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Vinitaly: nuovo hub mondiale del business enologico

Vinitaly si proietta nel futuro guardando ai mercati esteri e punta a fare un salto dall’essere una semplice fiera di settore alla trasformazione in vero e proprio hub mondiale del business enologico. L’edizione 2017 di Vinitaly si è chiusa con 128mila presenze totali di cui 48mila dall’estero, tra le quali 30.200 buyer accreditati da 142 […]

Redazione - Pubblicato il 10 Aprile 2018 alle ore 4:45
Categoria: Alimenti & Ingredienti Categoria: Eventi Categoria: Eventi & Fiere Categoria: Olio e condimenti Categoria: Prodotti Categoria: Vino & Spumante

Vinitaly si proietta nel futuro guardando ai mercati esteri e punta a fare un salto dall’essere una semplice fiera di settore alla trasformazione in vero e proprio hub mondiale del business enologico.
L’edizione 2017 di Vinitaly si è chiusa con 128mila presenze totali di cui 48mila dall’estero, tra le quali 30.200 buyer accreditati da 142 Paesi. L’edizione del 2018, in programma dal 15 al 18 aprile, mostra fin da subito un consistente aumento degli espositori esteri.
Sono previsti 4.319 espositori da 33 Paesi, con un aumento del 25% degli espositori da tutto il mondo, tra cui new entry come Etiopia, Santo Domingo e Danimarca.
La scelta tra buyers e visitatori tradizionali va decisamente nella prima direzione con i winelovers cui è dedicata “Vinitaly and the city” appuntamenti dislocati nel centro città e nei borghi di Bardolino, Soave e Valeggio sul Mincio.
Grande spinta all’internazionalizzazione dell’attenzione al vino italiano nelle previsioni delle esportazioni nei prossimi cinque anni, in forte crescita con un +38,5% in Cina, seguita da Russia (+27,5%) e Giappone (+10%). La crescita europea, specie in Germania e Regno Unito, è prevista tra lo 0.5% e l’1.1%.
Tra i mercati più interessanti, ma anche più incerti a causa dei possibili stravolgimenti politici, troviamo senza dubbio gli Usa dov’è previsto un aumento annuo del 4,5%, con un sostanzioso +22% fino al 2022.
Il mercato estero è sempre più attratto dai vini italiani, ad attestarlo sono i numeri dato che negli ultimi dieci anni la crescita si attesta sul 240%, contro il 50% della media.
Vinitaly ha anche messo a punto “Vinitaly directory” un portale in lingua inglese, cinese e italiana, un catalogo online completo ed esaustivo che va a sostituire il precedente. Una vera e propria “bibbia” per il B2B internazionale, consultabile per tutto l’anno.
Un’edizione di Vinitaly che ha scelto di proiettarsi sempre di più verso l’estero, anche grazie alla collaborazione con l’Ice, l’Istituto italiano per il Commercio Estero, la stessa agenzia che ha lanciato la campagna ‘Italian wine – Taste the passion‘ per promuove il vino negli Stati Uniti.
Inoltre, Vinitaly quest’anno si affiancherà anche a Sol&Agrifood, salone internazionale dell’agroalimentare di qualità, ed Enolitech, appuntamento internazionale con la tecnologia innovativa applicata alla filiera del vino e dell’olio.


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