Aumentano i prezzi della ristorazione nel 2021, ma meno della media nazionale

Complice l'aumento dell'energia, nell'ultimo anno i prezzi della ristorazione sono aumentati di circa il 4%, una crescita dettata dall'esigenza di adeguare le tariffe ai costi di produzione.

3 Febbraio 2022 - 10:15
Aumentano i prezzi della ristorazione nel 2021, ma meno della media nazionale
[mp3j track="https://horecanews.it/wp-content/uploads/2022/02/Aumentano-i-prezzi-della-ristorazione-nel-2021-ma-meno-della-media-nazionale-2.mp3" Title="Ascolta la notizia in formato audio"] Nel corso dell’ultimo anno i prezzi nel settore della ristorazione sono cresciuti del +4,1%, meno rispetto all’aumento complessivo che, complice l’impennata dell’energia, ha raggiunto il 4,8%. È quanto si evince dai dati sui prezzi al consumo diffusi da Istat, che mettono in risalto l’ulteriore e marcata accelerazione dell’inflazione dovuta prevalentemente ai prezzi dei Beni energetici. Su base annua accelerano i prezzi dei beni (da +5,5% a +7,1%), mentre la crescita di quelli dei servizi rimane stabile a +1,7%.  width= “Le imprese della ristorazione continuano a mantenere un profilo inflazionistico accorto anche per accompagnare una ripresa dei consumi – sottolinea Fipe, Federazione Italiana Pubblici Esercizi, commentando i dati Istat – che stenta a decollare. Tuttavia anche sui listini di bar e ristoranti cominciano a scaricarsi le tensioni sui prezzi di acquisto delle materie prime e dell’energia che da qualche mese hanno toccato livelli record. Con i locali che faticano a riempirsi e bollette quasi raddoppiate, gli imprenditori sono allo stremo. Occorre anzitutto dare un impulso ai consumi allentando le maglie della burocrazia sanitaria e dall’altro intervenire subito per attenuare i rincari dei costi per le  aziende”. “Se poi si guarda ai dati sull’inflazione degli ultimi 20 anni – conclude la Fipe – si scopre che il luogo comune secondo il quale ristoranti e bar hanno per lungo tempo gonfiato i prezzi altro non era se non una fake news. Da quando è entrata in vigore la moneta unica, infatti, nella ristorazione i prezzi sono cresciuti più o meno in linea con l’inflazione generale.”

Record inflazione, Federalimentare: "Prezzi alle stelle, l'industria alimentare continua a mitigare l'emergenza ma siamo vicini al punto di rottura" 

Un'inflazione che arriva al +4,8%, dopo il +3,9% di dicembre, livello che prima di oggi era stato raggiunto solo nel 1996, e prezzi al consumo in crescita con i prodotti freschi che sfiorano per la prima volta l'inflazione, salendo al +5,4%, dopo il +3,6% di dicembre, mentre i prodotti lavorati, quelli dell'industria alimentare, sono saliti dal +2,0% di dicembre al +2,4% di gennaio.

"Numeri che ci indicano come per tutto il 2021 e anche in questo inizio 2022  - dice Vacondio, presidente di Federalimentare - le nostre industrie si siano sobbarcate tutti gli aumenti relativi alle materie prime e all'energia, svolgendo un ruolo calmieratore e dunque un grande servizio al consumatore, che ha visto sui nostri prodotti incrementi tutto sommato modesti".

Purtroppo, però, questi incrementi non accennano a fermarsi, tanto più che agli aumenti del 2021 si sono aggiunti quelli energetici. La spinta generale si lega infatti ai beni energetici saliti fino al +38,6% tendenziale di gennaio, dopo il +29,1% di dicembre. Gli energetici regolamentati, in particolare, sono arrivati quasi al raddoppio, con un +93,5% tendenziale, dopo il +41,9% di dicembre.

"Queste cifre sono allarmanti e l'industria alimentare è vicina a un punto di rottura. Nei prossimi mesi non riusciremo più a contenere l'inflazione dei nostri prodotti. Se non ci saranno interventi da parte del Governo e della Comunità Europea inevitabilmente il carrello della spesa aumenterà di molto" conclude Vacondio.

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