Nuova Simonelli: l'impatto del pulsing sulla qualità di un caffè espresso
Controllare il pulsing aiuta il barista a consolidare le varie ricette per il caffè di origini diverse. Un nuovo approfondimento da Nuova Simonelli.
Il pulsing è un’azione da sempre associata alle metodologie “pour-over” ed erogazioni manuali del caffè, ma è anche applicabile ad un espresso. Controllare il pulsing, infatti, aiuta il barista a consolidare le varie ricette per il caffè di origini diverse, rivelando nuovi flavour e consistenze. Nuova Simonelli, da sempre al fianco dei baristi con le sue attrezzature altamente performanti, divulga un nuovo focus di approfondimento su un'azione che il barista compie nel preparare un caffè espresso e che può avere grande impatto sul risultato in tazzina.
Cosa è il pulsing e la pre-infusione?
Pulsing significa bagnare la pasticca di caffè con getti di acqua in vari momenti. La quantità di acqua e gli impulsi emessi sono controllati per garantire consistenza e la migliore estrazione possibile.
Il primo flusso d'acqua a bagnare la pasticca di caffè si chiama pre-infusione. Questa fase inizia appena il barista preme il pulsante di erogazione sulla macchina per caffè espresso. L'acqua viene erogata sopra il caffè, preferibilmente con un basso livello di pressione e una portata di circa 2-3 ml per secondo. Facendo questo, l’acqua riesce a saturare la pasticca lentamente e delicatamente in modo da ridurre eventuali problemi che potrebbero aumentare il rischio del fenomeno di channeling.
Il processo di infusione dovrebbe iniziare solamente quando la pasticca di caffè è completamente bagnata. Normalmente la pressione aumenta di circa 6 bar per alcuni secondi prima di salire fino al massimo livello programmato sulla macchina (di solito 9 bar, anche se questo non è più lo standard industriale). Tuttavia, con la macchina giusta, i baristi possono utilizzare il pulsing durante la fase di infusione. [contact-form-7 id="1103" title="Form Articoli"]