Torna a Napoli l'Anteprima di Vitigno Italia. Intervista al direttore Maurizio Teti

In vista dell'Anteprima di Vitigno Italia in programma a Napoli il 29 novembre vi proponiamo oggi un'intervista a Maurizio Teti, Direttore di Vitigno Italia

25 Nov 2022 - 11:49
Torna a Napoli l'Anteprima di Vitigno Italia. Intervista al direttore Maurizio Teti
 width= Il 29 novembre torna a Napoli l’Anteprima di Vitigno Italia. Dopo il successo dell’ultima edizione che ha chiuso i battenti con numeri significativi (oltre 14mila visitatori, 2.500 etichette in degustazione e 250 aziende produttrici provenienti da tutta la penisola), le aspettative di imprese, operatori e buyer sono alte, in un contesto che, per quanto incerto, non frena la voglia di fare. Ne abbiamo parlato con Maurizio Teti, direttore di Vitigno Italia. Partiamo da una considerazione sullo scenario del mondo vitivinicolo e in particolare dalle attività fieristiche. Gli eventi a livello nazionale ed internazionale sembrano aver finalmente licenziato clima ed effetti della pandemia. Il peggio è finalmente alle spalle?  Abbiamo attraversato un periodo molto difficile. Chi, come noi, organizza manifestazioni negli ultimi tre anni si è trovato a dover fronteggiare uno scenario inaspettato e fortemente avverso. Mentre altre attività sono andate avanti a singhiozzo, noi siamo stati fermi per molti mesi, costretti a rinunciare a due edizioni. In occasione della scorsa Anteprima di novembre siamo riusciti in qualche modo a mettere in piedi un evento seppure con ingressi ridotti, meno aziende, condizionato ancora da limitazioni e restrizioni che incombevano a causa della pandemia, mentre a maggio per Vitigno Italia già si respirava un po’ aria di ripresa. Oggi, finalmente, alla vigilia dell’Anteprima 2023, si può parlare di ritorno alla normalità, con numeri in termini di adesioni e partecipazione che superano anche quelli del 2019, e possiamo goderci un momento di incontro che avverrà in un clima molto più sereno e quindi anche più fattivo dal punto di vista lavorativo.  width=    Quali sono i segnali che arrivano dal mercato, dagli operatori e dalle aziende, cosa c’è alla base di questa rinnovata fiducia e di questa voglia di incontrarsi e confrontarsi? L’entusiasmo sicuramente è da ricondursi al fatto che per circa due anni è mancato tutto questo e la normalità oggi appare come una cosa straordinaria. Va detto poi che il comparto vitivinicolo, pur avendo sofferto nel periodo del Covid come tutti gli altri comparti, ha sempre dimostrato una grande capacità di tenuta, riuscendo a fungere da traino anche nei momenti più difficili perché economicamente molto forte. I segnali che vengono da questa Anteprima sono straordinari: molte più richieste da parte delle aziende rispetto agli altri anni, la qual cosa mi ha costretto a tenerne fuori alcune per mancanza di spazi espositivi, e anche tanti accrediti da parte di operatori e di enoappassionati che, non va dimenticato, sono l’anello fondamentale di questa catena perché senza di loro il vino non si vende.  A Napoli c’è un pubblico molto competente ed esigente e mi preme sottolinearlo perché se tendiamo ad organizzare questi momenti di divulgazione del bere consapevole in giorni esclusivi, non certo nel fine settimana, è perché abbiamo interlocutori qualificati oltre che appassionati.  Il fatto che si siano accreditati molti giornalisti e buyer esteri è un altro segnale importante per una manifestazione che dura un solo giorno.  Siamo per certi versi supportati anche dal potere attrattivo della città che è cresciuto negli ultimi anni, quella che in passato rappresentava una criticità si è trasformata in un punto di forza.
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Maurizio Teti
 L’Anteprima vede protagoniste cento aziende provenienti da tutta Italia, un’occasione per focalizzare l’attenzione di buyers e stampa specializzata e per tornare a parlare di quelli che sono i temi ispiratori della manifestazione che mette al centro la valorizzazione dei territori vitivinicoli del Belpaese. Quali saranno i focus dell’Anteprima 2023 e come è strutturato l’evento?  Il programma si aprirà alle 11.30 presso la Sala Mascagni del Gran Hotel Vesuvio con il convegno “In & Out – Enoturismo + Export = il successo del vino italiano”. Il dibattito vuole mettere in luce le potenzialità delle due locomotive del mondo enoico nostrano che se interpretate come binomio possono fare da volano per tutto il comparto.  L’incontro, moderato da Giorgio Dell’Orefice, giornalista de IlSole24Ore, vedrà la partecipazione di Nicola D’Auria, Presidente del Movimento Turismo del Vino, Gabriella Migliore, funzionaria ICE Londra, Ferdinando Natali, responsabile sud UniCredit, Luciano Pignataro, prestigiosa firma del giornalismo di settore, con le conclusioni affidate a Nicola Caputo, Assessore Agricoltura Regione Campania.  Nel pomeriggio invece spazio alle degustazioni che vedranno come protagonisti produttori ed etichette di diverse regioni italiane e importanti Consorzi come Roma DOC, Prosecco DOC e Friuli DOC. Due i momenti in programma nelle sale dell’Hotel Excelsior: dalle 15.30 alle 17.30 un “primo turno” esclusivamente dedicato a stampa e operatori di settore, immediatamente seguito dalla seconda mandata aperta al pubblico pagante, dalle 17.30 alle 21.30.  Andando oltre i numeri della prossima edizione di Vitigno Italia e volendo invece rappresentare con un'unica parola o una frase, un filo conduttore che andrà a caratterizzarla, quale potrebbe essere e perché? Prendo in prestito dal linguaggio tecnico della degustazione un’espressione che credo possa incarnare lo spirito della prossima edizione e parlerei di “ritorno aromatico” del vino italiano. Torniamo finalmente a percepire appieno l’essenza di una manifestazione fatta di condivisione, scoperta, gusto e bellezza.  width=
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