Acqua Filette protagonista della Fiera Nazionale del Tartufo Bianco di Acqualagna (PU)

4 Nov 2019 - 04:30
Acqua Filette protagonista della Fiera Nazionale del Tartufo Bianco di Acqualagna (PU)
I veri estimatori delle acque oligominerali sono sempre più gourmand e sempre più attenti alle caratteristiche organolettiche: è una delle “certezze” che ispira la 54^ edizione della  width=Fiera Nazionale del Tartufo Bianco di Acqualagna (PU), che ha preso il via l'1-2 e 3 novembre e proseguirà il 9e 10 novembre 2019. Non a caso, gli abbinamenti piatto-Acqua sono stati protagonisti alla pari con quelli piatto-Vino nel corso del Cooking Show del 1 novembre, sotto la regia dell’Idrosommelier Stefania Santini Simoncelli. A grande richiesta del pubblico e per il secondo anno consecutivo, Acqua Filette, una delle acque più pure al mondo con sorgente fra le montagne dell’Appennino Ernico laziale, è stata abbinata al piatto realizzato dalla nota Blogger di Vasocottura Facile Rosella Errante di Giallo Zafferano per il Salotto da Gustare e il Cooking Show “Il Tartufo incontra le Regioni Italiane”. Filette è stata scelta per la sua purezza e palatabilità per esaltare i sapori delle diverse pietanze, parte di un menù esclusivo dedicato a celebrare il tartufo. Ma non solo: equilibrata nella sintesi dei microelementi, la “Venere delle acque” è delicata per il palato ed è l’ideale per accompagnare la degustazione di grandi vini e Champagne, valorizzandone la persistenza. E i numeri di Acqua Filette parlano chiaro: zero arsenico, nitrati quasi assenti (0,2 mg/l.), sodio a 2,9 mg./l. e residuo fisso di 224 mg./l., con un pH – inteso come misura dell’acidità e della basicità di una soluzione acquosa - pari a 7,75 che la rende alcalina e con un’azione anti-age grazie al suo elevato potere idratante. La Fiera offre un importante palcoscenico per riportare sotto i riflettori il progetto “Water acqua filettelike Wine” di Acqua Filette. Un ambizioso percorso di sensibilizzazione per la cultura del bere consapevole promosso dall’Azienda di Guarcino per restituire all’acqua la stessa dignità dei vini più pregiati e dello Champagne, sostenendo il ruolo dell’Idrosommelier, una nuova figura professionale certificata e specializzata nel consigliare il tipo di acqua più adatta ad accompagnare una pietanza o ad accompagnarsi ad un vino per esaltarne il gusto. “Il sapore del tartufo è intenso e raffinato al tempo stesso e per coglierne tutte le sfumature è importante predisporre il palato con il giusto equilibrio di sapori”, spiega Stefania Santini Simoncelli. “L’esperienza di degustazione dell’acqua coinvolge tutti i sensi: la fisiologia dell’olfatto, del gusto, della vista, sapore, profumo e aroma. Ecco perché è così importante imparare a distinguere ogni caratteristica organolettica dell’acqua per abbinarla agli alimenti e ai vini in modo sempre consapevole, con una scelta mirata”.
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