Uvae racconta la sua Umbria del vino con Decugnano dei Barbi

17 Lug 2019 - 03:30
Uvae racconta la sua Umbria del vino con Decugnano dei Barbi
L'Umbria è fra le più suggestive e affascinanti regioni d'Italia. È apprezzata per la sua ricchezza storica, culturale e artistica, ma soprattutto incanta con i suoi paesaggi dominati dagli olivi e dalla vite. L'olio d'oliva e il vino sono infatti due fondamentali pilastri della cultura enogastronomica della regione, che affonda le sue profonde radici nelle tradizioni contadine. Lo sa bene Uvae, azienda della famiglia Federzoni ubicata a Modena, che da tre generazioni seleziona e distribuisce i migliori vini e distillati italiani ed europei. La ricerca dei prodotti e dei produttori è curata in prima persona da Mario e Alessandro, che visitano territori, aziende, assaggiano vini e stringono legami con i produttori prima di inserire un nuovo vino o liquore nel catalogo. Profondo e viscerale il legame con l'Umbria, una terra che racconta il suo rilancio nell’enologia nel 1968, quando venne conferita al Torgiano la prima DOC Umbra, passando, negli anni successivi al Torgiano Rosso Riserva DOCG, il Montefalco Sagrantino DOCG.

L'Umbria di Uvae: la tenuta Decugnano dei Barbi

L’Orvietano è la zona dei vini più graditi ai papi. Verso la fine del XVI secolo il vino di Orvieto venne imbottigliato e impreziosito con i caratteristici fiaschi impagliati.  width= Il terreno di origine Pliocenica, sedimentario e calcareo darà al frutto della vigna un grado zuccherino unico e assai elevato. Ed e proprio nel territorio di Orvieto che sorge la tenuta Decugnano dei Barbi, il cui nome affiora per la prima volta nel 1212, legato alla chiesa di Santa Maria di Decugnano i cui vigneti producevano vino per il clero di Orvieto. Nel 1973 Claudio Barbi acquista i 32 ettari della tenuta e nel 1978 il vino di Decugnano venne imbottigliato per la prima volta. Enzo Barbi collabora col padre Claudio occupandosi del comparto commerciale dell’Azienda. La zona è collinare situata a 320 m/slm e anche qui i terreni sono di origine marina (Pliocene). Il sottosuolo, creatosi oltre 3 milioni di anni fa, è ricco di conchiglie e altri fossili ed è composto da sabbia (46%), argilla (32%) e terriccio (22%). La produzione annuale aziendale ammonta a circa 100.000 bt. di cui 10.000 bt. di spumanti metodo classico. Nei vigneti non si utilizzano diserbanti, insetticidi, anti-botritici e concimi chimici. Le varietà di uve coltivate sono il 60% bianche suddivise in Orvietane (grechetto, trebbiano, vermentino, verdello) e in internazionali (chardonnay, sauvignon blanc, semillon) e il 40% rosse locali (sangiovese, montepulciano) e internazionali (syrah, cabernet sauvignon, merlot, pinot noir). A Decugnano dei Barbi è dovuto il primo Metodo Classico umbro (millesimo 1978) e la prima muffa nobile italiana (1981).

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