Una nuova identità per Molino Filippini grazie al Business Design Marketing

Chiara Palamà ed Elena Tavelli hanno guidato il rebranding di Molino Filippini esaltando l'identità aziendale attraverso il Business Design Marketing

13 Lug 2022 - 14:12
Una nuova identità per Molino Filippini grazie al Business Design Marketing
Molino Filippini è un’azienda che lavora da tre generazioni farine senza glutine e si rivolge all'industria che utilizza i semilavorati (B2B), al mercato delle private label (B2B) e al consumatore finale (B2C): un percorso completo che abbraccia tutte le tipologie di marketing. Dopo anni di crescita costante – finanziaria e di persone –, Molino Filippini voleva trovare un posizionamento che partisse dai valori interni e che si traducesse in attività di marketing e comunicazione; ha così deciso di abbracciare una nuova metodologia di rebranding che si è rivelata vincente in questo settore: il Business Design Marketing: un’innovazione di metodo nell’ambito del marketing strategico che guida le aziende a sviluppare strategie co-create grazie all’utilizzo di strumenti, in parte già esistenti e reinterpretati, affiancati da altri studiati e sviluppati per la prima volta.  width= Ideatrici di questa metodologia sono Chiara Palamà ed Elena Tavelli, due marketer con anni di esperienza decennale, che hanno avuto un’intuizione forte su quanto il capitale umano interno all’azienda potesse essere l’elemento vincente per costruire un’identità di impresa autentica, originale e solida, lavorando sulla co-creazione di valore. Molino Filippini si è così affidato alle due facilitatrici che hanno accompagnato l’azienda nel proprio rebranding. Il percorso ha portato tutti i componenti dei diversi team aziendali a sentirsi parte del progetto creativo, rendendoli veri e propri ambassador in grado di difenderlo, comunicarlo all’esterno e valorizzarlo con nuovi input.

Il lavoro svolto con il Business Design Marketing

Tra i segmenti di clientela rilevanti per l’azienda, durante i brainstorming sono state individuate insieme al team le persone che amano cucinare, attente alla salute e all’ambiente che non vogliono rinunciare al gusto. Il vero valore aziendale emerso dal brainstorming è stato: Molino Filippini aiuta le persone che amano cucinare, attente alla salute e all’ambiente, che vogliono avere prodotti facili da utilizzare e saper mixare ingredienti innovativi attraverso un orientamento all’uso dei prodotti e alla sua semplificazione e si vogliono sentire meravigliati (da quanto è facile cucinare con gusto). Tutto il lavoro si è tradotto nel concetto di educazione ai grani, espressione che per le persone di Molino Filippini è ricca di significati che si sono sviluppati in un nuovo logo, nel nuovo packaging, del nuovo concept di comunicazione e in un progetto di Social Responsibility.  width=

Il progetto di social responability

Molino Filippini, partendo della materia prima originaria dell’azienda e del territorio, il grano saraceno, ha definito il suo concetto di responsabilità sociale creando un progetto che coinvolge 2.000 bambini in 42 scuole sparse sull'intero territorio nazionale per diffondere la conoscenza di un seme favoloso, ricco di proprietà e a basso impatto ambientale. Il progetto coinvolge le scuole, i cittadini e l’azienda ed è guidato da un’ortoterapeuta, Nicoletta Caccia, e da Gianni Manfredini, autore di spettacoli di divulgazione naturale, che accompagnano i ragazzi in un percorso che esplora il grano saraceno, l’importanza dei semi e dei loro nomi, la biodiversità e l'alimentazione. Ogni mese i bambini ricevono un video che tratta uno dei cinque temi proposti e le insegnanti, costantemente coordinate dal team, approfondiscono in modo esperienziale attraverso materiali di supporto e sfide che spingono i bambini a sensibilizzarsi sugli argomenti e a imparare facendo. Le scuole sono costantemente seguite e affiancate da Nicoletta e Gianni che hanno creato connessioni e contribuito a diffondere un nuovo concetto di educazione. "Le scelte che facciamo ora potrebbero avere impatti inimmaginabili sul nostro mondo e sulla sua struttura. Tutte sono rivolte ai cambiamenti nelle relazioni con le persone - con i colleghi, i brand, la società, i luoghi o con i propri cari, spiegano Chiara Palamà e Elena Tavelli, ideatrici del Business Design marketing. Le persone stanno anche cominciando a fare i conti con l'impatto che hanno sul pianeta e finalmente iniziano ad accettare il fatto che non possono continuare a comportarsi come se non fossero parte dalla natura. È un trend ormai in movimento, ma occorre sostenerlo: le aziende sono fatte di persone e il cambiamento parte proprio da questa presa di coscienza. Scarsità di risorse e sostenibilità stanno portando alla necessità per i brand di muoversi attraverso strategie di marketing native, reali e realmente sostenibili secondo quattro pilastri: sostenibilità sociale, ambientale, economica e di governance che diventano driver qualitativi di crescita. Una sfida che necessita un nuovo mind set e un approccio strategico basato sulla fiducia reale per guadagnare un vero vantaggio competitivo, ciò si ottiene con la co-creazione di valore. Attraverso il Business Design Marketing accompagniamo le imprese non solo a leggere queste necessità, ma anche a metterle in atto in modo sostenibile e unico per ciascuna”. Chiara Palamà ed Elena Tavelli hanno messo nero su bianco il loro metodo nel “Manuale di Business Design marketing. Il metodo basato sulle persone per creare strategie di marketing condivise ed efficaci” (Edizioni LSWR): uno strumento per applicare il Business Design marketing in ogni contesto aziendale, valorizzandone l’universalità e l’approccio pratico. Il volume si divide in parti teoriche e pratiche con l’obiettivo di arrivare alla definizione di un nuovo modello di marketing strategico.
 width=
Chiara Palamà e Elena Tavelli
Compila il mio modulo online.