Caro benzina e Covid frenano i consumi degli italiani
Una mannaia per l'Horeca e i consumi degli italiani, fra il caro benzina che causa aumenti delle materie prime e Omicron che frena le prenotazioni
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In un Paese come l’Italia dove l’85% delle merci per arrivare sugli scaffali e la maggior parte delle materie prime necessarie alle imprese Horeca viaggia su strada, il caro benzina e gasolio provoca aumenti che si rivelano una vera e propria mannaia per i consumi.
Ma questo non è l'unico problema. In questo momento, l'impennata di contagi provocata da Omicron ha causato un crack da 1,5 miliardi per il fatturato di bar, ristoranti, pizzerie e agriturismi dall’inizio dell’anno, rispetto allo stesso periodo nel 2019.
Coldiretti ha effettuato indagini che ci restituiscono un quadro completo sulla situazione attuale dei consumi in Italia.
Omicron costa 1,5 miliardi a bar, ristoranti e agriturismi
Coldiretti traccia un bilancio degli effetti sui consumi della variante divenuta prevalente nel mese di gennaio, in occasione del primo calo degli attualmente positivi in Italia. I locali si sono svuotati per il timore provocato dalla rapidità di diffusione dei contagi, per lo smart working e per il calo del turismo ma anche – sottolinea la Coldiretti – per il fatto che milioni di italiani sono stati costretti a casa perché positivi al Covid, hanno avuto contatti a rischio e sono in quarantena o sono privi di green pass perché non vaccinati. La situazione di difficoltà non coinvolge solo le 360mila realtà della ristorazione ma si fa sentire a cascata sull’intera filiera agroalimentare assicurata da ben 740mila aziende agricole e 70mila industrie alimentari. Il risultato è infatti una pioggia di disdette per le forniture di molti prodotti agroalimentari, dal vino all’olio, dalla carne al pesce, dalla frutta alla verdura ma anche su salumi e formaggi di alta qualità che trovano nel consumo fuori casa un importante mercato di sbocco.Benzina: il caro prezzi colpisce l’85% del carrello della spesa
L’aumento di benzina e gasolio è destinato a contagiare l’intera economia, perché mentre salgono i prezzi del carburante si riduce il potere di acquisto degli italiani, che hanno meno risorse da destinare ai consumi, e al contempo aumentano vertiginosamente i costi per le imprese. A subire gli effetti dei prezzi dei carburanti è anche l’intero sistema agroalimentare, dove i costi della logistica arrivano ad incidere fino dal 30 al 35% sul totale dei costi per frutta e verdura.
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