Turismo invernale: disdette e cancellazioni. Salvare il settore con il bonus vacanze inutilizzato

Oltre due milioni di disdette per le vacanze invernali e la situazione non può che peggiorare. Il turismo italiano chiede di reinvestire il bonus vacanze inutilizzato per aiutare il settore.

22 Nov 2021 - 11:18
Turismo invernale: disdette e cancellazioni. Salvare il settore con il bonus vacanze inutilizzato
Le notizie sull'aumento dei contagi in tutta Europa impone una brusca frenata al turismo. Appena un mese fa si registravano 10 milioni di partenze per il ponte dell'Immacolata, 12 milioni per Natale e 13 per Capodanno. Ma ad oggi sono già due milioni e mezzo le disdette e 11 milioni è la stima delle prenotazioni non ancora perfezionate, e quindi a rischio. I dati emergono da un'indagine sulla propensione degli italiani a viaggiare effettuata da Confturismo-Confcommercio, in collaborazione con SWG, condotta tra il 15 e il 19 novembre scorsi.
Entrando nel dettaglio della rilevazione si scopre che ammontano a 8,5 milioni gli intervistati che hanno dichiarato di avere cambiato la meta della vacanza scegliendone una più vicina o che ne hanno ridotto i giorni, peraltro già in media ampiamente al di sotto del corrispondente dato 2019. Resiste in ogni caso uno “zoccolo duro” del 35,5% - più di dodici milioni - costituito da quanti non cambiano idea per nessuno dei periodi di vacanza programmati e dichiarano che partiranno comunque. Si tratta però, nella metà dei casi, di vacanze presso familiari o amici, il cui impatto di spesa in servizi turistici veri e propri è ridotto rispetto alla media. Per il presidente di Confturismo-Confcommercio, Luca Patanè, “prevale l’incertezza, non la paura, e per questo servono indicazioni chiare e immediate delle autorità competenti sulle eventuali regole da adottare per affrontare in sicurezza le prossime festività. Questo soprattutto per il ‘popolo’ dei vaccinati, il più propenso e pronto a partire”.  width=
La stagione invernale non decolla e la situazione potrebbe peggiorare, in base alla situazione epidemiologica e alle misure che il Governo deciderà di adottare nelle prossime settimane.

Dare certezze e reinvestire: due concetti chiave per salvare il turismo invernale

Il Governo discute le prossime manovre, pensando a un Green Pass "rafforzato" ovvero valido solo per vaccinati e guariti, e intanto il Turismo è in sofferenza e chiede che si operi attraverso interventi più incisivi. Tra le azioni più richieste, c'è il riutilizzo delle risorse giacenti, come quelle in disavanzo del bonus vacanze inutilizzate.

Federalberghi: "Il tesoretto di oltre 500 milioni da utilizzare al più presto per il comparto ricettivo"

Con la convinzione che si debba imparare a convivere con gli imprevisti dovuti alla pandemia, siamo pronti a dare il massimo per il comparto con le risorse che gli sono state destinate. La misura dei buoni vacanze, concepita specificatamente per gli hotel e non completamente utilizzata dalle famiglie italiane, ha prodotto un tesoretto di oltre 500 milioni di euro. Sarà fondamentale per il settore ricettivo che tali risorse vengano indirizzate subito alle più urgenti necessità delle nostre imprese”. È quanto afferma il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, soffermandosi sul tema dei buoni vacanze e delle risorse ancora “in cassa”, prodotte dalla misura dedicata alle imprese del ricettivo. “Per la nostra federazione – prosegue Bocca – recuperare e reindirizzare questi fondi rappresenta una priorità, proprio perché siamo consapevoli di esserne i legittimi destinatari. Con la somma non ancora utilizzata dalla misura dei buoni vacanze, sarebbe per noi essenziale finanziare due provvedimenti: l’abolizione della seconda rata IMU e la proroga del credito di imposta sugli affitti sino al 31 dicembre 2021”. “A fronte di una stagione che si presenta difficile, siamo concentrati sulla prospettiva dell’uscita dal tunnel, sperando in una sostanziale ripresa già dal prossimo anno – conclude il presidente della Federazione – Abbiamo per questo necessità delle misure essenziali perché si possa procedere a passo serrato ed andare, insieme, nella giusta direzione”. La misura dei Buoni Vacanze è contenuta nell’articolo 176 del decreto-legge 19 maggio 2020, n.34. Alla data del 31 dicembre 2020, erano stati generati 1.885.802 bonus vacanze, per un valore complessivo di euro 829.431.050. A partire dal 1° gennaio 2021 le famiglie non possono richiedere nuovi bonus, fermo restando che i buoni già richiesti possono essere utilizzati per soggiorni che iniziano entro il 31 dicembre 2021. Alla data del 17 novembre 2021, i bonus utilizzati erano 1.198.081, pari al 63,5% di quelli generati. Considerato che lo stanziamento iniziale previsto dal decreto “rilancio” era di 2,4 miliardi di euro, le risorse residue, comprensive dei buoni non spesi e di quelli non assegnati, sono cospicue. Se si detraggono le somme “prese in prestito” per finanziare i decreti sostegni, residuano più di 500 milioni di euro.
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