Uova: fipronil e aviaria mettono a dura prova l'industria dolciaria

Il problema della contaminazione delle uova da fipronil si era sollevato la scorsa estate: l’allarme della causato dall’uso di questo pesticida vietato in Europa ma ritrovato in alcuni prodotti, arrivava dai Paesi Bassi ad agosto.
Inizialmente si pensava che la contaminazione non interessasse il nostro Paese, ma nella lista delle Nazioni travolte da questo problema, è più tardi emersa anche l’Italia.
Nonostante siano passati molti mesi i danni continuano a persistere: ad oggi sappiamo che la produzione nazionale è calata del 10% e che il prodotto scarseggia a causa di misure cautelative prese per fronteggiare, oltre che la contaminazione da fipronil, anche una nuova ondata di influenza aviaria che arriva dall’Europa.
Le conseguenze sono immaginabili: le uova scarseggiano, aumentano di prezzo per i produttori e di conseguenza creano problemi al resto della filieria che le utilizza per la preparazione di lavorati come dolci, pasta, e altri prodotti.
Un problema non da poco per l’industria alimentare tenendo conto anche dell’avvicinarsi del Natale; la scarsità di uova mette a serio rischio le produzioni di dolci richieste durante questo periodo dell’anno.
Come ha documentato Il Fatto Alimentare in questo articolo, ad oggi le uova scarseggiano sugli scaffali di molte catene di supermercati e, a quanto pare, la situazione non è al momento destinata a migliorare fino all’anno nuovo.
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