Presentata la Guida Michelin 2018: arriva un nuovo Tre Stelle italiano
Nella mattinata di oggi, 16 novembre sul palco del Teatro Regio di Parma è stata presentata al pubblico la 63° edizione della Guida Michelin.
Nella lista dei ristoranti stellati d’Italia alcune new entry e anche qualche delusione: perdono infatti una stella due dei più noti chef italiani, Carlo Cracco e Claudio Sadler, che passano così, da 2 a 1 nella valutazione della prestigiosa guida.
Buone notizie invece per il ristorante St. Hubertus dell’Hotel Rosa Alpina di San Cassiano in Badia – Bolzano guidato dallo chef Norbert Niederkofler, che diventa il nuovo Tre Stelle italiano. Il direttore internazionale della Guida Michelin Michael Ellis, commenta così il conferimento: “I piatti rivelano la personalità dello chef. Quelli di Norbert Niederkofler, del ristorante St. Hubertus, sanno raccontare mille e una storia. I protagonisti sono la natura, la cultura e i gusti schietti e intensi delle sue montagne, la passione e la fatica quotidiana dei contadini e degli allevatori, la qualità eccelsa dei loro prodotti, le tradizioni e i metodi tramandati, il calore dei masi, il desiderio di viaggiare per imparare e di ritornare per ritrovare il proprio stile di vita, l’impegno, la cura, la costanza che si sposano con l’entusiasmo e la leggerezza. Nei piatti di Norbert Niederkofler si gustano questi sapori, si vedono le montagne, si ascoltano queste storie. L’incontro con questa cucina non è un pasto, ma un’indimenticabile esperienza umana. Per gli ispettori Michelin, tre stelle emozionanti.
Con questo nuovo ingresso la lista dei ristoranti a Tre Stelle italiani sale a 9, quasi tutti concentrati nel Nord Italia: la Lombardia, di fatto, si conferma come la Regione con più ristoranti stellati, seguita dalla Campania e dal Piemonte.
Le novità nella Guida Michelin di quest’anno sono in tutto 26 e confermano l’Italia come il secondo Paese (dopo la Francia) con più nomi presenti in lista, con una nota ancor più positiva: di tutti questi ristoranti il 30% è guidato da chef sotto i 35 anni: tutti dati che confermano il grande successo e l’alta professionalità di questo settore che cresce sempre di più di prestigio
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