La Regione Marche vara un programma per agevolare produzione e vendita miele

5 Dic 2018 - 04:30
La Regione Marche vara un programma per agevolare produzione e vendita miele
La Regione Marche ha stanziato 197mila euro per gli apicoltori da utilizzare per l'annata 2018/2019. Lo stanziamento servirà sostenere una spesa di circa 275 mila euro destinata a migliorare la produzione e la commercializzazione del miele marchigiano. “Nelle Marche puntiamo a una produzione di qualità, alla tutela dei consumatori, alla salvaguardia ambientale, in quanto le api rappresentano un indicatore ambientale di fondamentale importanza - afferma la vicepresidente Anna Casini, assessore all’Agricoltura –. Recepiamo gli orientamenti comunitari per dare impulso alla crescita del settore, su cui l’Europa credete molto, sostenendolo con risorse specifiche al di fuori di quelle della normale programmazione dello sviluppo rurale”. I fondi provengono dal Ministero delle Politiche Agricole e sono inseriti nell'ambito del Programma nazionale apistico 2016/2019 cofinanziato al 50% dall'Unione Europea. Il settore apistico marchigiano aggrega, in base ai dati del censimento del 2015, circa 1.400 apicoltori ed un numero di alveari pari ad oltre 43.000. Negli ultimi anni, la Regione Marche ha incentivato il settore finanziando investimenti a favore delle aziende, servizi di assistenza tecnica, formazione degli apicoltori, acquisizione di arnie, sciami ed api regine ed acquisti di presidi sanitari a basso impatto ambientale. Il bando prevede azioni per l'assistenza tecnica e sanitaria, per la lotta alla varroasi (temibile acaro parassita) e malattie connesse, e a sostegno dei laboratori di analisi dei prodotti dell'apicoltura. Gran parte delle risorse viene impiegata per sostenere, quasi paritariamente, le prime due azioni che assorbono assieme poco meno dell'80% dei fondi a disposizione, mentre il restante 20% è indirizzato a supportare le analisi qualitative dei prodotti dell'apicoltura. Gli interventi sono stati condivisi con la Commissione apistica regionale. L'esigenza della formazione discende dalla constatazione che gran parte degli apicoltori nelle Marche sono amatoriali o semiprofessionisti, presumibilmente privi di adeguate competenze specialistiche, mentre solo l'1,3% degli apicoltori svolge l'attività a titolo principale
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