirenti, soprattutto all'estero, su quelli che hanno il nome"
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