Nascerà un marchio del bio italiano: la legge sull'agricoltura biologica è realtà

Con la legge sull'agricoltura biologica finalmente approvata in Senato, il bio made in Italy avrà un marchio e sarà valorizzato non solo a livello nazionale, ma nel mondo. Nel 2021 il mercato ha superato i 7 miliardi di euro.

4 Marzo 2022 - 09:39
Nascerà un marchio del bio italiano: la legge sull'agricoltura biologica è realtà
[mp3j track="https://horecanews.it/wp-content/uploads/2022/03/Nascera-un-marchio-del-bio-italiano-la-legge-sullagricoltura-biologica-e-realta.mp3" Title="Ascolta la notizia in formato audio"] Con 195 voti favorevoli e 4 astenuti, la legge sul biologico italiano è stata approvata, dopo il rinvio del 9 febbraio che ha di fatto eliminato dal testo la tutela dell'agricoltura biodinamica. "L'Italia è seconda a livello mondiale, dietro soltanto agli Stati Uniti, per prodotti biologici esportati", ha detto Francesco Battistoni, sottosegretario al Ministero dell'Agricoltura, definendo quella dell'approvazione del biologico "una giornata storica". Come si legge nel resoconto sul sito del Senato della Repubblica, il provvedimento prevede la definizione di un marchio dell'agricoltura biologica realizzata nel nostro Paese; questo è particolarmente importante, proprio perché in Italia l'agricoltura biologica è oggetto di grande attenzione, di controllo, di verifica e di certificazione, cosa che non avviene in tutta Europa e in tutto il mondo. Nel 2021 gli acquisti di prodotti bio made in Italy hanno sfiorato la cifra record di 7,5 miliardi di euro tra consumi interni ed export, secondo dati Coldiretti. "Finalmente l'Italia ha una legge sul biologico per costruire un’agricoltura che guarda al futuro nel rispetto della salute e dell’ambiente", è il commento di Barbara Nappini, presidente di Slow Food Italia, alla notizia. "Siamo in presenza di un passaggio epocale verso un’agricoltura rispettosa dell’ambiente e amica della salute dei consumatori. Un passo concreto verso una reale transizione ecologica. Una legge che va incontro all’esigenza di una vera modernità agricola", perché "va a disciplinare aspetti importanti per le 80.000 aziende che già praticano l'agricoltura biologica". L'entusiasmo di Copagri amplia l'orizzonte all'Europa: "In una fase in cui l’Europa si pone l’ambizioso obiettivo di destinare il 25% dei terreni agricoli all’agricoltura biologica entro il 2030, riteniamo fondamentale lavorare su interventi per sviluppare le filiere biologiche, dando ai produttori il ruolo di governo di queste filiere, e promuovere campagne informative rivolte ai consumatori che palesino la valenza salutistica e ambientale delle produzioni bio". AIAB, AssoBio, Associazione Biodinamica, AssocertBio e FederBio esprimono un plauso per il lavoro portato finalmente a termine, . "Il biologico rappresenta un’occasione concreta per creare opportunità di occupazione per i giovani e per lo sviluppo economico e sociale dei territori rurali, inoltre ha un ruolo centrale per il clima, per la tutela della biodiversità e per offrire soluzioni innovative per il resto dell’agricoltura. L’Italia - conclude la nota stampa congiunta firmata dalle associazioni - ha una forte vocazione al biologico, che va incrementata e valorizzata con investimenti in ricerca, innovazione, formazione e comunicazione per continuare ad essere leader tra i Paesi europei che stanno investendo fortemente in questa forma di agricoltura che tutela l’uomo e l’ambiente, oltre a creare concrete opportunità di occupazione per i giovani e le donne".
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