Il Colombia di Imperator protagonista del campionato mondiale di Roasting
A Sigep si sono da poco concluse le finali italiana e mondiale di Roasting del circuito SCA, durante le quali i concorrenti hanno gareggiato con le singole origini fornite dall’importatore triestino Imperator: il Colombia Bolivar Estate Natural per la competizione internazionale e i Colombia Bolivar Estate – Farallones lavato, Colombia Bolivar Estate Natural, Perù Felix Phoro lavato e Brasile Ouro Verde naturale per quella nazionale.
Tra i caffè specialty, il Colombia naturale è stato il protagonista assoluto delle gare. “Ho scelto di portare al mondiale questa origine perché con la sua aromaticità intensa e la sua completezza - racconta Alberto Polojac titolare dell’azienda - si presta a molteplici interpretazioni in fase di tostatura e di realizzazione della miscela”.
Lo conferma il giovane campione mondiale di Roasting 2019, il russo Vladimir Nenashev, 24 anni di Samara, che ha realizzato la miscela della vittoria con l’80% di questo caffè, superando i 22 finalisti provenienti da tutto il mondo con un punteggio di 486.25. Iniziata come un hobby, da quattro anni la tostatura è il suo lavoro, che svolge nella torrefazione Mosaic Coffee del suo paese. “Quando ho lavorato sul campione del Colombia, non sono riuscito a completare la tostatura; nonostante ciò, assaggiandolo mi sono reso conto che aveva un potenziale enorme e ho deciso di puntare su questo caffè. Era l’unico che mi poteva offrire una stabilità e l’ho utilizzato in misura dell’80% per preparare la miscela che mi ha portato alla vittoria”.
A seguire il campione sul podio mondiale sono stati il secondo classificato Yoshiyuki Nakamura (483.50) dal Giappone e il terzo Veda Viraswami (482.00) dalla Francia. Nella top ten rientra anche il campione italiano Emanuele Tomassi giunto decimo con un punteggio di 468.50. Stanco, dopo una competizione durata cinque giorni, è entusiasta dell’esperienza vissuta e colpito dalla grande precisione in ogni fase della gara dei colleghi, ci racconta: “Delle origini, il Colombia era quella che spiccava maggiormente. Durante l’assaggio ho percepito un’esplosione di aromi e ho deciso di inserirne il 30% nella mia miscela. L’obiettivo era ottenere una tazza bilanciata caratterizzata dalle note fruttate di questo caffè”.