Come variano i prezzi nel largo consumo? Lo studio Circana su com'è cambiata la spesa degli italiani

L'analisi Circana analizza i prezzi dei principali beni del largo consumo, mostrando come ciò va a impattare le abitudini di consumo.

30 Agosto 2023 - 12:03
Come variano i prezzi nel largo consumo? Lo studio Circana su com'è cambiata la spesa degli italiani

Durante la fase di uscita dalla pandemia l’evento bellico in Ucraina iniziato lo scorso anno ha dato libero sfogo a rincari che non hanno precedenti nel dopoguerra. E anche se oggi assistiamo a un rientro marcato delle tensioni, non vediamo un corrispettivo nel rallentamento dei prezzi finali dei beni di prima necessità, che anzi diventano una delle voci dove l’inflazione pesa di più nel carrello dei consumatori. Il risultato: il Largo Consumo continua a trasferire aumenti sui prezzi finali, mettendo a dura prova il potere di spesa delle famiglie che reagiscono ricomponendo il basket di spesa, riducendo gli acquisti nelle fasce di prezzo più alte e i volumi complessivi acquistati.

Circana (ex IRI) ha realizzato uno studio che fa il punto sui prezzi del Largo Consumo, da gennaio a luglio di quest'anno, analizzando le categorie che mostrano una maggiore la sensibilità al prezzo e i prodotti “icona” dell’inflazione del 2023 nel Largo Consumo.

Inflazione elevata e domanda a volume diffusamente in calo

Il risultato della situazione appena descritta è che mentre il costo medio della vita evidenzia chiari segnali di ripiegamento, il Largo Consumo continua a trasferire aumenti sui prezzi finali. Da gennaio ad oggi i prezzi sugli scaffali dei prodotti confezionati di Largo Consumo hanno avuto un ulteriore spunto positivo superiore al +3%, dopo i circa +8 punti percentuali già pagati dal consumatore nel 2022.

Come si evince dal grafico che segue la totalità dei reparti del Largo Consumo Confezionato subisce in misura più o meno ampia perdite significative sui volumi di vendita, con la sola eccezione dei prodotti per l’alimentazione e la cura degli animali domestici.

È stata condotta un’analisi di correlazione fra i trend di prezzi e volumi delle categorie che compongono i diversi macrocomparti del Largo Consumo. Quest’anno le Bevande sono i prodotti più esposti alla reazione dei consumatori a fronte dei rincari con, in media, una sensibilità degli acquisti superiore alle categorie delle altre macro-voci del Largo Consumo. Gli altri reparti evidenziano una relazione più sfumata sostanzialmente della medesima intensità che indica la presenza di situazioni molto disparate fra le diverse categorie.

Questa analisi è la cartina al tornasole che conferma l’esistenza di diffusi comportamenti di riduzione dei volumi acquistati a fronte della salita dei prezzi, anche a livello di totali di categoria. C’è perciò un riscontro della sensazione che oggi si compra complessivamente di meno quando i prezzi salgono.

Per concludere questa analisi, ecco le icone dell'inflazione 2023 nel Largo Consumo. Se puntiamo l’attenzione sulle categorie più rappresentative del carrello della spesa (con giro d’affari mediamente superiore ai 20 milioni di euro al mese) troviamo al primo posto lo zucchero, che sconta anche le problematiche di scarsità delle scorte di materia prima sui mercati internazionali. La top 15 dell’inflazione è dominata comunque da categorie alimentari. Quasi tutte queste mostrano volumi in calo, tuttavia gli effetti di sostituzione all’interno delle medesime occasioni di consumo sostengono gli acquisti di alcune categorie.

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