Vinitaly 2018: innovazione e internazionalizzazione

26 Marzo 2018 - 04:45
Si avvicina sempre di più il taglio del nastro di Vinitaly, salone internazionale dei vini e distillati, il più grande grande al mondo in termini di superficie espositiva e di operatori esteri, in programma a Verona dal 15 al 18 aprile 2018. Il successo di Vinitaly si rinnova ogni anno (ricordiamo che lo scorso anno l’evento ha registrato 128mila presenza) merito di una formula di rassegna unica nel suo genere – in contemporanea si svolgono anche Sol&Agrifood ed Enolitech – e dell’importante lavoro programmato da Veronafiere. Uno dei maggiori punti di forza dell’evento è la separazione operata a partire dal 2016 tra il Vinitaly business nel quartiere fieristico, dedicato ai professionisti del settore e Vinitaly and the City dedicato ai wine lover in città e provincia. Una linea di confine molto chiara, che permea tutta la progettazione presente e futura della rassegna. Per gli addetti ai lavori Vinitaly rappresenta una grande occasione per il proprio business; oltre la collaudata formula del Taste&Buy che Vinitaly organizza a ogni edizione a Verona per far incontrare aziende e consorzi con le delegazioni di buyer selezionati e invitati a partecipare alla rassegna, quest’anno si punta a valorizzare il ruolo della community globale del vino, creata attraverso l’attività estera di Vinitaly e della Vinitaly International Academy, al fine di implementare profilazione e numero degli operatori e dei buyer internazionali in collaborazione anche con le istituzioni, ICE Agenzia in primis. Anche per favorire, mantenere e incrementare le occasioni di contatto e di business tra le proprie cantine clienti e il mondo del wine business, è nata la Vinitaly Directory - Official catalogue & business guide, innovativo portale che in lingua inglese, cinese e italiana da quest’anno sostituisce il tradizionale catalogo online e permette di cercare prima dell’inizio dell’evento e vini per zona di produzione, fascia di prezzo, bottiglie prodotte, mercati di riferimento e quelli che si vogliono sviluppare, canali di vendita utilizzati e molto altro ancora. Questo significa, per gli operatori che visiteranno Vinitaly 2018, poter selezionare in anticipo le cantine interessanti e fissare un calendario di appuntamenti mirati, sintomo anche del lavoro incessante dell’organizzazione per mantenere uno standard elevato e favorire le occasioni di incontro tra attori del settore  width=

La vigilia di Vinitaly con OperaWine.

Come tradizione, il giorno prima dell’inaugurazione del salone internazionale si svolgono Opera Wine e, in serata, la cena di Gala. L’edizione 2018 del grand tasting vede la presentazione di 107 produttori italiani, di cui 16 selezionati per la prima volta, scelti in collaborazione con la rivista Wine Spectator.

International_Wine Hall.

Una formula, quella di Vinitaly, che piace sempre di più anche all’estero, da cui sta crescendo la domanda di partecipazione. Proprio tra le novità di Vinitaly 2018, c’è infatti l’ampliamento del salone dedicato agli espositori esteri, in aumento del 25%, che da quest’anno si chiama International_Wine Hall. Molte new entry tra cui la prima partecipazione di Etiopia, Danimarca e Santo Domingo. Ogni giorno, nell’area tasting si svolge un programma di degustazioni guidate dei vini e distillati in esposizione, dai rum caraibici al Pisco peruviano, ai liquori a base di vodka, e molti sono gli approfondimenti su tecniche di produzione tradizionali che caratterizzano le proposte di taluni Paesi, come ad esempio il Vermouth argentino prodotto da vini di vigneti coltivati a duemila metri di altezza.

ViVit, VinitalyBio, Fivi.

Nel padiglione 8 si rinnovano e crescono il salone dei vini naturali ViViT – Vigne Vignaioli Terroir, realizzato da Vinitaly in collaborazione con l’Associazione Vi.Te, e la collettiva Fivi – Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti. Per i vini certificati biologici si arricchisce l’Enoteca di Vinitalybio, che propone tutte le etichette presenti in fiera all’interno degli stand delle cantine che, sempre più numerose, hanno fatto questa scelta produttiva.  

Grand tasting.

Peculiarità di Vintaly sono da sempre le degustazioni, ogni anno uniche perché rappresentative di case history di successo internazionale, come quella del Seminario Masi, organizzata quest’anno in collaborazione con Veronafiere, che propone una verticale di 30 annate di Amarone della Valpolicella. Un focus speciale viene dedicato quest’anno ai vini rosati, per approfondire i motivi di un successo internazionale sempre più in crescita. In calendario anche gli appuntamenti con Tasting ex…press, il tradizionale viaggio tra i vini del mondo organizzato in collaborazione con importanti testate estere, con focus quest’anno su Argentina e Peru, Ungheria, Ucraina, Francia, Slovenia e Australia. E tra le grandi degustazioni di Vinitaly 2018, un posto d’onore ha quella dedicata ai grandi cru di Ceretto, a cura della Vinitaly International Academy. Ian D’Agata, Federico e Alessandro Ceretto accompagneranno l’operatore in un viaggio alla scoperta del terroir che dà vita al Barbaresco e al Barolo della grande cantina piemontese. Un omaggio a una delle regioni enologiche più interessanti ed importanti d’Italia.  

Vinitaly and the City.

Se il business è in fiera, per i wine lover dal 13 al 16 aprile c’è il fuori salone Vinitaly and the City, nelle piazze del centro storico di Verona. Ogni piazza è legata ad una regione italiana. Ad unirle un percorso che parte da Piazza Bra, di fianco all’Arena, dove verrà consegnato un “passaporto” che ogni wine lover potrà farsi vidimare ad ogni tappa. Il programma prevede degustazioni wine&food presso gli stand, oltre a un calendario di degustazioni guidate, incontri culturali e spettacoli musicali. L’evento si svolge sempre nelle stesse date, dal 13 al 16 aprile, anche a Bardolino, perla del lago di Garda, a Valeggio sul Mincio nell'entroterra gardesano, e a Soave, splendido borgo medievale ai piedi della Lessinia con identico format della città.
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