Il presidente di Starbucks si dimetterà dal suo incarico
Howard Schultz, attuale presidente di Starbucks, la catena di caffetterie più famosa al mondo, ha annunciato nelle scorse ore che il prossimo 26 giugno si dimetterà dal suo incarico.
Schultz, che lo scorso anno aveva già abbandonato il ruolo di CEO dell’azienda, è colui che ha reso grande il marchio Starbucks, per il quale ha iniziato a lavorare come direttore marketing.
Nel 1985, a seguito di un viaggio in Italia, scopre il nostro stile di caffetteria e pensa di esportarlo oltreoceano: un’intuizione vincente, se teniamo conto che grazie a lui Starbucks diventa un vero e proprio colosso che attualmente conta 28.000 punti vendita in 77 Paesi diversi.
I motivi che hanno condotto Schultz ad abbandonare Starbucks non sarebbero legati all’azienda stessa; da tempo il presidente, conosciuto in patria anche come un generoso filantropo, è infatti impegnato in alcune battaglie civiche, su temi caldi nell’America di Trump ovvero immigrazione, diritti LGBT e controllo della vendita di armi.
Del suo impegno su questo fronte ne è testimonianza un avvenimento della scorsa settimana: il 29 maggio negli Stati Uniti dalle 14 alle 17.30 tutti i punti vendita Starbucks hanno chiuso per permettere ai dipendenti di seguire un corso di formazione e aggiornamento contro i pregiudizi razziali e le loro manifestazioni in luoghi pubblici.
Stando alle ipotesi dei media americani, Schultz avrebbe quindi lasciato il suo ruolo di presidente per lanciarsi in politica e sfidare Trump alle presidenziali del 2020.
Ipotesi che è stata rafforzata da una dichiarazione che, come riporta il Corriere della Sera, Schultz ha rilasciato al New York Times: “Da diverso tempo sono molto preoccupato per il nostro Paese per le crescenti divisioni interne e per la nostra posizione nel mondo. Una delle cose che voglio capire è se c’è un ruolo che posso giocare per restituire ma non so ancora quale sia”.
Non sappiamo quali siano le intenzioni dell’ex numero uno del caffè, ma è certo che, con molto tempo a disposizione e con la sua caparbietà darà molto filo da torcere al Presidente Trump.
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